Test del riflesso rosso per i neonati degli ospedali milanesi

test della vista neonati

Grazie ad un progetto finanziato dalla Fondazione Salvis, da adesso e per la durata di un anno, quattro mila neonati che nasceranno negli ospedali milanesi, beneficeranno nei primi due giorni di vita del test del riflesso rosso, un esame che permetterà di individuare la presenza di malattie gravi agli occhi. L’assessore alla Salute Gianpaolo Landi di Chiavenna spiega:

Si tratta di un’importante fase pilota per introdurre la prevenzione oculistica pediatrica nei grandi ospedali di Milano. Intendiamo promuovere l’importanza di percorsi di cura mirati, orientati a intervenire sui pazienti in modo calibrato sin dall’età neonatale. Perché non è mai troppo presto

Il test verrà effettuato prima che la mamma venga dimessa dall’ospedale e permette di scoprire se il bambino è affetto da malattie come strabismo, cataratta congenita, malformazioni della retina o retino blastoma; il test consiste in una fotografia agli occhi del bambini e dell’analisi del riflesso rosso degli occhi: un esame molto semplice ma che può individuare diverse patologie legate alla vista.

Il massaggio infantile

massaggio infantile

Mentre presso le culture orientali è una pratica comune massaggiare il bambino appena nato, nei paesi occidentali il massaggio infantile ha cominciato a prendere piede solo da qualche anno a questa parte e viene praticato e insegnato, sempre più di frequente, anche presso centri specializzati e strutture sanitarie all’avanguardia conquistando un numero sempre crescente di giovani mamme.

Questo tipo di massaggio infatti ha moltissimi effetti benefici sia sullo stato di benessere del bambino che sullo sviluppo del legame fra questo e le figure genitoriali: si tratta infatti di un’esperienza molto intensa dal punto di vista affettivo che rilassa il bambino e lo aiuta a percepire chiaramente l’amore di mamma e papà trasmesso attraverso il particolare tipo di contatto fisico e, in più, rappresenta un impagabile momento di relax anche per il genitore che lo pratica.

Festa della Mamma con Pangea Onlus

Pangea Sostieni una mamma Sostieni il futuroTra pochi giorni sarà la Festa della Mamma. Perché non fare un gesto concreto ed aiutare tutte quelle mamme più sfortunate? Voglio quindi parlarvi del progetto ideato da Pangea e chiamato “ Sostieni una mamma. Sostieni il futuro”.

Sono ancora tante, troppe, le mamme che soprattutto nei paesi più poveri muoiono per via di complicazioni legate alla gravidanza, al parto o al post parto. E purtroppo la morte di queste donne spesso è accompagnata anche da quella del piccolo.

Sono soprattutto donne molto giovani, adolescenti che a volte sono costrette addirittura a partorire in periodi di tempo troppo ravvicinati; donne a volte obbligate anche a matrimoni precoci o addirittura vittime di violenze. Il 50% delle donne al mondo partorisce da sola o assistita da persone non esperte.

Il nevo gigante nei bambini

nevo gigante

Cos’è il nevo gigante?

Il nevo gigante è una malattia rara, dovuta ad una malformazione congenita caratterizzata da una macchia scura distribuita su un’ampia superficie del corpo; in pratica, si tratta di un neo molto grande. Si parla di nevo gigante quando esso possiede un diametro superiore ai 20 centimetri.

Quali sono le cause del nevo gigante?

Le cause di questa malattia non sono ancora note, ma si ipotizza che possa dipendere da un trauma subito dal feto: in seguito a piccoli incidenti si potrebbe verificare un accumulo di melanociti, le cellule che producono melanina, in determinate zone della pelle del bambino; quest’accumulo potrebbe dare origine proprio al nevo. Il nevo può svilupparsi su qualsiasi tipo di pelle e carnagione, non ci sono popolazioni più o meno colpite da questa malattia.

Milano: in arrivo importanti novità per le vaccinazioni dei bambini

Milano vaccinazioni bambini novità

Le vaccinazioni sono importantissime: ecco perché voglio informare tutte le neomamme di Milano di un’importantissima novità che le riguarda.

Infatti, tra il mese di maggio e l’autunno (ahimè, non c’è una data ben precisa) entrerà in vigore una nuova normativa che prevede che i 26 consultori pediatrici (dove oltre a consigli che riguardano i primi anni di vita dei bambini vengono eseguite anche le vaccinazioni e le misurazioni di peso) verranno uniti  ai consultori familiari (dove ci sono anche ginecologi e psicologi). Ma in nessuno di questi potranno essere somministrati i vaccini; questa attività verrà trasferita nei centri vaccinali.

I bambini non vanno lasciati piangere

fermare pianto neonato

Il pianto dei bambini: un argomento di cui abbiamo già parlato all’interno di Tutto Mamma. In questo articolo vi abbiamo detto che esistono diversi “tipi di pianto” e soprattutto vi abbiamo consigliato di non lasciare piangere troppo a lungo i vostri bambini.

L’esperta Penelope Leach spiega

Un bambino lasciato solo alla fine smetterà di piangere non perché abbia imparato a dormire felicemente da solo, ma perché è estenuato e non spera più di ottenere aiuto

Un rimedio per le coliche dei neonati

colichette neonato fermenti latticiCome far passare le colichette ai neonati?

Una piccola ma doverosa premessa. I piccoli, in modo particolare nel primo mese di vita (ma anche fino ai primi 45 giorni) spesso sono afflitti da piccole coliche e rigurgiti. Comprensibilmente molte mamme e papà, soprattutto se si tratta del primo figlio, possono essere un po’ spaventati di fronte a questa situazione; a questo proposito i pediatri ricordano però che si tratta di un fenomeno del tutto normale dato che ancora l’intestino deve maturare. Non so se ne siete a conoscenze ma fino a dopo la seconda guerra mondiale nelle campagne italiane i genitori usavano il ciuccio con il papavero dentro. Si sa che dal papavero si ricava l’oppio ed i piccoli risultavano essere molto più tranquilli.

Se fino a poco tempo fa non si conosceva la causa che portava alle colichette ora un gruppo di ricercatori italiani è giunto alla conclusione che il tutto sia dovuto ad una mobilità gastrica più lenta.

Prematuri: i probiotici possono raddoppiare le possibilità di sopravvivenza

parto-pretermine-bambini-prematuriQualche giorno fa sulla nostra fan page di Facebook la mamma di un piccolo prematuro di nuovo incinta del suo secondo figlio mi diceva che è difficile leggere notizie positive sulle prospettiva di vita dei prematuri, oggi pensavo a lei mentre leggevo questa notiza uscita sul sito della Stampa. La problematica maggiore quando viene al mondo un neonato prematuro riguarda proprio tutte le complicazioni che possono insorgere in un fisico ancora non pronto per la vita, perciò problemi respiratori, infezioni etc. La notizia riguarda una delle eventuali complicazioni in cui può incorrere un prematuro e si chiama Entrocolite necrotizzante (NEC), una patologia che mette a rischio la vita del neonato e che purtroppo è molto frequente.

Le mamme che allattano al seno sono migliori delle altre?

mamme che allattano sono migliori

Care amiche mamme e future mamme, oggi mi permetto di usare lo spazio che mi è concesso qui sul blog per raccontarvi la mia storia e proporvi, a partire da questa, un piccolo spunto di riflessione. Sono certa comprenderete che il mio intento è tutt’altro che provocatorio e il mio contributo di oggi vuole solo aprire uno spazio di discussione su un tema molto sentito da tante neo-mamme che per scelta o per motivi non dipendenti dalla loro volontà non hanno allattato i figli al seno.

Quando è nato mio figlio io ero molto stanca; gli ultimi mesi della gravidanza furono molto pesanti, eravamo in piena estate e io ero costretta a riposo a causa di una minaccia di parto pretermine alla 32ma settimana. Non vedevo l’ora che il piccolo nascesse perchè pensavo che tutto sarebbe stato più facile ed io, finalmente riacquistata la forma fisica e il pieno controllo del mio corpo, sarei stata più efficiente e serena. Avevo già deciso che non lo avrei allattato al seno anche perchè le precedenti esperienze negative di qualche amica mi avevano spaventata e d’altra parte io ero poco propensa a fare questa scelta già da molto tempo prima di aspettare un bambino.

Alcune regole per portare i bambini in spiaggia

bambino_spiaggiaOggi a Roma c’è un gran bel sole e la temperatura è decisamente calda, per questo mi sento particolarmente ispirata nel parlarti di quali cautele prendere per portare i bambini al mare. L’estate si avvicina e dobbiamo prepararci per la spiaggia ma come comportarci con i più piccoli?

Dunque quando fa molto caldo è bene che i più piccoli evitino di stare sotto il sole, parliamo delle ore centrali della giornata perciò dalle 12 alle 17, orario in cui sarebbe meglio stare in casa. La cosa migliore sarebbe portare i bambini dalle 9:00 alle 11:30 e dalle 17:00 alle 19:00. Ciò che davvero è fondamentale è acquistare una buona crema solare con un filtro protettivo molto alto, 40 o 50, da applicare solo sul viso se si esce a fare una passeggiata e su tutto il corpo se si va in spiaggia. Visto che quando si scende in spiaggia i piccoli giocano e si insabbiano immediatamente il modo migliore per ovviare questo problema è quello di mettere la crema sin da casa quando il piccolo è pulito e meno irrequieto. Con il passare dei giorni si potrà mettere una protezione più bassa sulle gambe e sulle braccia mentre sul viso, sulle spalle e sul dorso continueremo a mettere la totale. Di creme in commercio ce ne sono un’infinità, mi raccomando di acquistarne una pediatrica, preferibilmente spray che si spalma meglio e non unge. Una crema di buona qualità  costa sui 14-18 euro.

Il morso della cicogna

morso della cicogna

Avete mai sentito parlare del morso della cicogna? Se la risposta è no non temete, non si tratta di un comune morso di animale (una cicogna poi!) che potrebbe essere inflitto ai nostri piccoli; con il termine morso della cicogna si indica infatti una macchia di colore rosso vino presente già al momento della nascita sulla nuca di alcuni neonati. Com’è facile intuire essa deve il proprio nome popolare alla tradizione fiabesca secondo la quale la sua presenza era causata dal trasporto del neonato ad opera dell’atteso volatile e aiutava a distinguere i bambini portati dalla cicogna da quelli trovati sotto un cavolo.

Spesso viene scambiata dai neo-genitori per un’irritazione causata dal sudore ma in realtà si tratta di un angioma il cui nome scientifico è angioma piano mediano della nuca. Se avete notato la sua presenza sulla nuca del vostro bambino (se il piccolo ha molti capelli è più facile scorgerla al momento del bagnetto) non dovete preoccuparvi, si tratta infatti di un fenomeno molto comune di natura del tutto benigna dovuto alla maggiore concentrazione di capillari in quel punto del derma che per di più sparisce completamente entro il primo anno di vita.

Prematuri, a Milano la pioniera della neonatologia italiana

prematuri-macedonio-melloniEccoci di nuovo a parlare di prematuri, leggendo questa notizia sul Corriere.it devo confessare di essermi commossa, perché questa notizia parla di amore per la medicina, di dedizione per il lavoro ma soprattutto amore per i neonati e per i loro genitori. Ho potuto conoscere tramite questo articolo una donna che è stata la pioniera della cura dei neonati prematuri in Italia e che è diventata una scienziata di fama mondiale, si chiama Iolanda Minoli ed ha creato e diretto dal 1960 l’Unità di terapia intensiva per nati prematuri della Macedonio Melloni, centro di riferimento internazionale della neonatologia perinatale di Milano, una donna che pur non avendo avuto figli suoi ha visto nascere circa 30 mila piccoli che ha accudito amorevolmente assieme alla sua equipe.

Un test per scoprire la melamina nel latte

test scopre melaminaSicuramente ricorderete lo scandalo del latte alla melamina che nel 2008 ha portato anche alla morte di alcuni bambini, soprattutto in Cina. Ora fortunatamente l’ingegnere Na Li e colleghi dell’Università di Miami (Usa) hanno creato un test efficace, economico e veloce proprio per rilevare l’eventuale presenza di questa sostanza nel latte.

In pratica vengono usate alcune nanoparticelle d’oro e un test a precipitazioni e due colori; la rilevazione della presenza o meno di melamina avviene in meno di 15 minuti.

Il dottor Li ha spiegato che

Gli attuali metodi di rilevazione della melamina nel latte sono costosi e richiedono tempo. Il nostro lavoro rappresenta un passo significativo verso la rapida individuazione della melamina, e risolve un problema globale importante

L’importanza della vitamina D per i bambini

vitamina D e bambini

La funzione principale della vitamina D è quella di favorire la mineralizzazione delle ossa e per questo la sua presenza è importante fin da quando il piccolo si trova nel pancione della mamma; è indispensabile nella fase della crescita, ovvero quando il bambino sviluppa la sua struttura ossea: infatti una carenza di vitamina D può portare al rachitismo, una malattia che comporta l’arresto della crescita e la deformazione delle ossa.

Molti pediatri consigliano un’integrazione di vitamina D in virtù del fatto che il latte materno ne sarebbe povero, mancanza che invece non c’è nel latte artificiale, già integrato di questo prezioso componente. È vero anche, però, che se la mamma che allatta segue un’adeguata dieta a base di latte, uova, formaggi, burro e pesci grassi, e uno stile di vita che comprende una normale esposizione al sole, non è necessario assumere integratori.