Sindrome della morte in culla (forse) causata da anomalia battito cardiaco

SIDS forse causata da anomalia battito cardiaco

La SIDS (sindrome della morte improvvisa del lattante) o sindrome della morte in culla è purtroppo sempre un argomento di attualità; pensate che viene classificata tra le principali cause di morte dei piccoli dal primo al dodicesimo mese di vita.

In linea di massima avviene tra i due e i quattro mesi e colpisce circa 1 neonato ogni mille; purtroppo le cause sono ancora sconosciute ma esistono dei fattori di rischio. Sono ad esempio il dormire a pancia in giù, coperte, fumo di sigaretta dove dorme il piccolo …

Ora però a queste cause forse se ne deve aggiungere un’altra, suggerita dal professor Pascal Bousquet, della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Ospedale Universitario presso l’Università di Strasburgo (Francia); secondo lui la sindrome della morte in culla potrebbe essere causata da un’anomalia nel battito cardiaco.

Quattro gemelli ma una è nata tre anni prima

fecondazione assistita 4 gemelli ma una nata tre anni primaEcco una di quelle notizie che sembrano provenire direttamente da qualche film di fantascienza ed invece è realmente accaduta. La protagonista è una donna, Helen Baxter che lo scorso mese di gennaio ha dato alla luce 3 gemellini e fin qui nulla di strano; la particolarità è che in realtà i gemelli sono 4! Solo che una, Alice, è nata tre anni fa. Facciamo un passo indietro.

La mamma che aveva problemi di gravidanza si era rivolta alla Care Fertility clinic di Nottingham ed aveva appunto deciso di portare avanti la gravidanza di Alice e di congelare gli embrioni restanti.

Ogni minuto una donna muore di parto

morire durante il parto

Quello di cui vi sto per parlare, le donne che muoiono per parto, è un argomento molto triste; credo però sia giusto sensibilizzare l’opinione pubblica e magari anche le istituzioni affinché trovino al più presto una soluzione.

Pensate che  nel mondo ogni minuto una donna perde la vita a causa di complicazioni legate alla gravidanza e al parto. Non solo. Anche l’aborto clandestino o comunque sia praticato in condizioni non sicure provoca moltissimi decessi: ben 68 mila. Questi sono soltanto alcuni dei dati presentati a Roma, presso la sede dell’Enciclopedia italiana, da ActionAid, Aidos e Cestas che hanno curato il rapporto 2010 La salute materna dai finanziamenti al campo. Le politiche che fanno la differenza.

Un nuovo studio sulla rottura prematura delle acque e complicanze future

rottura prematura delle acque

Secondo i risultati di uno studio condotto dagli scienziati del Kaiser Permanente Southern California Medical Group di Pasadena circa il 5% delle gravidanze si conclude con una rottura delle acque prematura e  se le donne restano di nuovo incinte prima che siano trascorsi perlomeno 18 mesi si espongono ad ulteriori complicanze.

Non solo. Secondo dr. Darios Getahun che ha coordinato lo studio la rottura anticipata delle acque non solo potrebbe causare parto prematuro ma potrebbe anche esporre sia la madre che il piccolo al pericolo di infezioni. Quindi, sebbene ancora ad oggi non sia del tutto chiaro il motivo per cui le acque si rompano prima del previsto sembra invece essere chiaro che incorrere in una gravidanza pochi mesi dopo l’accaduto possa essere pericoloso.

Moms@Work: per favorire il rientro al lavoro delle mamme

moms@work

Maternità e lavoro: un tema molto importante e di cui forse si parla ancora troppo poco. Pensate che nel nostro paese circa una donna su tre dopo la nascita di un figlio abbandono il posto di lavoro e si tratta di un dato fra i più alti in Europa.

Per questo voglio informarvi di un’iniziativa ideata da Gi Group (primo gruppo italiano nei servizi per il mondo del lavoro) che ha deciso di ha deciso di sostenere il progetto pilota Moms@Work coordinato da Cecilia Spanu e Anna Zavaritt. Si tratta di un progetto che ha un duplice e lodevole obiettivo: sia quello di cercare di aiutare le mamme (molto spesso qualificate) a rientrare nel mondo del lavoro ma anche quello di cercare di far comprendere alle varie aziende l’utilità (ed i conseguenti benefici) che potrebbero trarre dal lavoro flessibile.

Niente stress in gravidanza: potrebbe nuocere al feto

stress gravidanza problemi cognitivi nascituroSecondo i risultati di uno studio condotto da homas O’Connor, professore di psichiatria e psicologia all’università di Rochester e direttore del Wynne Center for Family Research il nervosisimo in gravidanza potrebbe avere spiacevoli conseguenze sullo sullo sviluppo cognitivo del bambino.

Problemi che potrebbero riguardare la capacità di risolvere i problemi o il livello di attenzione; a quanto pare questo può essere un fenomeno reversibile ma solo se la mamma nei primi mesi di vita del piccolo è in grado di stabilire un legame molto forte con il nuovo arrivato.

Il fluoro nei dentifrici può essere dannoso per i bambini

bambini-fluoro-dannosoSpesso abbiamo parlato dell’importanza di una corretta igiene dentale sin da quando i bambini sono piccoli, ma da oggi forse dovremmo fare attenzione al tipo di dentifricio che acquistiamo per i nostri figli. Si è creata infatti una accesa disputa sul contenuto di fluoro presente nelle paste dentali, una ricerca inglese condotta dal Cochrane Oral Health Group londinese sostiene che una quantità maggiore di fluoro possa non solo prevenire la carie ma anche ridurla, mentre il Codacons invece chiede chiarimenti al Ministero della salute in merito alla concetrazione di fluoro nei dentifrici sostenendo che quest’ultima possa essere dannosa per i bambini.

Curare l’infertilità: forse sarà possibile con le erbe

fertilità e erbe

Le cure contro l’infertilità sono piuttosto costose, per fortuna, secondo uno studio, i problemi di fertilità possono essere trattati con le erbe, con l’agopuntura e con la moxibustione. Lo studio è stato effettuato su 104 donne con un’età media di 32 anni, alle quali da tempo era stata diagnosticata la sterilità e le cure alle quali si erano sottoposte non avevano fatto effetto; le donne sono state sottoposte ad alcuni trattamenti a base di agopuntura, moxa ed erbe coreane, per 6 cicli mestruali.

Dopo il periodo di trattamento hanno proseguito lo studio 23 donne, 14 delle quali sono rimaste incinte e 10 di loro hanno portato a termine la gravidanza con successo; tradotto in percentuale, lo studio ha avuto il 60% di esito positivo.

Boom di richieste per la pillola del giorno dopo nei weekend

pillola del giorno dopo boom richieste weekendInutile negarlo il numero di giovanissime che pratica sesso senza precauzioni è in costante e preoccupante crescita. Secondo i dati della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo), presentati a Milano lo scorso 4 febbraio,  il 37% delle giovanissime non utilizza nessuna protezione (17%) o semplicemente il coito interrotto (20%). E se vogliamo c’è un dato ancora più preoccupante: le giovanissime che di domenica e lunedì si recano al Pronto Soccorso per la pillola del giorno dopo sono tantissime. Almeno negli Ospedali di Milano in questi due giorni si assiste ad un boom di richieste per i farmaci progestinici che bloccano eventuali gravidanze.

Pensate che in un anno le richieste nella sola città di Milano per questi farmaci toccano quota mille e una richiesta su due viene da under 18; questo perché l’età in cui avviene il primo rapporto sessuale si sta abbassando sempre di più. Per quanto riguarda la Clinica Mangiagalli di Milano nel corso della settimana la richiesta per la pillola del giorno dopo è di una/due al giorno; la domenica e il lunedì si arriva a cinque/sei.

Fondazione Theodora, per i bambini degenti negli ospedali pediatrici

fondazione-theodora-amici-maria-de-filippiLe lunghe degenze in ospedale per i bambini sono estenuanti, difficili e a volte interminabili, ho visto con i miei occhi in un reparto di neurochirurgia infantile cosa significhi guardare un piccolo malato negli occhi e vedere in lui la paura ma allo stesso tempo la voglia di vivere la sua età come tutti. Per questo motivo oggi voglio parlarvi della Fondazione Theodora, una associazione nata in Svizzera e oggi presente in moltissimi paesi del mondo che si propone di regale sorrisi, sostegno e spensieratezza ai piccoli degenti di molti ospedali italiani. Per la Fondazione Theodora lavorano degli artisti professionisti che hanno seguito corsi e che sono stati preparati per lavorare nei reparti pediatrici, si chiamano Dottor Sogni e aiutano i bambini e le loro famiglie ad affrontare i momenti più difficili della loro permanenza in ospedale, si occupano di sviluppare e incentivare la parte sana dei piccoli stimolando la fantasia e facendo loro esprimere le emozioni più nascoste attraverso il dialogo, il disegno e la creatività.

Si possono mangiare i funghi in gravidanza?

mangiare funghi in gravidanza

Come abbiamo già visto, sono un bel po’ gli alimenti che è sconsigliabile consumare in gravidanza per non mettere inutilmente a rischio la salute del nascituro: i salumi crudi quali salame, prosciutto crudo, bresaola e pancetta, le carni poco cotte, frutti di mare e così via. I salumi non cotti vanno infatti evitati per scongiurare il rischio di contrarre la toxoplasmosi, mentre i frutti di mare per scongiurare quello di salmonellosi ed epatite.

Mentre su questi cibi dunque non vi è alcun dubbio da parte degli esperti, tutti li sconsigliano in gravidanza, su altri tipi di alimento i pareri sembrano discordanti; tra questi troviamo i funghi. D’altra parte però sono molte le future mamme che si interrogano se sia più o meno opportuno portare in tavola i funghi, sia crudi che cotti, durante l’attesa. Per rispondere alle loro domande abbiamo fatto una ricerca sul web e ci siamo imbattute in un documento dell’Asl di Bergamo che fa un po’ di chiarezza sull’argomento.

In Piemonte finite le scorte di vaccino esavalente, colpa dell’influenza A?

vaccino-esavalente-bambiniSembra un paradosso ma a causa del rumore mediatico, della paura per la possibile pandemia e della corsa ai vaccini contro l’influenza A, in Piemonte chi deve somministrare il vaccino esavalente, contro poliomielite, difterite, tetano, pertosse, epatite B e meningite da emofilo, non può. Le scorte di vaccini sono esaurite e nessuno sa quando le fiale torneranno ad essere disponibili, la cosa davvero sconcertante è che stiamo parlando di vaccinazioni obbligatorie e non facoltative.

La Glaxo, che produce per l’Italia il vaccino esavalente e per diversi altri Paesi, ma non per l’Italia, quello contro la nuova influenza, si è evidentemente concentrata sulla pandemia, rimanendo indietro con la produzione di fiale destinate ai bambini italiani.

giustifica così questa incresciosa situazione il dottor Vittorio Demicheli, direttore della Sanità pubblica del Piemonte.

Il parto in casa: cosa c’è da sapere

decidere di partorire in casaIn Italia non è molto diffuso ma spostandoci in Olanda la percentuale di mamme che decidono di partorire in casa è piuttosto elevata (circa una donna su tre mentre in Italia, secondo i dati dell’Associazione differenza maternità siamo intorno allo 0,4%). Ma intorno agli ’50 da noi era prassi piuttosto comune partorire in casa con l’ausilio di una levatrice.

Come contenuto all’interno dell’ultimo numero di Viversani & Belli però il parto in casa sebbene sia un’esperienza più naturale del parto in ospedale non è indicata per tutte le donne. Possono ricorrere al parto in casa le donne che hanno valori normali di pressione, che non hanno malattie come ad esempio il diabete gravidico e che non soffrono di anemia. Molto importante anche la posizione del bambino (deve trovarsi in posizione cefalica) e che la sua crescita nei nove mesi di gestazione sia stata regolare.

La sauna, un potenziale rischio per la fertilità maschile

fertilita-maschile-caloreOgni tanto parliamo anche di uomini qui su Tuttomamma, oggi vi riporto una notizia che metterà in allarme i patiti della sauna, infatti sembra che farla con regolarità possa mettere a rischio la fertilità. Questo è quanto emerge da una ricerca condotta dall’equipe del Centro di crioconservazione dei gameti maschili dell’azienda ospedaliera-Università diPadova coordinato dal professor Carlo Foresta.

La temperatura dei testicoli nello scroto e’ di 2 gradi inferiore a quella corporea, fattore fondamentale per una normale spermatogenesi. Da tempo e’ noto che il calore influenza negativamente la spermatogenesi andando a cosi’ a ridurre la fertilita’, soprattutto in condizioni patologiche come il varicocele che, rallentando il flusso venoso, determina un aumento della temperatura a livello dello scroto. E’ stato ipotizzato anche un ruolo patogenetico nell’induzione dell’infertilità all’aumento di temperatura negli ambienti di lavoro come forni, fornaci o in relazione a quelle professioni che prevedono una lunga permanenza in posizione seduta, autisti, tassisti, impiegati.

Ha spiegato il professor Foresta.