Come abbiamo detto addio al ciuccio

Qualche giorno fa sul nostro gruppo di Facebook vi avevo parlato del fatto che stavo cercando di togliere il ciuccio alla mia bambina di tre anni, oggi a distanza di circa una settimana sono qui per raccontarvi il mio successo inaspettato nel separare la mia cucciola dal suo amichetto preferito. In realtà era molto tempo che meditavo sull’idea di toglierlo ma non riuscivo mai a trovare il momento più opportuno, poi c’è stata l’operazione che ha dovuto affrontare e la degenza in ospedale, periodo in cui, egosticamente parlando, il ciuccio ci ha aiutato molto ad affrontare la paura e il nervosismo. Poi la scorsa settimana, a causa del mio disordine cronico mi è capitato di non trovarne neppure uno in giro per casa, di lì l’idea di cercare di sfruttare l’occasione per dire addio per sempre al succhiotto.

Beh calcolate che mia figlia era veramente una patita del ciuccio, non se ne staccava mai e assieme a quest’ultimo per dormire voleva sempre una maglietta di cotone del papà da strofinare fino a prendere sonno, dunque ho dovuto sradicare non una ma due abitudini, i primi giorni ho dovuto affrontare delle vere e proprie crisi d’astinenza ma la chiave del successo in queste delicate “operazioni” è la determinazione e la fermezza delle posizioni prese, dunque anche se dentro ero dilaniata dal dispiacere di farla piangere ho continuato ostinatamente a dirle che il ciuccio l’avevo perso e che non c’era più.

La mattina quando si svegliava me lo chiedeva subito e io le spiegavo che ormai era grande e come il fratellino aveva già fatto a suo tempo, anche lei doveva fare il grande passo. Ogni giorno andava meglio, fino a quando non ho fatto un errore tattico, ho ritrovato un ciuccio e per farlo sparire l’ho buttato nella spazzatura, ma la mia piccola Jessica Fletcher ha aperto lo sportello della pattumiera e lo ha trovato. Ed è scattata la tragedia, piangendo mi chiedeva mamma perché il ciuccio è lì? Lo rivoglio. Ci ho messo due ore per farla tranquillizzare cercando di inventare le scuse più disparate per farle capire che quel ciuccio era brutto e vecchio, ma da quel momento magicamente non me lo ha più chiesto.

Sinceramente non avrei mai pensato di farcela, dunque mi sento di dirvi che se ce l’ho fatta io c’è una speranza per tutte!