Avete presente lo stereotipo della mamma che, tra pappe e pannolini, si è un po’ rimbambita? O, peggio ancora, il pregiudizio secondo il quale una mamma non sarebbe efficiente sul lavoro perché “ha la testa da un’altra parte”? Se già la nostra personale esperienza ci suggerisce, in proposito, un moto di ribellione, esiste anche un libro che dimostra scientificamente l’infondatezza di queste affermazioni.
Katherine Ellison, scrittrice e giornalista, quando aspettava il suo primo figlio era preoccupata al pensiero che il suo cervello avrebbe perso colpi in seguito alla maternità, pregiudicando così la sua brillante carriera e più in generale la sua vita. Cominciò quindi a fare ricerche in proposito, e arrivò alla conclusione – supportata peraltro dalla sua esperienza diretta, giacché questo calo di intelligenza non lo avvertiva affatto! – che il cervello delle donne, dopo la maternità, diventa più efficiente.
Nel suo libro “Il cervello delle mamme”, edito in Italia da Rizzoli, Katherine Ellison raccoglie infatti i risultati di diversi studi scientifici a testimonianza del fatto che le mamme, una volta avuto un bambino, sono più brillanti, attente e decise perché la natura deve renderle in grado di affrontare il compito più impegnativo che si possa immaginare: dare alla luce e poi crescere un altro essere umano.
Insomma, la maternità “non solo non intacca le facoltà mentali delle donne ma le potenzia migliorando la percezione, l’efficienza, la capacità di recupero, la motivazione e l’intelligenza emotiva”.
E del resto, non ci accorgiamo anche noi di quanto siamo multitasking, quando riusciamo contemporaneamente a scrivere una mail di lavoro, parlare al telefono con il pediatra e pensare a cosa preparare per cena? E non facciamo quotidianamente attività di problem solving, nell’affrontare le mille problematiche della gestione di casa/lavoro/famiglia? Per non parlare della gestione dei conflitti (specie per chi ha più di un figlio), della pianificazione (vietato perdere tempo!), e della gestione delle risorse umane (nonni e baby sitter, in primis).
Le mamme inoltre non possono permettersi disattenzioni, prendono decisioni importanti ogni giorno e sono in servizio 24 ore su 24 (notti incluse, purtroppo!): solo un cervello con una marcia in più può consentire tutto questo, ed è quindi davvero il benvenuto questo libro che finalmente, a suon di dati scientifici, ci rassicura – anche quando ci sentiamo un po’ scoraggiate perché ci sembra di non riuscire a star dietro a tutto – sul fatto che “sei più forte di quanto sembri, e più in gamba di quanto pensi!”.
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