Come affrontare le paure della gravidanza

Aspettare un bambino è un momento bellissimo, ma è anche una fase di grande vulnerabilità per la donna. Subentrano una serie di ansie, che sono più che umane, che spesso minano l’armonia: starà bene il bambino, quali esami devo fare per controllare per assicurarmi – senza rischi – che sia sano, come posso tutelare la mia salute per far star bene il piccolino che cresce dentro di me?

La paura più diffusa è quella di perdere il bambino. La percentuale di rischio di un aborto spontaneo è compresa tra il 10% e il 25%: con l’aumentare dell’età della donna aumenta il rischio. Come si affronta? Sicuramente con un sostegno psicologico, soprattutto in caso di poliabortività. Il secondo timore è quello di malformazioni.

La paura dell’ignoto è forse il sentimento che più di tutti disorienta. Se poi l’ignoto riguarda qualcosa che accade nel nostro corpo e coinvolge non solo la coppia, ma anche un bambino, ecco che si rischia di perdere tutte le coordinate.

Ha spiegato la psicologa Ada Moscarella ha dichiarato a Repubblica. In questo caso è importante condividere la preoccupazione, con il partner e con il proprio medico, che si occuperà di consigliare la donna per lo screening più adatto alle sue esigenze.

La paura del parto si chiama tocofobia e di solito subentra solo nelle ultime settimana. Può essere un problema, perché una donna spaventata, è una donna che affronterà il parto non rilassandosi a dovere e rischia quindi il cesareo. Il cesareo diventa quindi un modo per superare la paura del parto. Se però preferite ricorrere a una strada naturale, la cosa migliore è partecipare a un corso preparto e parlare con un’ostetrica e uno psicologo. Tra gli altri timori, c’è quello di non essere all’altezza. Non bisogna vergognarsi di questa paura: fondata o meno che sia, è normale. Non sarebbe umano il contrario. Bisogna però considerare che nella maternità c’è un aspetto legato all’istinto. Vi renderete conto solo tenendo in braccio il vostro piccolo di che cosa si sta realmente parlando.

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