La zucca impazza per Halloween e può essere data sin dalle prime pappe

E’ decisamente il suo momento, data la stagione e complice Halloween. Stiamo parlando della zucca, il delizioso, gigantesco ortaggio il cui nome scientifico è Cucurbita maxima. La zucca infatti in questi giorni impazza anche grazie alla popolarità che la notte delle streghe, ricorrenza molto sentita negli Stati Uniti, ha conquistato nel nostro Paese. Sappiamo infatti che in questa occasione è usanza intagliare una zucca, dopo averla privata della polpa interna, per darle un aspetto tra il buffo e lo spaventoso e illuminarla ponendo al suo interno una piccola candela. Si da così vita a Jack ‘o Lantern, lo spirito leggendario che tiene lonatno dalle nostre case spettri e paure.

Allattamento materno, consulenze gratuite on line e telefoniche per le neomamme italiane

Si celebra fino al prossimo 7 ottobre, in Italia, la Settimana dell’allattamento materno. L’edizione 2012 della Sam, la quindicesima, è dedicata al decimo anniversario della pubblicazione, da parte di OMS e Unicef della Strategia globale per l’alimentazione dei neonati e dei bambini nata con l’obiettivo di promuovere l’allattamento al seno, soprattutto quello esclusivo nei primi sei mesi di vita, e ridurre di due terzi la mortalità infantile tra 0 e 5 anni.

Vantaggi dell’allattamento al seno e del latte artificiale

Allattamento al seno o latte artificiale?

Questo è veramente uno dei principali dilemmi su cui le scienze pediatriche si dividono e combattono a colpi di risultati di ricerche, casi clinici ed erudite argomentazioni.

Sono centinaia infatti i dati a favore del latte materno, così come quelli sull’artificiale.

Proviamo questa volta, affrontando il tema dell’allattamento naturale o artificiale, ad abbracciare un punto di vista più pragmatico.

MomFeed: il braccio meccanico che allatta

L’allattamento, sia esso naturale o artificiale, è uno dei momenti più intimi e speciali nella vita di mamma e bambino. Durante la poppata, infatti, si rafforza il legame genitore-figlio: si crea intimità, complicità, ci si osserva a vicenda e ci si conosce. Oggi, però, a causa della vita frenetica e dei mille impegni, molte mamme scelgono di rinunciare al piacere di allattare il proprio bambino, delegando questo piacere a qualcun altro e, notizia di pochi giorni fa, anche ad appositi robot.

Sembra fantascientifico ma è la realtà.

settimana mondiale allattamento al seno

Unicef e OMS insieme per la Settimana mondiale dell’Allattamento al seno

settimana mondiale allattamento al seno

In questa settimana, e precisamente dall’1 al 7 agosto, l’Unicef, in collaborazione con l’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità, celebra la Settimana Mondiale dell’Allattamento al seno. Scopo di questa campagna informativa, che coinvolge ben 120 paesi, è diffondere, soprattutto nei Paesi in via di Sviluppo, una maggiore informazione e consapevolezza rispetto ai benefici  dell’allattamento al seno.

Troppo sale nella dieta dei bebè

 

Non è la prima volta che parliamo della dieta del bambino e di quanto non sia adeguata nella maggior parte dei casi alle sue reali necessità. Purtroppo secondo molti esperti, c’è un basso apporto di frutta e verdura, mentre si abbonda in calorie e grassi. Ora, dalla Gran Bretagna arriva un nuovo allarme: è esagerato anche il contenuto di sale.

Obesità infantile e ipotesi proteica

Torniamo a parlare di latte artificiale iperproteico con un’intervista del dottor Marcello Giovannini, presidente della Società Italiana di Nutrizione Pediatrica – Sinupe divulgata in occasione del 67° Congresso del Sip. Focalizzando l’attenzione sull’obesità infantile dai 0 ai 2 anni e sulle ripercursioni in età puberale è stata avanzata la c.d. ipotesi proteica, secondo cui l’allattamento materno è più povero di proteine rispetto al latte in formula e questo ridurrebbe il rischio di sviluppare l’obesità in età scolare del 16-28%.

Svezzamento: l’importanza della prima pappa

Torniamo a parlare della prima fase dello svezzamento, quella che segna con la prima pappa l’inizio di una nuova esperienza tra mamma e bambino e che questa volta può coinvolgere papà che finora sono stati un pò assenti. Bisogna dire che la maggior parte dei pediatri è concorde con il fatto che fin dal quarto mese si può inserire un pasto di frutta. Più che a i fini nutrizionali le prime pappe servono a far prendere confidenza al neonato con i nuovi sapori o per aiutarlo in caso di stitichezza con omogeneizzati alla prugna o alla pera.

La primissima fase dello svezzamento non dev’essere dunque un motivo di abbandono dell’allattamento che secondo l’OMS – l’Organizzazione Mondiale della Sanità dev’essere protratto fino al sesto mese. All’inizio il vasetto di frutta sostituirà un solo pasto di latte, possibilmente l’ora di pranzo.

Latte di crescita e latte di proseguimento

Con il nome di latte artificiale, o latte formulato, si indica l’alimento che sostituisce il latte materno nella dieta del bambino. Questo viene prodotto a partire dal latte vaccino, equilibrato nei suoi componenti principali (proteine, grassi e zuccheri) e addizionato di ferro, acidi grassi essenziali e vitamine, di cui di per sè è carente, allo scopo di renderlo maggiormente adatto alle esigenze nutrizionali del bambino e alle sue capacità digestive.

Mentre durante i primi mesi di vita del piccolo il pediatra consiglierà il latte di partenza (quello sulla cui confezione è riportato il numero 1), a partire dal sesto mese di vita questo dovrà essere sostituito con il latte di proseguimento (numero 2 sulla confezione), anch’esso ottenuto da latte vaccino modificato in funzione delle maggiori capacità digestive del piccolo oltre che delle sue nuove necessità nutritive, tenuto conto che lo svezzamento è già iniziato.

Banche del latte umano su Facebook, i rischi delle donazioni

Non tutte le mamme hanno il latte. E allora come si fa? Nella maggior parte dei casi, il medico decide di integrare con del latte artificiale. Ci sono però donne che hanno scelto il fai-da-te, facendosi sedurre da una nuova moda, molto diffusa negli Stati Uniti: le donazioni di latte materno attraverso Internet, in particolare attraverso i social network proprio come Facebook.  Il nome specifico di questo servizio è ”Human Milk 4 Human Babies” e secondo le autorità francesi è pericoloso.

La tendenza si sta diffondendo a macchia d’olio, partita dalle Americhe è arrivata in Europa e anche in Giappone. La preoccupazione è elevata, tanto che l’Agenzia francese di sicurezza sanitaria (Afssaps) ha messo in guardia le mamme. Il latte scambiato tramite Internet non è controllato e potrebbe portare gravi infezioni.

Arsenico nel cibo dei piccoli, è un pericolo reale?

Sappiamo tutte molto bene che i prodotti alimentari destinati ai bambini vengono sottoposti a severi controlli prima di essere commercializzati tuttavia, pare che questo non basti a garantirne la qualità tenuto conto del grande inquinamento ambientale che investe la stragrande maggioranza del pianeta.

Potrebbero essere sintetizzate così le conclusioni cui è giunto un gruppo di studiosi dell‘Istituto Karolinska di Stoccolma. I ricercatori svedesi infatti hanno preso in esame alcune famose marche di alimenti per bambini e rinvenuto al loro interno tracce di arsenico e di altre sostanze tossiche quali cadmio, piombo e uranio che si trovano sul terreno e finiscono negli ingredienti utilizzati per preparare pappe e frullati.

Le nuove piramidi alimentari per la prima infanzia

Sono state elaborate da Carlo Cannella, nutrizionista de’ La Sapienza scomparso di recente, e da Andrea Vania, presidente dell’European Childhood Obesity Group e responsabile del Centro di dietologia e nutrizione pediatrica dell’ateneo capitolino, le piramidi alimentari per la prima infanzia che rispondono ai dubbi e alle perplessità che spesso affliggono i genitori alle prese con la prima pappa.

Il primo pasto del bambino, confermano gli esperti, deve contenere i medesimi elementi nutritivi di quello dell’adulto somministrati però in forme più “accettabili” per il piccolo: carboidrati complessi da creme e semolini, proteine nobili da carne omogeneizzata e liofilizzata, grassi da olio extra vergine di oliva.

Ovviamente non dovranno mancare frutta e verdura: carote e zucchine, mele, pere e banane in purea. Solo un mese dopi l’inizio dello svezzamento, che comincerà verso i cinque-sei mesi, secondo il parere del pediatra, sarà invece possibile introdurre il pesce.