È arrivato il caldo e possiamo ben dire per fortuna, perché siamo a luglio. Ora la cosa importante è prendersi cura dei bambini, al mare come in città. Per combattere l’afa bisogna fare in modo che siano sempre ben idratati. Quali sono le regole d’oro per non sbagliare? Grazie alle indicazioni della Società Italiana di Nutrizione Pediatrica, abbiamo elaborato alcuni preziosi consigli.
I bambini devono bere di più, perché tendono a disperdere molti più liquidi degli adulti e faticano a regolare la temperatura corporea. C’è poi un grosso problema. Non hanno il senso di sete ben sviluppato come quello degli adulti, devono quindi essere mamma e papà a continuare a insistere per farli bere. È quindi fondamentale controllare la quantità di liquidi, il modo in cui vengono ingeriti e la frequenza.
Come si possono aiutare? Bere acqua è sempre la cosa migliora. Quindi portatevi dietro delle bottigliette e periodicamente invitateli a bere. Il piccolo deve ingerire circa 1,5 litri al dì per reintegrare i liquidi e i sali minerali.
Ci s’idrata però anche mangiando. Fate in modo che il piccolo consumi frutta e verdura di stagione, insieme a yogurt e cibi freschi, facilmente digeribili e ricchi di acqua. Molti bimbi fanno fatica: davanti alle verdure serrano la bocca e non ne vogliono sentire parlare. Marcello Giovannini, professore emerito di pediatria dell’Università degli Studi di Milano, fondatore e presidente della Società Italiana di Nutrizione Pediatrica, consiglia:
Uno stratagemma è cercare di preparare i piatti con fantasia, variando gli alimenti anche nei colori, che rappresentano le sostanze ad azione antiossidante (vitamine, polifenoli ecc) in essi contenuti, moderando il consumo di pietanze troppo elaborate e ricche di grassi.
Quali sono i segnali di scorretta idratazione? Fate attenzione alla temperatura, perché potrebbe salire. Il bimbo potrebbe avere mal di testa, sonno, nausea e confusione mentale. Sono frequenti anche i casi di irritabilità e la mancanza di appetito.
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