Scegliere il ciuccio giusto è fondamentale. Succhiare non è un vizio, è un istinto che hanno tutti i bambini già dal 5 mese di gravidanza, e che costituisce uno svago molto importante.
Esistono ciucci di tutte le misure e per tutte le età in modo da armonizzarsi con lo sviluppo del palato e dei denti; l’estetica ha sicuramente il suo peso nella scelta del ciuccio, ma non bisogna tralasciare di verificare l’effettiva qualità del materiale usato per la realizzazione dell’oggetto. Il materiale di cui è composto il ciuccio deve essere morbido e assottigliarsi sotto il peso delle gengive e la tettarella e adattarsi al palato, in modo da mimare un capezzolo.
Il ciuccio in caucciù, cioè quello di colore ambrato per intenderci, è costituito da una gomma naturale, molto liscia, elastica e resistente, adatta anche alla formazione dei primi dentini, ma che ha il difetto di trattenere gli odori e di rovinarsi in poco tempo; se decidete di adottare il ciuccio di questo materiale, preparatevi a cambiarlo non appena il colore cambierà e la gomma diventerà appiccicosa.
Una valida alternativa è il ciuccio in silicone, vale a dire un materiale atossico, trasparente e indeformabile anche dopo ripetute bolliture, che però ha il contro di rovinarsi più facilmente del caucciù.
Le tettarelle dei ciucci sono anatomiche e si adattano al palato del neonato durante la crescita in modo di assicurare uno sviluppo corretto della mascella; gli ultimi modelli di tettarelle sono schiacciate, prive di curvature e molto sottili, in modo da non deformare le arcate gengivali, anche in caso di uso prolungato del ciuccio. La parte in cui si inserisce la tettarella si chiama scudo e può essere di diverse forme e resistenze in base all’età del bambino; alcuni scudi presentano dei piccoli fori in modo da far passare l’aria e prevenire gli arrossamenti della pelle.
Una volta trovato il ciuccio ideale, gradito anche da piccolo, è consigliabile farne un buona scorta perché l’oggetto sarà per lungo tempo il compagno insostituibile del vostro bambino.
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