Il vantaggio di avere dei bambini piccoli per casa è che non dobbiamo giustificarci quando ci viene voglia di guardare un cartone animato. Il periodo natalizio, poi, è ideale per andare tutti al cinema.
Ad essere sincera, mia figlia mal sopporta l’audio eccessivo delle sale. Così il suo premuroso papà, va da solo a guardarsi tutti i cartoni in anteprima, per poi comprare alla piccola il Dvd. Credo dunque che presto lo vedrò fiondarsi a cinema per seguire le avventure del mitico Gatto con gli stivali.
Dovevamo aspettarcelo che il carismatico gatto avrebbe avuto prima o poi un film tutto suo: è simpatico, intelligente, carismatico e nel doppiaggio sia originale che italiano ha la voce di Antonio Banderas.
Nella mia esperienza di mamma, guardare i cartoni animati insieme ai propri piccoli un’esperienza molto importante. Non serve soltanto a farsi stringere una mano quando hanno paura e vogliono essere rassicurati.
Osservarli mentre sono presi dalla storia ci insegna molto su di loro. Spesso scopriamo dai loro commenti paure inespresse, idee stranissime che stanno elaborando per conto proprio, desideri che non avevamo preso in considerazione.
Se poi non amate fermarvi al film, sappiate che c’è anche una pagina web ufficiale con giochi, gadget, disegni da scaricare, montare, colorare. L’avventura continua dunque oltre lo schermo e persino nei social network.
Uscito nelle sale il 16 dicembre, il film è stato recensito dai colleghi de Il cinemaniaco. Dal post dedicato, riporto questo commento:
Il gatto con gli stivali è tecnicamente ineccepibile, ammicca con decisione allo spettatore più adulto con godibili tocchi dark, da segnalare il lavoro notevole fatto con l’ambiguo personaggio di Humpty Dumpty che sfodera un’espressività sorprendente e una serie di rimandi, che oltre al già citato Zorro omaggiano classici come I tre moschettieri e Robin Hood, il tutto corredato da numerose sequenze d’azione concepite ad hoc per sfruttare al meglio il formato 3D e un’evocativa colonna sonora che trasforma questo spin-off in un’esperienza non certo rivoluzionaria, ma senza dubbio coinvolgente.