Attenzione ai cibi in scatola durante la gravidanza: le future mamme dovrebbero evitarli in quanto molti di essi contengono tracce di bisfenolo A, una sostanza chimica utilizzata nelle confezioni in plastica, che sarebbe portatrice di seri problemi per la mamma e il feto.
Il monito arriva dal Gruppo di Lavoro Nazionale per la Sicurezza dei Mercati che ha effettuato una ricerca esaminando alcune lattine per alimenti; su 50 lattine controllate, in ben 46 di esse sono stati rinvenuti livelli di bisfenolo A superiori a quelli consentiti per legge, soprattutto nella resina interna, che in questi contenitori viene usata per proteggere il contenuto e come antiruggine.
Nonostante il livello di bisfenolo A non sia lo stesso per tutti i Paesi, questa sostanza riesce comunque a infiltrarsi nel corpo umano: basti pensare che i ricercatori hanno trovato traccia di bisfenolo nelle urine di alcuni volontari, sia adulti che bambini, nella percentuale del 93%. Proprio per questo gli studiosi consigliano alle donne in attesa di adottare alcune precauzioni, come evitare il cibo in scatola, non utilizzare posate di plastica e non bere da bottiglie di plastica esposte al sole; un altro prezioso suggerimento è quello di leggere l’etichetta dei prodotti per capire a quale classe appartiene la confezione, tenendo conto che la numero 7 è quella più pericolosa.
Secondo i ricercatori, tra i rischi a cui può andare incontro il feto nel caso in cui entrasse in contatto con questo tipo di sostanza, ci sono possibili disturbi del comportamento, cambiamenti nello sviluppo del cervello e problemi nello sviluppo della ghiandola prostatica.
Leggere l’etichetta per capire a quale classe appartiene la confezione… ma dove si legge questa classificazione?