Il primo anno di vita del bambino è il più intenso e straordinario, perché compie numerose e fondamentali tappe dello sviluppo. Se ci pensiamo bene, l’essere umano impara più nei primi 12 mesi che in tutta la sua esistenza. Iniziamo con i primi tre mesi, che sono forse i più complessi perché mamma e bambini, uniti da un legame straordinario, devono imparare a conoscersi e soprattutto a capirsi.
Puericultura, Educazione
Le favole come Pinocchio invitano i bambini a dire le bugie
Le favole sono molto importanti per la crescita del bambino, ma è necessario fare molta attenzione a che cosa si racconta al piccolo. Secondo un recente studio pubblicato su Psychological Science, le storie che enfatizzano per esempio le bugie e che puntano sulle ripercussioni negative stimolano a mentire più che quelle che invece dimostrano quanto sia importante dire sempre la verità.
Neonato al mare, come affrontare la prima vacanza
La prima volta al mare del proprio bambino, soprattutto se neonato, sicuramente è un momento di gioia, ma anche un po’ d’ansia. Quali sono le precauzioni da prendere? I piccolini come devono essere protetti dall’eccesso di calore. Inoltre, non sanno ancora intrattenersi con secchiello e paletta, quindi la permanenza in riva al mare deve essere limitata nel tempo.
Da coppia a famiglia, come cambiano i ruoli con un bebé?
Da due a tre o da tre a quattro. Diventare una famiglia non è semplice e non solo perché l’aumentare dei componenti implica una riorganizzazione della casa, ma perché cambiano i ruoli. Si diventa mamma e papà, prima di partner o marito e moglie. Si stabilisce un rapporto per la vita con un altro individuo, perché l’amore può finire, i matrimoni si possono interrompere, ma la propria responsabilità verso un figlio è per sempre.
Sgridare i bambini con violenza è come picchiarli
Educare un bambino è un lavoro faticosissimo. Bisogna fargli capire con chiarezza la differenza tra bene e male, non cadere mai nella sua rete di capricci, ripicche e provocazioni e anche quando si ha la sensazione che la pazienza abbia cambiato indirizzo, stare calmi. Calmi perché i toni non devono mai coprire il contenuto delle parole, calmi perché il bimbo non deve essere investito dalla rabbia e dall’ansia dei genitori, calmi perché è solo nella serenità che ci si può capire.
Come educare il bambino correttamente? 8 regole per sgridarlo senza traumi
Se crescere per nove mesi un bambino nel pancione può sembrare un’impresa titanica, solo quando arriva il momento dell’educazione ci si rende conto di quanto sia realmente difficile il ruolo di genitore. Non è per nulla semplice dare l’esempio, imporre delle regole e far capire al piccolo la differenza tra giusto e sbagliato, soprattutto se la differenza è fatta di minime sfumature. Lo psichiatra infantile americano Gerard E. Nelson ha elaborato un metodo composto da 8 regole che possono essere d’aiuto.
I neonati riconoscono la musica ascoltata nel pancione fino al quarto mese
Non siete sicure che la ninna nanna emessa dalla vostra vocina, soprattutto se è stonata, sia la coccola più importante per il vostro bimbo. Sbagliate. Non è una prova d’intonazione. Il bimbo ha solo bisogno di essere rassicurato da suoni familiari. Se avete avuto la buona abitudine, durante i nove mesi, di fargli ascoltare un po’ di musica, sappiate che per i primi 4 mesi, il piccolino sarà in grado di riconoscere quei suoni. Non solo quindi vi (o ci) sente perfettamente, ma vi registra.
Parlare con i bambini li aiuta a sviluppare un vocabolario più ampio
Avere tempo di sedersi e parlare in alcune famiglie è davvero un lusso. Ci sono genitori che non riescono a cenare mai con i figli, bambini che consumano i pasti solo davanti alla tv. È un errore, un grave errore, di cui oggi forse non ci rendiamo conto, ma che domani potrebbe danneggiare i nostri piccoli. Dialogare direttamente con i bambini già quando sono nelle prime fasi dell’apprendimento del linguaggio li aiuta ad avere un vocabolario migliore e a capire più velocemente le parole.
Le classi multietniche rendono i bambini più sicuri
Il numero dei bambini stranieri in Italia è in continua crescita, tra le naturali conseguenze il fatto che si vengano a creare delle classi multietniche. In particolare, in alcune regioni d’Italia, si è registrata una percentuale di alunni non italiani in classe pari a più del 20 % del totale. In che misura ed in che modo queste possano influire sulla vita e sulla crescita dei più piccoli è stato oggetto recente di studio da parte delgli scienziati della University of California Los Angeles (UCLA) e della University of Groningen, nei Paesi Bassi.
Il disturbo dell’identità di genere si può manifestare entro i 6 anni
Essere un po’ confusi sulla propria identità e soprattutto sulla propria sessualità, è abbastanza normale da bambini. Alcuni piccoli vorrebbero essere bimbe per giocare con le bambole e alcune bimbe vorrebbero essere ometti per fare la pipì in piedi (gesto di grande attrazione per il genere femminile). Poi ci sono i figli confusi dai genitori che desideravano tanto un fiocco di un colore ed è arrivato di un altro. Tutto questo non va confuso con il disturbo dell’identità di genere, che può manifestarsi fin dalla prima infanzia tra i 3-6 anni.
Madre manda la figlia a chiedere l’elemosina mentre chiacchiera al bar con l’amica: denunciata
Era solo un gioco. Questa la giustificazione della mamma che ha mandato la bambina a fare l’elemosina in mezzo la strada, mentre lei beveva con un’amica un caffè al bar, nella nota e chic località ligure di Santa Margherita. La bimba, di soli 3 anni, reggeva con una mano un bicchiere di plastica e con l’altra un cartello scritto dalla sua mamme che riportava il seguente messaggio: mi hanno abbandonata. Fate un’offerta.
Quali sono le cause dei capricci dei bambini?
Quante lacrime e quante urla per i piccoli di casa, che per farsi capire fanno i capricci. Ci sono genitori che esasperati dal modo di comunicare dei loro bambini si tappano letteralmente le orecchie e genitori che non riescono a gestire il pianto e concedono ai bimbi di tutto e di più. Ma come mai i bambini fanno i capricci? Hanno provato a rispondere gli esperti di Uppa, la rivista Un pediatra per amico.
Andare a letto presto rende i bambini più intelligenti
Anche se molti genitori non sono d’accordo, mandare i bambini a letto presto, preferibilmente sempre allo stesso orario ogni sera, è una buona abitudine che ha molti risvolti positivi: li educa a un buon sonno, gli assicura le ore necessarie di riposo per affrontare i piccoli e grandi impegni della quotidianità e, ultimo ma non ultimo, permette a mamma e papà di godere di qualche ora di pace e intimità.
Bambini in bicicletta, quando è il momento di togliere le rotelle?
Insegnare ai bambini ad andare in bicletta segna una tappa molto importante del loro sviluppo. Se la prima bici però, quella con le rotelle, non richiede particolari interventi da parte di mamma e papà, diverso è per il passaggio a quella senza rotelle che deve essere fatto nei modi e nei tempi giusti perchè sia per il bambino è per la famiglia intera un’esperienza positiva.