La meningite è un’infiammazione delle meningi, ovvero delle membrane che rivestono sia il cervello che il midollo spinale. Può manifestarsi sotto diverse forme, se negli adulti e nei bambini più grandi si presenta sottoforma di febbre, mal di testa o nausea, nei più piccoli può insinuarsi senza troppo clamore; spesso la temperatura corporea si mantiene nella norma o addirittura al di sotto di essa. E’ solitamenta dovuta a batteri e virus, tra questi molto diffuso è il meningococco B, causa tra l’altro di ben 6 casi su 10 di meningite meningococcica in Italia, la quale ha un tasso di mortalità che si aggira tra il 9 ed il 12 %, ma che si alza arrivando al 50 quando non vi sia una cura adeguata.
Salute del Bambino
Bambini iperattivi, troppe diagnosi: aumenta la prescrizione dei farmaci
Circa il 3-4 % dei bambini italiani è affetto dalla sindrome Adhd, ovvero da iperattività. Tale patologia comporta una ridotta soglia di attenzione ed una serie di comportamenti alla cui base stanno sicuramente un’impulsività ed una vivacità fuori dal comune. Secondo uno studio condotto presso la Bond University, in Australia, e pubblicato dal British Medical Journal, le diagnosi di iperattività starebbero aumentando con troppa facilità e con esse la conseguente prescrizione di farmaci che potrebbero rivelarsi pericolosi, nel caso in cui non siano strettamente necessari, per la salute dei bambini e degli adolescenti.
Farmaci off-label ai bambini, raddoppia il rischio di reazioni avverse
Non tutti li conoscono ma sono in molti a farne uso pur non sapendolo: i farmaci off-label sono delle medicine utilizzate per scopi diversi e non autorizzati rispetto quelli indicati nel foglietto illustrativo. Nonostante ciò, in alcuni casi tassativi, vengono usati seppur sottostando ad alcune regole alle quali il medico che ritenga opportuno prescriverli per un diverso uso rispetto quello previsto si debba attenere. Un aspetto importante riguarda la percentuale di reazioni avverse registrate nel caso dei farmaci off label di uso pediatrico. A questo proposito uno studio è stato recentemente condotto dall’Università di Liverpool e successivamente pubblicato su BMC medicine. La ricerca in questione ha monitorato l’effetto più di 10.000 farmaci somministrati a 1.388 bambini di età variabile tra gli 0 ed i 16 anni.
Allarme tubercolosi bambini, a Milano registrati 7 casi
Sarebbero stati accertati ben 7 casi di tubercolosi a Milano. L’allarme, scattato nei giorni scorsi, riguarda una tipologia particolarmente resistente della malattia che richederebbe cure e terapie specifiche. Tra i casi registrati non solo bambini: si annovererebbero tra i pazienti anche due studenti universitari. Tra questi il primo caso, un bambino italiano di 11 anni, inizialmente presentato come un comune problema otorinolaringoiatrico si sarebbe poi rivelato per la gravità del quadro respiratorio, un caso di tubercolosi.
Allergia al latte dei bambini: si può guarire?
L’allergia al latte, in particolare alla proteina del latte vaccino, colpisce un numero sempre maggiore di bambini. Sarebbe circa il 3% dei piccoli al di sotto di un anno di età, come diffuso dai dati dell’Osservatorio nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza. Non sempre però i sintomi legati a tale allergia vengono subito identificati, molto spesso perchè comunemente ricononducibili anche ad altre patologie. Sarebbe dunque consigliato prestarvi particolare attenzione e non sottovalutarli perchè potrebbero causare delle conseguenze anche pericolose.
Patologie respiratorie sempre più frequenti nei bambini a causa dell’inquinamento
Smog e patologie respiratorie. Molto spesso si associano questi due fattori, anche perché la qualità dell’aria nelle nostre città è davvero pessima e purtroppo non ci sono politiche sufficienti per migliorare la situazione. A spaventare sono soprattutto i dati relativi ai bambini: una recente ricerca ha evidenziato un aumento del rischio, in termini di frequenza e gravità, nei soggetti con broncospasmo (wheezing) o asma in età pediatrica. Insomma, i piccoli si ammalano di più e più gravemente.
Trucchi per bambini ad Halloween: alcuni sono pericolosi
Halloween è ormai alle porte e molti saranno i bambini che vorranno travestirsi per l’occasione: costumi spaventosi, streghe, vampiri, scheletri, e chi più ne ha più ne metta. Ma trasformare i piccoli di casa nei personaggi mostruosi di turno potrebbe provocare serie allergie, ciò per via dei prodotti utilizzati per il trucco, che molto spesso, essendo a basso costo, possono contenere sostanze poco adatte all’utilizzo sulla pelle, specie quella così delicata dei bambini. Quali sono dunque gli accorgimenti da mettere in atto per fronteggiare eventuali inconvenienti poco piacevoli?
I vaccini salvano la vita: i genitori devono potersi fidare
Parlare di vaccini è sempre molto difficile. Questi prodotti hanno salvato la vita di milioni di persone nel corso della storia, ma è anche vero che negli ultimi anni sono entrati a far parte di un business molto redditizio. È normale quindi che si siano sviluppate due fazioni: pro e contro. Si è parlato di questo durante il 13esimo Congresso Nazionale della Società Italiana di Infettivologia Pediatrica (Sitip) di Roma, tavola rotonda in cui gli esperti hanno potuto fare il punto sulle novità in infettivologia pediatrica.
Mamme sempre più attive sul web per cercare informazioni sulla salute dei bambini
La salute in rete collezione click. Si sa da tempo ed è una tendenza che ci accumuna un po’ tutti, perché la paura della malattia e la voglia del fai da te è sempre più forte di tutto, a volte anche del buon senso. Diventa poi incontrollabile quando arriva un bambino. Le mamme italiane sono sempre più connesse per consultare siti specializzati e accrediti che diano notizia sicure per la salute dei propri figli.
Malanni di stagione dei bambini, come affrontarli
Quello che va da ottobre a febbraio è il periodo più duro per le mamme che abbiano in casa bambini molto piccoli. Questi sono decisamente i mesi più pericolosi in quanto a malanni di stagione e relative ricadute. Già, perchè il guaio non è solo da riscontrarsi nei normali raffreddori, mal di gola ed influenze varie, ma anche e soprattutto nel verificarsi delle ricadute, che, ahimè, vedono protagonisti i bambini, specie quelli in età da asilo o da scuola. Il contatto con i coetanei infatti non fa altro che amplificare il rischio di ammalarsi di nuovo, con buona pace delle madri che si troveranno ad affrontare l’ennesima settimana tra termometri ed antibiotici.
Sindrome del bambino grigio
La sindrome del bambino grigio è una condizione piuttosto grave, nonostante sia anche rara, nella quale il neonato, spesso prematuro, viene a trovarsi a seguito dell’assunzione endovenosa di un particolare farmaco, un antibiotico per la precisione, il cloramfenicolo. Quest’ultimo è un antibiotico batteriostatico utilizzato nel trattamento di alcuni casi pediatrici, nonostante comporti degli effetti collaterali gravi in diversi Paesi, soprattutto nel Terzo Mondo, nei quali spesso è l’unica alternativa accessibile, in quanto economica. Ecco perchè il suo impiego viene ristretto a casi gravi che vedano il pericolo di morte del paziente.
La depressione in gravidanza aumenta il rischio che il bambino da adolescente sia depresso
La depressione post partum è una malattia o forse una moda? La mia è una domanda provocatoria. È da circa 10 anni che si parla con una certa insistenza di baby blues e soprattutto si affronta il tema senza vergogna. In realtà, questo stato di malessere, profondo e davvero complesso da elaborare, è qualcosa che la mamma matura probabilmente negli anni che precedono la gravidanza e che durante i famosi nove mesi, ricchi di emozioni e di ansia, fa uscire senza controllo e una reale rielaborazione.
Come interpretare le curve di crescita
Le curve di crescita sono un po’ la bibbia di tutte le mamme anche se non devono diventare un’ossessione. Il termine tecnico è percentili, ovvero sono delle line che definiscono all’interno di grafici se il piccolo sta crescendo secondo i parametri standard dell’età. Si inizia a prendere confidenza con questi meccanismi già durante la gravidanza e poi si entra totalmente nel magico mondo dei percentili alla nascita.
La sindrome del bambino scosso
La sindrome del bambino scosso, nota anche come shaken baby syndrome, indica una serie di segni evidenti, presenti nei bambini molto piccoli, solitamente di età inferiore ad un anno, dovuti ad un maltrattamento fisico. Come è facile dedurre dal nome, si tratta di ferite e traumi riportati dopo il loro scuotimento violento. Il bambino infatti, scosso ripetutamente e con forza dal genitore o da altro soggetto, mentre viene tenuto per le braccia o per il busto, viene sottoposto ad una rotazione continuata della testa e degli arti inferiori e superiori. Ciò comporta una serie di conseguenze più o meno gravi: dai semplici ematomi riportati sul corpo fino a gravi danni neurologici che possono variare dal coma fino alla morte.