Il body scanner in aeroporto è pericoloso per le donne in gravidanza?

body scanner aeroporto e gravidanza

Negli ultimi giorni abbiamo sentito molto parlare di body scanner negli aeroporti, ovvero di quei macchinari che sarebbero in grado di scoprire se i passeggeri di un aereo portano con se oggetti o sostanze pericolose; entro aprile verranno installati dei body scanner anche negli aeroporti italiani, e più precisamente a Malpensa, a Fiumicino e a Venezia.

Oltre ai leciti imbarazzi legati al fatto di farsi vedere nudi e all’annullamento della privacy, le perplessità di tutti sull’utilizzo dei body scanner sono quelle legate alle ripercussioni che l’uso di questi macchinari potrebbe avere sulla salute di ci si sottopone allo scanner, e in particolare per le donne in stato di gravidanza. Secondo gli esperti, non si devono valutare i rischi legati alla quantità di emissioni di radiazione, bensì quelli legati alla loro accumulazione, in quanto quelle prodotte dai body scanner degli aeroporti si andranno ad aggiungere quelle dovute alle visite mediche e dentistiche, ai sistemi antitaccheggio dei negozi e a quelle dei telefonini.

Le malattie infettive in gravidanza

malattie infettive in gravidanza

Come tutte le mamme in attesa, avrete sentito senz’altro parlare degli eventuali rischi legati al contrarre alcune malattie infettive durante la gravidanza; per una futura mamma, bisogna ammetterlo, non è un argomento piacevole, lo so bene perchè quando ho scoperto di aspettare mio figlio prima ancora di farmi gli auguri più di una persona ha ritenuto opportuno mettermi in guardia, con mio grande disappunto, dal rischio di contrarre la toxoplasmosi.

Tuttavia, credo sia molto importante affrontare l’argomento perchè una maggiore informazione in proposito può essere utile sia ad evitare inutili allarmismi, sia a trovare qualche spunto da discutere più approfonditamente con il proprio ginecologo di fiducia. E’ importante infatti per una donna vivere la propria gravidanza nel modo più sereno possibile.

Gravidanza e epilessia

gravidanza ed epilessiaL’epilessia sebbene sia una malattia molto diffusa (sono circa 500 mila le persone affette da questa patologia) è ancora in parte sconosciuta; o meglio, le cause che scatenano l’epilessia non sono ancora del tutto chiare. Ed è anche per questo che esistono tanti, troppi pregiudizi su questa malattia; malattia con cui si può (e si deve) convivere bene.

Anzitutto: è possibile una gravidanza per una donna epilettica?

La risposta è sì; tuttavia sarebbe opportuno programmarla e seguire un adeguato controllo medico. Sono molte le donne epilettiche che sebbene desiderino diventare mamme desistono temendo conseguenze per il feto. A questo proposito occorre ricordare che sono possibili maggiori rischi di malformazione nel feto in una donna epilettica rispetto ad una donna che non soffre di questa patologia ma sono sempre contenuti.

Una toppa a base di albume d’uovo per riparare il sacco amniotico

sacco amniotico riparatoSe avete una lacerazione del sacco amniotico sappiate che forse ora c’è una soluzione a questo problema; la tecnica che consiste in una toppa fatta di albume d’uovo è stata ideata dagli scienziati del Baylor College of Medicine di Houston, Texas (Stati Uniti). Fino a questo momento la tecnica è stata testata con buoni risultati attraverso alcuni esperimenti con liquido amniotico in laboratorio.
Ken Moise, il ricercatore a capo dello studio ha spiegato

il sacco amniotico protegge il feto durante il suo sviluppo nell’utero materno. Esso si può danneggiare spontaneamente ma spesso può capitare che si rompa in seguito a un intervento di amniocentesi, durante il quale viene estratto del liquido amniotico per effettuare test genetici

La lunanuova: un servizio di ostetriche per le donne in gravidanza

la lunanuovaSpulciando nel web ho trovato un servizio che sembra essere particolarmente utile; si tratta di un’Associazione chiamata la lunanuova ideata per far arrivare la donna al momento del parto il più serena e tranquilla possibile e che viva il post parto nel modo corretto.

La lunanuova durante il periodo della gravidanza organizza incontri di gruppo (ai quali possono partecipare anche i papà) di preparazione alla nascita in cui vengono trattati diversi temi legati alla gravidanza, visite e consulenze ostetriche. Inoltre, per le donne che non possono partecipare agli incontri di gruppo per gravidanza a rischio o difficile vengono organizzati incontri individuali a domicilio.

La vaginosi batterica in gravidanza

vaginosi in gravidanza

La vaginosi batterica è una delle infezioni vaginali più frequenti e interessa in media il 5-15% di tutte le donne in età fertile, anche durante la  gravidanza. Nella metà dei casi la vaginosi si manifesta con perdite vaginali bianche o grigio pallido, di odore sgradevole, che diventa molto intenso dopo un rapporto sessuale; a volte può anche manifestarsi dolore durante i rapporti sessuali, mentre sono assenti i sintomi tipici dell’infezione, cioè arrossamento, bruciore e prurito. La diagnosi può essere fatta mediante lo Sniff-test, che consiste nell’evidenziare il cattivo odore delle secrezioni  aggiungendo a queste una goccia di idrossido di potassio dopo averle poste su un vetrino, ma anche attraverso l’esame al microscopio e il pap-test.

Quanto alle cause della vaginosi, queste sarebbero da ascrivere ad uno squilibrio della flora vaginale caratterizzato da un’eccessiva proliferazione di germi, quali la Gardnerella vaginalis e il Mycoplasma hominis, e da una contemporanea diminuzione dei lottobacilli; le cause di tale disequilibrio non sono ancora note, ma alcuni esperti ritengono possa essere causato da un uso eccessivo ed improprio delle lavande vaginali.

La pressione bassa in gravidanza

pressione bassa in gravidanza

La pressione bassa è un disturbo che colpisce spesso durante la gravidanza, ma per fortuna non è particolarmente grave, in quanto i sintomi, generalmente, si manifestano con capogiri e senso di stanchezza.

La pressione viene definita bassa, oppure si parla di ipotensione, quando la pressione arteriosa è inferiore ai 110/60 mm Hg; per registrare la pressione si devono sempre misurare due valori: quelli della pressione sistolica, cioè la massima, e quelli della pressione diastolica, ovvero la minima. Soprattutto durante i primi mesi della gravidanza è normale registrare una diminuzione dei valori che oscilla tra i 5 e i 10 punti rispetto a quelli normali.

Per fornire dei numeri di riferimento si può dire che i valori compresi tra 90/140 e 70/120 indicano un perfetto stato di salute della mamma e del feto, mentre possono raggiungere i sintomi dell’ipotensione quando i valori scendono al di sotto di 100/50. I malesseri che compaiono in caso di pressione bassa sono capogiri, perdita del senso dell’orientamento e svenimenti, ma con il progredire della gravidanza andranno attenuandosi, in particolare dalla ventiquattresima settimana in poi, quando i valori della pressione ritorneranno normali.

Usa: al via uno studio per capire gli effetti dei farmaci in gravidanza

farmaci in gravidanzaSappiamo bene che durante il periodo della gravidanza si possono assumere farmaci ma sempre dietro prescrizione medica e prestando particolare attenzione. Ora voglio comunicarvi che la Food and Drug Administration (FDA) e l’Health Maintenance Organization (HMO) hanno lanciato una serie di studi proprio per cercare di capire gli effetti dei farmaci comuni in gravidanza, che come ben sappiamo rappresenta un momento particolarmente delicato sia per la mamma che per il bambino.

Purtroppo, è ancora prassi comune prescrivere nel caso in cui la donna presenti problemi di salute dei farmaci anche durante la gravidanza anche quando questi farmaci non siano stati testati nelle donne incinte lasciando quindi aperti molti dubbi sulla loro eventuale pericolosità.

Il prurito in gravidanza

prurito in gravdanza

Il prurito in gravidanza è una sensazione piuttosto comune che si manifesta soprattutto nei semi, alle estremità e nella zona addominale; la causa è da ricercare nei cambiamenti dovuti alla gestazione, anche se in alcuni casi non esiste un collegamento tra i due fenomeni, e il prurito è dovuto ad allergie o eczemi.

In ogni caso i cambiamenti ormonali legati alla gravidanza  possono aumentare le sensazioni di prurito: basti pensare alla tensione a cui è sottoposta la pelle dell’addome e del seno durante i nove mesi di gestazione, soprattutto nell’ultimo trimestre; a questo va aggiunto anche l’aumento del livello degli estrogeni che acutizza la ritenzione idrica.

La lombalgia in gravidanza

lombalgia gravidanza

Secondo recenti ricerche, l’80% della popolazione soffre di lombalgia, ovvero di un dolore che si localizza attorno alla zona lombare della colonna vertebrale; in gravidanza la possibilità di soffrire di questo disturbo è maggiore, e c’è pure la possibilità di risentirne anche dopo il parto. In genere, il dolore si presenta intorno alla diciottesima settimana di gravidanza, e raggiunge il culmine tra la ventiquattresima e la trentaseiesima settimana.

Non si può individuare una causa precisa ai dolori lombari in gravidanza, anche se di sicuro influisce l’aumento del volume e del peso dell’utero, nonché il cambiamento della postura per sopportare tale carico. Nel caso in cui compaia questo disturbo, la cosa migliore da fare è evitare uno stile di vita troppo sedentario, quindi, via libera alla ginnastica in acqua oppure a tecniche dolci per controllare il dolore; anche l’agopuntura può rivelarsi utile in questi casi.

L’agopuntura durante la gravidanza

agopuntura in gravidanza

L’agopuntura è una terapia della medicina cinese che ha il compito di migliorare il benessere dell’organismo nel caso in cui venga a mancare; l’agopuntura è una pratica priva di controindicazioni e che, per questo, è particolarmente utile durante la gravidanza perché aiuta a risolvere i problemi che si presentano durante la gestazione e che quindi possono essere risolti senza farmaci. La terapia dell’agopuntura avviene utilizzando dei sottili aghi, ovviamente monouso, che possono far provare diverse sensazioni e che, comunque, non provocano mai un dolore vero e proprio.

I disturbi tipici della gravidanza che possono essere contrastati con l’agopuntura sono: la cefalea, la nausea, le gambe gonfie e la lombosciatalgia. Generalmente la cefalea, e quindi il mal di testa, migliora durante la gravidanza , ma nel caso in cui continuasse, l’agopuntura aiuta a risolvere il problema senza ricorrere all’uso dei farmaci; la nausea, che è uno dei disturbi più fastidiosi della gravidanza viene alleviata dall’agopuntura sollecitando un punto che si trova nella parte centrale e interna del braccio, magari associandolo ad altri due punti su gambe e tronco.

Gli ormoni della gravidanza

ormoni della gravidanza

Durante la gravidanza gli ormoni sono molto importanti perché preparano il corpo della donna alla gestazione stessa e al parto, e hanno una funzione fondamentale anche a livello emotivo perché, grazie ad un processo di adattamento, la preparano psicologicamente.

Gli ormoni principali che agiscono durante la gravidanza sono il progesterone, la gonadotropina corionica umana (beta HCG), la prolattina e gli estrogeni. Il progesterone assicura il normale svolgimento della gestazione e stimola la funzione mammaria, ma per contro aumenta la temperatura corporea e può provocare la stitichezza; la gonadotropina corionica umana è l’ormone della gravidanza per eccellenza perché si presenta solo in questa condizione, ed è fondamentale nella prima fase; il beta HCG agisce sullo sviluppo della placenta e delle pareti dell’utero e sostiene la crescita dell’uovo fecondato.

Anemia in gravidanza: fondamentale anche la vitamina B6

gravidanza e vitamina B6

Abbiamo già parlato dell’importanza di una corretta alimentazione nel periodo della gravidanza sia per la salute della futura mamma che di quella del neonato. A questo proposito vi parlo di una recente scoperta che ha messo in luce come dietro il pericolo dell’anemia in gravidanza possa esserci non solamente una carenza di ferro ma anche una mancanza/carenza di vitamina B6. A questo risultato sono giunti i ricercatori del Dipartimento di Perinatologia del National Center for Child Health and Development di Tokyo che hanno scoperto che

le donne incinte che non rispondevano adeguatamente alla cura dell’anemia con il ferro mostravano una carenza di vitamina B6

Mal di schiena in gravidanza: quali sono le posture giuste

mal di schiena in gravidanza

Con il progressivo aumento del peso del pancione, uno dei disturbi più frequenti durante la gravidanza è il mal di schiena; questo disturbo inizia a manifestarsi intorno al quarto o quinto mese di gestazione e il dolore si concentra nella parte bassa della schiena, all’altezza dei reni, ma può interessare anche le ossa del bacino, la zona delle scapole e le gambe.

Il mal di schiena in gravidanza dipende dal fatto che con la crescita del feto il bacino si sposta in avanti per mantenere l’equilibrio, e questo spostamento causa una forte e continua tensione ai muscoli della schiena che, per via dello sforzo, fanno male. Inoltre, nel mal di schiena influisce anche la dilatazione dell’utero che preme sul nervo sciatico procurando forti dolori alla schiena e alle gambe.

Un’altra ragione del mal di schiena in gravidanza è la produzione di un ormone che rilassa i muscoli della zona lombare e li prepara all’elasticità che servirà per espellere il feto durante il parto; questo allentamento ostacola la funzione di sostegno dei muscoli alla colonna vertebrale, caricando troppo le ossa e provocando, quindi, un forte dolore.