Di fronte al dilagare di sovrappeso e obesità infantile è nostro dovere interrogarci circa la qualità del cibo che portiamo in tavola per i nostri bambini. Tanto più che la ricerca sul tema non manca di darci notizie sempre più sconfortanti che devono per forza indurci a cambiare, laddove necessario, abitudini prima che sia troppo tardi. Infatti, secondo uno studio condotto dal Dipartimento di psicologia della Goldsmith University of Londono, il cosiddetto cibo spazzatura, oltre a causare obesità, incide negativamente sullo sviluppo cognitivo.
Merendine, dolcetti, patatine, cibo da fast food, insomma tutto ciò che con un termine anglofono viene definito junk food, a lungo andare rendono i bambini meno intelligenti. Lo studio, coordinato dalla dottoressa Sophie Von Stumm, ha analizzato attraverso un test d’intelligenza il quoziente intellettivo di un campione di bambini di età compresa fra tre e cinque anni.
I bambini erano stati suddivisi in due gruppi: uno che faceva largo consumo di cibo spazzatura, l’altro che consumava soprattutto cibi freschi e genuini. Dal confronto dei risultati è emerso che i bambini di questo secondo gruppo mostravano un punteggio più altro al test e migliori performance scolastiche rispetto a quelli del primo gruppo.
Il dato sconfortante è che lo stile alimentare dei bambini è apparso ai ricercatori strettamente connesso allo status socio-economico delle loro famiglie di appartenenza. In Inghilterra sembra cioè che frutta e verdura e pasti preparati al momento con ingredienti freschi e sani siano soprattutto appannaggio delle famiglie più agiate.
Spesso però chi ha bimbi piccoli deve vedersela con il loro strenuo rifiuto a consumare vegetali di ogni sorta. Piuttosto che ripiegare verso cibi più appetibili ma di gran lunga meno sani, vi consiglio qualche breve lettura che potrà esservi d’aiuto per superare l’ostatcolo:
Come far mangiare la verdura ai bambini
Mio figlio non mangia la frutta, che fare?
Mimetizzare le verdure per farle mangiare ai bambini.
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