Colina, come assumerla correttamente in gravidanza

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Colina, questa sconosciuta: si tratta di un nutriente molto importante per le donne soprattutto durante i mesi di gravidanza e durante l’allattamento. 

La colina si trova nella uova che non vanno demonizzate, ma consumate regolarmente, a patto che siano ben cotte: la colina infatti è importantissima in ogni momento della vita, per il feto, per gli adolescenti e per gli adulti.

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Le sue funzioni sono molteplici visto che favorisce la sintesi dei neurotrasmettitori, il mantenimento della regolarità epatica, regola le concentrazioni ematiche di omocisteina riducendo il rischio cardiovascolare e riduce i rischi di sviluppare difetti nel feto.

È anche importante per la formazione del sistema nevoso centrale e per favorire le capacità cognitive. Insomma è talmente tanto importante che a stabilire il quantitativo corretto dell’apporto di colina, è stata l’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare.

È stato un gruppo di esperti scientifici, Nda, a stabilire il quantitativo necessario di colona monitorando il consumo di colina in individui dei Paesi dell’Unione Europe.

I livelli di assunzione adeguata (AI) raccomandati parlano chiaro:

480 mg al giorno durante la gravidanza;

520 mg al giorno durante l’allattamento al seno momento in cui il fabbisogno cresce;

140-340 mg al giorno per i bambini e i ragazzi da 1 a 14 anni;

400 mg al giorno tra i 15 ed i 17 anni;

400 mg al giorno per gli adulti.

Questi i livelli consigliati cui adeguarsi visto che la carenza di colina può causare danni ai muscoli e un accumulo anomalo di grasso nel fegato e che l’eccessiva assunzione di colina è altrettanto dannosa causando riduzioni della pressione sanguigna, sudorazione ed effetti collaterali a livello intestinale.

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Ma come assumere la colina? Si tratta di una vitamina, o quasi, che si trova soprattutto nella uova, ma non solo: il giusto quantitativo quotidiano di colona viene garantito da una dieta ricca e varia che includa anche la carne, il pesce, i cereali integrali, grassi e oli, la frutta, la verdura.

 

photo credits | think stock

 

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