Capita che i bambini siano vittime di attacchi di vomito fortissimo. Può essere il manifestarsi di un’infezione virale, la reazione del corpo a un certo tipo di alimentazione, ad attacchi di tosse molto forte o a una forzatura psicologica (come andare a scuola o l’essere dato in affido per un periodo a un parente). Tra le cause più diffuse c’è l’acetone, un disturbo del metabolismo molto diffuso tra i piccoletti di casa.
Che cos’è esattamente l’acetone? Si chiama in gergo medico chetosi e avviene quando l’organismo non ha più zuccheri da bruciare e inizia ad attaccare i grassi. Questo meccanismo porta alla produzione di corpi chetonici, che a loro volta causano gli attacchi di vomito. Un’altra causa della nausea è l’utilizzo di alcuni farmaci, dagli antinfiammatori agli antibiotici, o la presenza di malattie intestinali, che come abbiamo detto qualche giorno fa sono purtroppo in crescita tra i bambini. Infine, il disturbo più grave: le malattie neurologiche.
Come si devono gestire gli attacchi di vomito? Prima di tutto si può parlare di crisi solo se il piccolo ha rimesso almeno tre volte. In questo caso, è bene lasciare lo stomaco a riposo e non ingerire cibo, mentre è necessario farlo bere per evitare la disidratazione. Potrebbe non averne voglia, quindi imboccatelo con acqua o cubetti di ghiaccio ogni 10 minuti. Il cibo solido può essere reintrodotto dopo 8/12 ore dall’ultimo episodio di vomito.
È ovvio la dieta deve essere molto leggera, come qualche biscotto o del riso bollito, una patata lessa. Per il lattante, può andar bene una crema di cereali e banana schiacciata. Se gli episodi di vomito sono persistenti, chiamate il medico che provvederà a prescrivervi un farmaco. Non fate il fai da te e lasciate pure che il piccolo si scarichi completamente. Se il bambino ha la febbre, potete intanto dargli della tachipirina (supposta). A volte il vomito potrebbe essere causato proprio dalle temperature elevate.
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