Bere dal bicchiere da soli

Una tappa importante nello sviluppo psico-fisico dei bambini è, senza dubbio, imparare a bere dal bicchiere da soli. Si tratta di una conquista non sempre facile da ottenere poiché i bambini con le loro manine non riescono a maneggiare bene bicchieri e tazze.

Verso i sei mesi di vita, il vostro bambino potrà iniziare a bere dal bicchierino ma solo dalle vostre mani. Dovrete aspettare l’anno di età per poter vedere il vostro bambino bere tenendo da solo il bicchiere. Riuscire a tenere bene con le proprie manine il bicchiere rappresenta per il vostro bambino una tappa fondamentale nel suo percorso di crescita psico-fisica e nella sua conquista dell’indipendenza.

Bambina di 14 anni filma lo stupro del papà

Nel buio delle loro camerette diventano donne, nel modo più drammatico e violento. Sono le numerose bambine che vengono abusate in casa dal papà, dallo zio, dal nonno o da un amico di famiglia. Sono poche quelle che si ribellano perché sono convinte di meritarselo, di non essere credute oppure per il profondo senso di vergogna. Purtroppo sono tante anche le mamme che chiudono gli occhi davanti a un orrore così grande da preferire fingere di non vedere. Quella che vi racconto oggi è una storia diversa, è la storia di una ragazzina di 14 anni che ha davvero dimostrato un coraggio gigantesco.

Ha usato il suo cellulare per filmare il papà mentre la violentava e poi con quelle immagini è andata dalla mamma. Già, perché proprio la madre non le voleva dare retta, non voleva sentire tutte quelle storie che dipingevano suo marito, il padre dei suoi figli come un mostro.

La dermatite perianale

La dermatite perianale è un’infiammazione della pelle attorno all’ano causata, prevalentemente, dallo streptococco. Colpisce maggiormente i bambini  tra i 6 mesi e i 10 anni di età e si presenta come un’eruzione cutanea molto accesa, a limiti netti, che si estende per 2-4 cm intorno all’ano.

Cause

La dermatite perianale è causata dal batterio Streptococcus che può infettare la pelle del bambino in seguito ad episodi di faringite streptococcica, impetigine o altra infezione da streptococco. Nello specifico, i batteri migrano dalla gola o dalle zone infette e raggiungono la regione perianale.

Melanoma infantile, attenzione all’esposizione al sole

Il sole sta tornando alto e con lui il pericolo melanoma, che quest’anno si presenta, per i bambini, ancora più rischioso. A lanciare l’allarme sono gli esperti dell’Adoi (Associazione dermatologi ospedalieri italiani), che con La Roche-Posay promuovono per il terzo anno il progetto di sensibilizzazione ‘Myskincheck‘. I danni del sole mettono a dura prova soprattutto le pelli più delicate: i tumori della pelle, infatti, sono cresciuti del 3% circa all’anno.

Ricordiamo che questo melanoma è mortale e solo qualche anno fa era rarissimo in età pediatrica. La colpa è di nei congeniti non controllati, ma anche delle cattive abitudini sotto i raggi. Quali sono queste abitudini? Prima di tutto vanno sempre incremati con una crema protettiva molto alta (schermo totale), devono portare il cappello, gli occhiali, la magliettina. In questo modo non solo evitano questa brutta malattia, ma anche le scottature o gli eritemi che colpiscono 2 bimbi su 5.

Carenza di ferro nei ragazzi e obesità

Stanchezza, spossatezza e difficoltà di concentrazione sono gli effetti provocati da una carenza di ferro di primo livello, cioè da una carenza che non è ancora patologica, ma che può diventarlo se non si correggono alcune cattive abitudini.

Se ad esempio in tali casi non si agisce in maniera opportuna, si potrebbe passare ad una mancanza di ferro di secondo livello, fino ad arrivare al terzo che comporta la vera e propria anemia.

Questa condizione è provocata da una carenza di emoglobina nel sangue e di solito si verifica nei periodi di aumento del fabbisogno di nutrienti. Per questo, i soggetti maggiormente colpiti sono gli adolescenti, le donne in gravidanza o in allattamento e gli anziani.

Allergie in aumento, è colpa degli stili di vita

Sporchi è meglio? Be’ forse proprio sporchi no, ma un po’ meno maniaci dell’igiene si. Sembra infatti che il continuo aumento dell’incidenza delle allergie, che interessa sia i paesi occidentali che quelli in via di sviluppo, sia dovuto a uno stile di vita troppo sterile a causa delle spasmodiche attenzioni che ormai i più pongono alle norme igieniche anche più elementari e alla riduzione del numero di ore trascorse all’aria aperta.

La World Allergy Organization ha appena presentato al Congresso dell’American Academy of Allergy, Asthma and Immunology il proprio Libro bianco; stando ai dati in esso contenuti, al mondo ci sono 300 milioni di asmatici, 400 milioni di di persone affette da rinite allergica e centinai di milioni colpite da allergie di varia natura e il pericolo allergie interessa soprattutto coloro che vivono in città.

A spiegare perchè, al Corriere della Sera, è il dottor Giorgio Walter Canonica, direttore della Clinica di Malattie respiratorie e allergologia dell’Università di Genova, unico italiano ad aver partecipato alla stesua del succitato Libro bianco:

Il mal di testa nei bambini può dipendere da un problema cardiaco

Il vostro bambino ha spesso mal di testa? Potrebbe non essere nulla di grave, forse una semplice sinusite. Attenzione però perché un recente studio dell’Università dell’Utah, ha evidenziato un legame tra l’emicrania dei piccolini e un comune difetto cardiaco.  Nello specifico si tratta del forame ovale, un difetto nel muro che separa le due valvole superiori cardiache, e trattando questo problema si può diminuire o far sparire il mal di testa.

L’emicrania, purtroppo, colpisce circa il 15 per cento dei bambini, un terzo del quale sviluppa la forma con aura. Per giungere a questa teoria gli esperti hanno analizzato 109 bambini tra i 6 e i 18 anni. I pazienti hanno dovuto fare un ecocardiogramma dal quale si è evinto che il 50% di loro aveva anche il forame ovale.

Gastroenterite virale, sintomi e cura

Cos’è la gastroenterite virale

La gastroenterite virale, denominata, impropriamente, anche influenza intestinale, è un’infezione intestinale causata da virus diversi quali: rotavirus, adenovirus, calicivirus e astrovirus. Questi agenti patogeni danneggiano le cellule dell’intestino tenue i cui liquidi si riversano nell’intestino contribuendo alla formazione della diarrea acquosa.

Quali sono i sintomi della gastroenterite virale

I sintomi della gastroenterite virale sono diarrea acquosa, crampi o dolori addominali, nausea o vomito e, a volte, una leggera febbre. Essi perdurano in genere solo uno o due giorni ma in alcuni casi possono persistere fino a dieci giorni; si presentano da uno a tre giorni dopo l’esposizione a seconda dell’agente patogeno che li ha causati.

Sclerosi multipla infantile e fingolimod

Dopo l’introduzione del primo farmaco per via orale, di nome Gilenya e contenente il principio fingolimod, per combattere la Sclerosi multipla, l’Aism ha assicurato che l’approvazione si è basata sulla valutazione dei risultati degli studi clinici.

Tali studi hanno dimostrato una significativa efficacia di fingolimod (che fino al 2010 non era stato accolto perchè sembrava incentivare il numero di infezioni opportune e di effetti collaterali) nel ridurre le ricadute, il rischio di progressione della disabilità e il numero di lesioni cerebrali della Sclerosi multipla.

Per questo, tale farmaco dovrebbe essere molto più utile per i bambini che per gli adulti.

Sviluppo motorio del bambino: imparare a saltellare e a fare le scale

Il vostro bambino ha imparato, ormai, a camminare e ha acquisito una buona sicurezza di sé. Verso i 12-14 mesi di vita, il bambino sa muoversi bene, riesce a gestire i propri piedini e le proprie gambe e sa inginocchiarsi senza troppe insicurezze. Il bambino riesce, adesso, a piegarsi, ad alzarsi e ad abbassarsi senza troppa fatica e ad afferrare anche gli oggetti che sono per terra.

Con il passare dei mesi, le gambe del vostro bambino si rafforzeranno sempre più e il vostro bimbo imparerà a camminare bene, anche velocemente e a correre. Con il tempo, lo sviluppo motorio del vostro bambino farà notevoli progressi e il suo equilibrio migliorerà molto. Due traguardi molto importanti che il vostro bambino conquisterà dopo i due anni di età sono imparare a saltellare e a salire le scale.

Stare seduti e in piedi da soli: due tappe fondamentali

Tutte le mamme lo sanno: i bambini, soprattutto nei primi anni di vita, crescono a vista d’occhio ed iniziano a delineare la loro personalità. La conquista dell’indipendenza da parte dei bambini è un percorso molto lungo che inizia già dai primissimi mesi. Due delle prime tappe principali verso l’autonomia e l’indipendenza sono, senza dubbio, lo stare seduto e lo stare in piedi da soli.

Stare seduto da solo

In linea di massima, tra i cinque e gli otto mesi il bambino acquisisce la capacità di stare seduto da solo senza l’aiuto di nessuno. Questo grazie ad un rafforzamento dei muscoli del collo e della schiena che permetterà al bambino di rimanere ben eretto. Anche il cervello e le orecchie, come è ovvio, svolgono in questo caso una funzione importante: il cervello permette al bambino di coordinare al meglio i movimenti e le orecchie lo aiutano a non perdere l’equilibrio.

Evitare e curare l’asma nei bambini senza farmaci

Le vecchie convinzioni, quelle semplici, che circolavano attraverso i proverbi e il senso comune prima della massiccia diffusione di informazioni mediche specialistiche, sono spesso confermate da nuove scoperte o da ammissioni di ricercatori e medici.

Sembra il caso della rivincita della “minor igiene” di quella, forse, eccessiva cui si è inneggiato negli ultimi anni, almeno per ciò che riguarda i disturbi legati all’asma: il vecchio detto delle nonne “lascialo giocare fuori e sporcarsi che si rinforza!” ritorna ad avere la sua credibilità.

Nonostante l’asma possa essere un disturbo temporaneo nei bambini (che in molti casi non si ripresenta nell’età adulta), nonostante possa essere causata da una predisposizione genetica o da episodi e comportamenti inopportuni (troppo stress o ansia durante la gravidanza, sostanze tossiche in casa – ad es. il pavimento in pvc, alimenti allergenici e irritanti – le noccioline, abuso di farmaci – il paracetamolo) sembra esserci infatti una correlazione piuttosto rilevante tra il rischio di svilupparla e l’esposizione ai microrganismi ambientali.

All’aria aperta con i bambini, un toccasana per la salute

La primavera è finalmente arrivata: sole e caldo allieteranno ben presto le giornate di grandi e piccini. Dopo un lungo inverno, care mamme, passeggiare in natura all’aria aperta farà sicuramente bene ai vostri bambini, siano loro grandi o piccoli. Recenti studi scientifici hanno dimostrato che portare a passeggio i bambini per almeno 30 minuti al giorno per cinque giorni alla settimana è un vero toccasana per la loro salute psico-fisica. I bambini, come tutti noi, hanno bisogno della luce del sole: secondo gli esperti, infatti, i bambini necessitano un’esposizione al sole di almeno 10 minuti al giorno per stimolare l’organismo a produrre la vitamina D, fondamentale per la salute delle ossa.

Nel corso degli ultimi anni, lo stile di vita tutto casa, televisioni e videogiochi ha creato una generazione di bambini e di adolescenti deboli dal punto di vista osseo a causa di una esposizione alla luce del sole insufficiente.

Tubercolosi in aumento tra i bambini, le misure preventive

Tubercolosi dura da combattere, definita per questo multi resistente, e particolarmente sviluppata nel vecchio continente.

Questo il risultato del report (Tuberculosis surveillance in Europe 2009) presentato dall’European centre for disease prevention and control (Ecdc) e dalla regione europea dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in occasione della  Giornata mondiale per la lotta alla tubercolosi, che si svolgerà il prossimo 24 marzo.

La tubercolosi è una malattia infettiva causata da micobatteri, in particolare dal Mycobacterium tuberculosis, chiamato anche Bacillo di Koch.

Nella forma più comune colpisce in particolare i polmoni (tubercolosi polmonare), ma può anche interessare l’intestino, il sistema nervoso centrale, il sistema linfatico, l’apparato circolatorio, l’apparato genito-urinario, le ossa, le articolazioni e persino la pelle.

Si presenta generalmente con febbre, sudorazione e tendenza ad affaticarsi, sintomi che nel caso della tubercolosi polmonare si aggiungono ai dolori toracici, alla tosse e all’emottisi.