L’Inps dice no e boccia la proposta del taglio dei requisiti per il pensionamento anticipato delle mamme lavoratrici.
No alle scorciatoie. Bisogna affrontare il problema di fondo, la mancanza di potere contrattuale.
Rincara il presidente dell’Inps Tito Boeri bocciando la proposta avanzata da Cgil, Cisl e Uil che avrebbe previsto l’uscita anticipata con un limite massimo di 3 anni.

Bisogna evitare scorciatoie perché il problema delle donne è quello di una forte discontinuità del lavoro. Quindi semmai dovrebbero, potendo, lavorare più a lungo, mentre così andrebbero in pensione con assegni più bassi.
