Accrescere l’intelligenza del bambino, quell’insieme di capacità intellettive che gli esperti indicano con il termine di quoziente intellettivo o quoziente d’intelligenza, si può. Basta curare l’alimentazione, meditare molto bene la scelta dell’asilo e della scuola d’infanzia e dedicare ai nostri figli del tempo di qualità. A dirlo sono gli studiosi della New York University Steinhardt School of Culture, Education, and Human Development in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Perspectives on Psychological Science.
Più precisamente, secondo gli studiosi statunitensi per potenziare le qualità intellettuali del bambino è necessario anzitutto agire sulla loro dieta non facendo mai mancare sulle loro tavole cibi ricchi di acidi grassi essenziali omega 3, nutrienti di cui sono ricchi i pesci ma anche molti vegetali e che contribuiscono in maniera determinante allo sviluppo dei neuroni, le cellule che costituiscono il sistema nervoso.
Già questo, affermano gli esperti, basterebbe a far aumentare il quoziente intellettivo di 3,5 punti. Fondamentale però è anche intervenire sulle variabili ambientali che notoriamente influiscono su fattori di natura psichica quale appunto l’intelligenza. Mamma e papà sono infatti tenuti, potendo, a non accontentarsi in fatto di scuola dell’infanzia e a scegliere l’asilo giusto, dove la qualità delle cure sia elevata.
Infine, anche i genitori devono fare la propria parte dedicando, come dicevamo in apertura, ai loro figli del tempo di qualità. Spazio dunque alle letture interattive, quelle cioè in cui i genitori insegnano ai figli la lettura leggendo ad alta voce un libro insieme a loro. Questa bella abitudine, che tutti dovremmo avere a prescindere dagli scopi, eche da un’accelerata allo sviluppo del linguaggio e aumenta di conseguenza il valore del q.i. addirittura fino a sei punti. La sua efficacia però è massima fino ai quattro anni di età proprio perchè agisce in prima battuta sullo sviluppo delle competenze linguistiche.
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La letteratura internazione in argomento o non ne fa cenno oppure nega la possibilità di incremento del quoziente di intelligenza se riscontrato defiti intellettivo (QI inferiore a 70) soprattutto ad adulti (discutibile per i minori) dopo opportuno rilevamento misurato con test ufficialmente riconosciuti (WISC), ovviamente standardizzati e somministrati esclusivamente da psicologi iscritti all’albo professionale, con referto scritto e certificato. Tuttavia tentativi (senza garanzia!) sono possibili, selettivamente, e non è detto che strategie salutiste relative ad uno stile di vita orientato al benessere, come meglio documentato nel recente Il manuale pratico del benessere (Ipertesto editore)ossano rivelarsi per certe persone ed in certi casi molto utili.