
Storie di carnevale per bambini: “La fuga di Pulcinella”


Come insegnare le divisioni a due cifre ad un bambino? Sono sempre stata negata in matematica e per le divisioni in particolare avevo sviluppato -una profonda antipatia e -un metodo piuttosto lungo e contorto, di mia invenzione per arrivare alla soluzione. I nostri metodi e ragionamenti, qualunque essi siano, non vanno bene per un bambino (quelle a due cifre al divisore si fanno in quarta elementare) e si rischia di creargli confusione. Così, quando la scorsa settimana è arrivato il momento di aiutarlo nelle prime divisioni del caso, ho preso in mano il suo libro ed ho cercato di impararle a fare da capo, con lui. Sorpresa! Sono diventata bravissima e mi diverto. Ecco di seguito un esempio della procedura che ho trovato ed applicato.

Infestazione di pidocchi nella scuola di tuo figlio? Niente paura. La questione si può e si deve affrontare, ma con i dovuti accorgimenti. Occorre conoscere bene il problema, ovvero la pediculosi del capello ed evitare di lasciarsi trascinare dagli eventi e dalle chiacchiere. Ecco cosa bisogna sapere e fare per proteggere tuo figlio dai pidocchi a scuola.

Uno tra i capi di abbigliamento più difficili da stirare, se non in assoluto, è la camicia sia essa da uomo o donna. Addirittura sono
Quanto diventerà alto mio figlio? Volenti o meno, è una domanda che spesso noi genitori ci facciamo, talvolta per curiosità, ma nella maggioranza dei casi per ansia! Del resto, come cita il proverbio l'”altezza è mezza bellezza!”. La questione però non è ovviamente e meramente estetica. L’importante è che nostro figlio o nostra figlia cresca quel tanto da non sentirsi a disagio (come magari è capitato a noi) o che raggiunga quello standard utile ad essere ad esempio un buon giocatore di basket. Fare il calcolo di quanto crescerà in altezza un bambino non è poi così difficile. C’è una formuletta apposita. Questa che segue:

Un mondo colorato è per me un mondo di gioia. Se ai colori aggiungiamo la musicalità di una filastrocca il gioco è fatto! Imparare divertendosi è possibile in questo modo: le rime aiutano i bambini molto piccoli a ricordare e le immagini descritte a riconoscere effettivamente quali sono i colori. La filastrocca dei colori è comunque utile e divertente anche per i bimbi più grandicelli, che già vanno alle elementari e devono imparare la differenza tra i colori primari e quelli secondari. Un vero must al riguardo è questa che vi propongo oggi. Che ne dite la impariamo insieme ai nostri figli? E’ facile!

Se siete secondogeniti potrete sapere bene che cosa sia la sindrome del figlio di mezzo: fino a poco tempo fa si tendeva a considerare il secondo figlio come inconcludente e un po dimenticato, schiacciato dal primo figlio e dall’ultimo (spesso il cocco di casa).

Attenzione però: sembra che la teoria del figlio di mezzo non abbia alcun fondamento scientifico. Questo è quanto sostenuto dalla ricerca condotta da Catherine Salmon, docente che psicologia di un’università californiana che nel corso degli ultimi 20 anni si è dedicata proprio allo studio delle personalità di secondi figli.
Imparare i numeri divertendosi, ovvero missione possibile! Il tutto grazie ovviamente anche alle filastrocche che con la loro semplicità di termini, il ritmo e la sonorità delle rime che le contraddistinguono sono in tal senso perfette. Ecco allora che per insegnare i numeri ai bambini, Gianni Rodari ha pensato bene di personificarli raccontando una storia veramente avvincente…: “L’avventura dello zero”!

Il nome scientifico è sideropenia latente, ma più comunemente viene conosciuto come deficit di ferro che resta un problema quasi sottovalutato, ma molto diffuso soprattutto in bambini di età inferiore ai tre anni.

La minore presenza di ferro, un micronutriente essenziale nei primi anni di vita, rischia infatti di compromettere la sintesi dell’emoglobina finendo per causare rendimenti scolastici minori, ritardo nello sviluppo psicomotorio, abbassamento del sistema immunitario e infine anemia.
La gravidanza è sempre un evento speciale, ma quando nel pancione di mamma ci sono due gemelli l’emozione (e le ansie) sono sicuramente maggiori. Numerose le curiosità che poi si scatenano in conoscenti, parenti ed amici riguardo al fatto: “hai gemelli in famiglia?” Questa è una delle domande standard a cui le future mamme in attesa di gemelli si trovano più di frequente a rispondere. Effettivamente esiste una predisposizione familiare/genetica alle gravidanze multiple, ma anche altri casi davvero insoliti in cui rimane facile incappare in una situazione simile. Scopriamo insieme quali e altre curiosità.

In questi giorni si comincia insistentemente a parlare del Festival di Sanremo, kermesse canora che mi fa subito venire in mente il mitico Zecchino d’oro! La colonna sonora della nostra infanzia e dei nostri bimbi continua ad essere legata a questo evento musicale che purtroppo negli ultimi anni è passato un po in secondo piano. Eppure alcune canzoni sono entrate nella storia di tutti noi! Tra le ultime sicuramente “Il coccodrillo come fa”, canzoncina che non manca mai nelle feste e mini club dedicati ai piccini. Ecco quindi il testo per cantarla ed un video.
Adoro le filastrocche, ovvero quei componimenti brevi in rima, estremamente semplici nei concetti e nel linguaggio, ma che sono anche tanto preziose per i bambini, grazie al loro ritmo e sonorità. Oggi mio figlio -che ormai fa la quarta elementare- me ne ha ricordata una sulle vocali. Non sa come gli è venuta in mente, ma ha cominciato a canticchiarla mentre faceva i compiti. Credo la abbia imparata in prima elementare. E’ decisamente semplice e carina. Per questo ve la voglio proporre se volete giocare un po con le lettere dell’alfabeto con i vostri bimbi.

Cambiano i Lea, i Livelli essenziali di assistenza e con il nuovo piano, i vaccini diventano gratis e senza ticket, considerati non come cura, ma come prevenzione collettiva della popolazione come annunciato dal Ministro della Sanità Beatrice Lorenzin.

Fra integrazioni, novità e innalzamento di fascia, scopriamo le novità per i bambini e gli adolescenti nel nuovo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019.
Ebbene sì: le lunghe feste natalizie e le vacanze si sono concluse con l’arrivo dell’Epifania, i bambini sono tornati a scuola e se sono finiti i giorni in cui si poteva dormire più a lungo o fare tardi la sera, mangiare dolcetti a profusione, i bambini devono ritornare pian piano alla quotidianità?

Ma come aiutarli?