Il bambino appare abbattuto e febricitante e il suo corpicino è cosparso di macchie rossastre. E’ probabile che una malattia esantematica abbia fatto la propria comparsa. Ma di quale potrebbe trattarsi tra morbillo, rosolia e varicella? La dottoressa Susanna esposito, direttore della Clinica pediatrica 1 della fondazione IRCCS Policlinico di Milano e presidente della Società di Infettivologia Pediatrica spiega, sul Corriere della Sera, come distinguerne i sintomi.
Come riconoscere il morbillo
Il morbillo comincia con febbre alta, tosse, gola infiammata, naso che cola e congiuntivite. Il bambino mostra un certo fastidio alla luce. L’eruzione cutanea compare dopo qualche giorno. dapprima è rosa pallido, poi roso vivo. Iniza da dietro le orecchie per poi estendersi a tutto il corpo. I linfonodi di collo, ascelle e inguine risultano gonfi.
Come riconoscere la varicella
Riguardo la varicella invece l’unico sintomo è la febbre accompagnata da stanchezza e mancanza di appetito, oltre, ovviamente agli esantemi che si distinguono per essere molto prurigginosi e compaiono prima sul tronco e poi su volto e testa. Dapprima si tratta di piccole macchie rosse che successivamente si trasformano in papula rilevate e solide, quindi in vescicole e poi in croste. Gli esantemi compaiono a ondate successive.
Come riconoscere la rosolia
La rosolia iniza con sintomi simili a quelli del morbillo ma l’esantema è rosa chiaro e la febbre più bassa. Risultano ingrossati i linfonodi dietro collo e orecchie.
Attualmente però l’incidenza di queste tre malattie, che in rarissimi casi possono avere complicanze molto gravi, è drasticamente diminuita grazie alle campagne vaccinali. Il vaccino però non è obbligatorio e sono molti i genitori che vi si oppongono.
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