Le coliche del neonato sono un disturbo frequente di carattere temporaneo che tende a risolversi spontaneamente, in genere entro il terzo mese di vita. Nonostante siano almeno il 10-30% i lattanti affetti da questo disturbo non sono state chiarite ancora del tutto le cause scatenanti delle coliche. Ci sono molte ipotesi che gli esperti hanno formulato a riguardo: circa un quarto dei neonati sarebbe allergico a una proteina del latte vaccino. Infatti eliminando dalla dieta della madre latte, latticini e formaggi le coliche tendono a scomparire progressivamente. Per molti però non è questa la causa.
Si è ipotizzato che l’immaturità dell’apparato digerente e del sistema nervoso nei primi mesi di vita del bambino possano determinare l’ipermotilità intestinale che provocano dolorose contrazioni intestinali. A tal proposito alcuni farmaci antispatici come il cimetropio bromuro hanno dato ottimi risultati, ma è chiaro che è una cura rivolta solo ad alcuni soggetti particolari.
L’ultimo studio dei ricercatori neonatologi avanza un’ipotesi che finora non era stata presa in considerazione e che riguarda la flora batterica che nei primi mesi di vita colonizza l’apparato digerente del neonato. Confrontando la flora batterica dei neonati senza disturbi e quelli con affetti da coliche si sarebbe riscontrato che quest’ultimi presentano meno lactobacilli e più batteri gram negativi come ad esempio l’Escherichia coli, responsabile dello sviluppo dei gas intestinali e degli stimoli dolorosi della muscolatura intestinale dovuti alla contrazione. Questa differenza di un numero di lactobacilli e batteri gram negativi determinerebbe anche la maggior parte delle allergie alimentari.
Lo squilibrio intestinale sarebbe facilmente risolvibile con la somministrazione di probiotici specifici fin dalle prime settimane di vita, anche se non tutti i probiotici sono efficaci. Il Lactobacillus reuteri, una delle poche specie di lactobacilli indigeni presenti nell’apparato digerente umano che ha dato ottimi risultati dopo appena una settimana. Si ipotizza inoltre che il Lactobacillus reuteri abbia un effetto positivo sulla prevenzione dell’ipercolesterolemia e sull’infiammazione allergica delle vie aeree.