Aspettare un bimbo, l’importanza di coinvolgere i padri

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La gravidanza è un momento straordinario che coinvolge profondamente la sfera emotiva della coppia. Con il pancione, infatti, cresce anche la consapevolezza di diventare genitori. Mentre, però, per la donna il senso di maternità si sviluppa quasi immediatamente grazie anche ai cambiamenti del corpo, per l’uomo è più difficile realizzare quello che sta accadendo. La paternità, infatti, può essere un processo lento e complesso, che necessita di una riorganizzazione mentale nel futuro padre. Gli uomini possono sentirsi confusi e spesso anche messi da parte e gelosi, a causa delle attenzioni che le donne dedicano all’evento. Diventa, quindi, indispensabile coinvolgere il futuro papà durante la gravidanza per aiutarlo a raggiungere la piena consapevolezza del nuovo ruolo.

Prematuri, nuova tecnica di respirazione assistita

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Sono numerose le problematiche a cui vanno incontro i bambini nati prematuramente. Le più gravi riguardano, senza dubbio, lo sviluppo polmonare e la respirazione. La scienza e la tecnologia, anche in questo caso, offrono una soluzione innovativa ed efficace. Si tratta di una sofisticata tecnica di respirazione assistita detta Ventilazione oscillatoria ad alta frequenza che ha dimostrato fin da subito la stessa efficacia della ventilazione tradizionale ma minori complicazioni per il neonato. A dimostrarlo è uno studio internazionale, chiamato Pre-VILI, condotto dal Gruppo Prevention of Ventilatory induced long injury a cui appartiene anche l’Unità operativa di Terapia Intensiva Neonatale (TIN) del Policlinico Gemelli di Roma.

maternità figli

Esiste un modo giusto per essere mamma?

mamma-e-figlioMentre pensavo a quale argomento proporvi in questa calda giornata di giugno,mi è venuto in mente che oggi avrei voluto aprire un piccolo dibattito con voi. Cosa significa essere madri? Esiste un modo migliore per esserlo? Ci sono buone madri e madri cattive? Questa riflessione nella mia testa si è maturata nel corso di questi splendidi mesi trascorsi nella redazione di Tuttomamma ed anche rispetto a ciò che ho letto e discusso con voi sulla nostra fan page di Facebook.

Il consumo di pesce in gravidanza aiuta lo sviluppo del feto

Mangiare pesce in gravidanza è un vero
toccasana per la salute del feto. E’ quanto
affermano alcuni nutrizionisti inglesi, secondo
cui inserire il pesce nella dieta in gravidanza
favorirebbe il corretto sviluppo intrauterino ddel
feto. Nello specifico, una ricerca realizzata dal
dott. Jack Winkler della London Metropolitan
University ha evidenziato che il consumo di
pesce da parte delle donne incinte aiuta lo
sviluppo cerebrale del feto e lo protegge da
malattie neurologiche. Questo grazie ai famosi
acidi grassi Omega-3 di cui il pesce è ricco. Gli
Omega-3, infatti, sono indispensabili, tra l’altro,
per la formazione e il mantenimento delle
membrane cellulari dei neuroni, la produzione e
il controllo ormonale e per l’elesticità delle pareti
delle arterie. Dall’analisi dei ricercatori inglesi è
emerso che i figli delle donne che in gravidanza
hanno mangiato più pesce hanno sviluppato
capacità, motorie e di socializzazione più
avanzate. Un maggior apporto di acidi grassi
Omega-3 aiuterebbe, inoltre, a prevenire nel
bambino patologie cardiovascolari, neurologiche,
psichiatriche e del comportamento come la
dislessia, il disturbo bipolare e la Sindrome da
deficit di attenzione e iperattività (ADHD). I
nutrizionisti inglesi raccomandano, quindi, il
consumo di due porzioni di pesce alla settimana
per contribuire allo sviluppo cerebrale del feto.
Ovviamente, bisogna sempre prestare
attenzione alla qualità e alla cottura del pesce,
preferendo quello fresco e ben cotto e in
particolare il pesce azzurro (aringhe, sardine,
sgombro, etc..), ricco di ferro, zinco e selenio.
Le donne incinte devono evitare il pesce fritto,
quello in scatola, quello affumicato e quello
crudo: niente Sashimi, Sushi, Surimi e molluschi.
E’ consigliabile, infine, consultare sempre il
proprio medico per eventuali dubbi in proposito.
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Mangiare pesce in gravidanza è un vero  toccasana per la salute del feto. E’ quanto affermano alcuni nutrizionisti inglesi, secondo cui inserire adeguate quantità di pesce nella dieta in gravidanza  favorirebbe il corretto sviluppo intrauterino del  feto. Nello specifico, una ricerca realizzata dal dott. Jack Winkler della London Metropolitan University ha evidenziato che il consumo di  pesce da parte delle donne incinte aiuta notevolmente lo  sviluppo cerebrale del feto e lo protegge da malattie neurologiche. Questo grazie ai famosi acidi grassi Omega-3 di cui il pesce è molto ricco. Gli  Omega-3, infatti, sono indispensabili, tra l’altro, per la formazione e il mantenimento delle  membrane cellulari dei neuroni, la produzione e  il controllo ormonale e per l’elesticità delle pareti delle arterie.

Parti prematuri: trovata origine genetica

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Il parto prematuro, preoccupazione di tutte le donne in dolce attesa, potrebbe avere un’origine genetica. E’ quanto sostengono numerose ricerche effettuate da scienziati di tutto il mondo. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Aberdeen, in Scozia, ad esempio, ha dimostrato che le possibilità di un parto prematuro sono maggiori nelle donne nate a loro volta prima del termine. L’equipe di medici, guidata da Sohinee Bhattacharya, ha esaminato i dati di oltre 20 mila donne scozzesi evidenziando che le probabilità di avere un parto pre-termine sono del 60% più alte nelle donne nate prematuramente, percentuale che scende al 50% di fronte a gravidanze successive alla prima. Un altro studio realizzato da ricercatori dell’US National Institutes of Health ha messo in evidenza come alcune variazioni del DNA influenzino il parto prematuro.

Gli ormoni maschili rendono la donna più fertile

ormoni maschili donna fertileEbbene sì: gli ormoni maschili nelle ovaie femminili renderebbero la donna più fertile. Questo almeno secondo i risultati di un nuovo studio secondo cui proprio questi ormoni controllerebbero lo sviluppo e la crescita del follicolo; inoltre, sarebbero in grado di prevenire anche il degrado degli stessi follicoli che contengono le uova in crescita.

In questo studio i ricercatori del Medical Center dell’Università di Rochester

hanno scoperto che irregolari livelli di ormoni maschili nelle ovaie di topi femmina era causa d’infertilità

Bambini scomparsi: un fenomeno preoccupante

bambini scomparsi

Lo scorso 25 maggio in occasione della Giornata Internazionale dei bambini scomparsi, Telefono Azzurro ha ricordato come nel 2009 siano stati ben 1033 i minori sia italiani che stranieri scomparsi.

Un fenomeno che comprensibilmente crea ansie, paure proprio a causa dei numeri, ancora troppo alti; come si può leggere all’interno del report dedicato ai minori scomparsi ci sono alcune zone d’Italia maggiormente coinvolte in questo fenomeno. Sono: Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Veneto, Lombardia, Marche e Lazio.

I baby pit-stop per allattare al seno anche fuori casa

baby pit stop

Grazie ad un accordo siglato tra Unicef e le Asl di Milano, nella capitale lombarda sarà possibile allattare al seno in farmacie, centri commerciali e negozi; nascono così i baby pit-stop, delle aree all’interno di alcuni negozi, dentro alle quali le neomamme potranno allattare al seno il proprio bambino con tranquillità.  Questo progetto si colloca nell’ambito della promozione della tutela dei diritti e della salute materno-infantile, oltre che in quello di sostegno alla genitorialità.

Oltre che da Unicef Italia e dall’Asl di Milano, il progetto baby pit-stop è sostenuto dal direttore dell’Unità Operativa Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale della Clinica Mangiagalli, il professor Fabio Mosca, che ha sottolineato come:

gli ospedali sono il luogo privilegiato ad ospitare questi spazi di allattamento.

Il parto distocico

parto distocico

Se siete in dolce attesa e per ingannarla (si fa per dire) state leggendo libri e riviste specializzate vi sarà capitato di imbattervi nell’espressione parto distocico. Magari non ne avete trovato una definizione esauriente e vi siete imbattute nel nostro blog mentre eravate alla sua ricerca. Bene, se questo è il vostro caso siete fortunate, di seguito troverete infatti una sintetica definizione di parto distocico. Segue un elenco di alcune delle principali cause di distocia del parto.

Si definisce distocico il parto che non si svolge in maniera naturale e che richiede l’intervento attivo del medico o dell’ostetrica che aiutano la mamma a mettere al mondo il piccolo con l’aiuto del forcipe o della ventosa (il cosiddetto parto attivo o operativo) oppure effettuando il parto cesareo.

Le condizioni che possono determinare un parto distocico diverse:

Inerzia uterina

Si parla di inerzia uterina quando si verifica una insufficienza della muscolatura della parete uterina per cui viene a mancare alla spinta la potenza necessaria per la fuoriuscita del bambino. Questa condizione può originare da un’eccessiva tensione nervosa da parte della mamma, ad esempio quando è troppo spaventata.

Distocia dovuta a sproporzione feto-pelvica

E’ la distocia causata da anomalie di posizione o di sviluppo del bambino, ad esempio se questo si presenta in posizione podalica o il suo peso è eccessivo.

L’aromaterapia: un aiuto per i dolori delle doglie

aromaterapia per alleviare i dolori delle doglie

Trovo sia splendido quanto adottato dalle ostetriche dell’ospedale del North Bristol NHS Trust (Uk): per cercare di alleviare i dolori delle doglie e favorire anche il parto infatti praticano alle donne in travaglio un massaggio con alcuni oli essenziali.

Delle vere e proprie ostetriche esperte (sono 24) in massaggio aromatico che lavorano sia presso l’Ospedale che a domicilio per chi ha scelto di partorire in casa; un massaggio quasi miracoloso che sarebbe in grado appunto di alleviare i dolori delle doglie ed alcuni sintomi come ad esempio ansia e tensione.

Cordone ombelicale, reciderlo pochi secondi dopo può prevenire alcune malattie

cordone-recisioneTutte noi sappiamo quanto sia importante il cordone ombelicale nella crescita del feto, lo è anche dopo perché contiene come abbiamo detto più volte le famose cellule staminali, cellule preziose per la loro versatilità. La notizia di oggi riguarda proprio il cordone ed il fatto che questo forse viene reciso troppo presto durante l’ultima fase del parto, il legame che c’è tra madre e figlio andrebbe mantenuto più a lungo perché ciò aiuterebbe il piccolo ad essere tutelato rispetto ad alcune malattie.

Batterie al litio: pericolose per la vita dei bambini

batterie al litio pericolose per bambini

A volte, e questo certamente voi mamme lo saprete già, i pericoli per i vostri piccoli si nascondono proprio tra le mura domestiche; dopo avervi parlato del pericolo dei caminetti e delle stufe ora voglio parlarvi delle batterie al litio, diffusissime un po’ in tutte le famiglie e che permettono il funzionamento di molti apparecchi.

Oggetti piccoli, a forma di una moneta che se inghiottiti in maniera accidentale dai bambini possono mettere in serio pericolo la loro vita.

Dopo l’11 settembre negli USA sono aumentati gli aborti spontanei di feti maschi

aborti feti maschi aumento america

Torniamo a parlare di aborto per un fatto che non riguarda strettamente l’Italia ma gli USA. Sembrerebbe che dopo l’attacco alle Torri Gemelle gli aborti spontanei di feti maschili siano aumentati; questo almeno è quanto sostenuto da im Bruckner dell’università di Irvine in California.

Potrebbe essere il risultato di quello che si chiama “lutto collettivo”,

teoria secondo cui, quando si verificano eventi negativi che coinvolgono tutta la nazione, anche le persone direttamente coinvolte nell’evento ne sono però influenzate in modo negativo

Se la partner ha l’HIV ed è incinta anche l’uomo può contrarre l’infezione

HIV e gravidanza rischio anche per uomini

Di HIV e AIDS secondo me, si parla sempre troppo poco; vi sembrerà qualcosa di scontato ma ricordatevi sempre di usare il preservativo nel caso di partner occasionali.

Fatta questa doverosa premessa vorrei parlarvi dei risultati piuttosto soprendenti di un recente studio. Si sapeva già, grazie a numerose ricerche, che la gravidanza possa aumentare il rischio di contrarre l’Aids per le donne; la novità di questo studio è che se la partner incinta ha l’Hiv il rischio che il compagno possa contrarre l’infezione raddoppia.