Durante la gravidanza molte donne si allarmano a causa della comparsa di fastidi come il respiro veloce, l’aumento dei battiti cardiaci ed un senso di spossatezza. Non bisogna, però, preoccuparsi poichè tutti questi disturbi sono la conseguenza dell’adattamento dell’organismo alla gravidanza. Il corpo della donna, infatti, già dalle prime settimane di gestazione subisce diversi cambiamenti fisiologici. Alcuni di questi interessano il cuore e il sistema cardiocircolatorio e possono causare, nelle donne in dolce attesa, la comparsa di tachicardia e palpitazioni. Il cuore, durante la gravidanza, subisce un aumento costante del suo normale lavoro.
Gravidanza
Perineo: l’importanza di preservarlo prima e durante il parto
Il pavimento pelvico, detto anche perineo o diaframma pelvico, è lo strato muscolare che circonda l’uretra, la vagina e l’ano. E’ un muscolo a tre strati, a forma di imbuto, situato nel bacino. Il perineo è indispensabile per tenere nella giusta posizione i muscoli addominali, per sostenere gli organi interni e per controllare la fuoriuscita di urina e feci. Durante la gravidanza, inoltre, il pavimento pelvico contiene il feto e rimane chiuso per permettere la crescita del bambino. Al momento del parto, il perineo si distende per orientare e dirigere la testa del bambino fino ad aprirsi al momento della nascita. E’ opinione diffusa che durante il parto il pavimento pelvico si laceri inevitabilmente, tant’è che in moltissimi ospedali viene praticato un taglio al perineo (episiotomia) che eviterebbe danni peggiori. Quello che molte donne non sanno, spesso a causa di una cattiva informazione, è che è possibile partorire mantenendo il proprio perineo integro e che la causa più comune di lesioni perineali è proprio l’episiotomia.
Gli sbalzi di umore in gravidanza
La gravidanza rappresenta un momento molto delicato nella vita di una donna. Il corpo cambia, il pancione cresce insieme alla consapevolezza di diventare genitori e la sfera emotiva si stravolge. La scoperta di aspettare un bambino innesca nella donna un cambiamento della propria personalità adulta rivolto al raggiungimento della genitorialità. La gravidanza, quindi, non è solo una questione biologica ma anche psicologica che spesso può sfociare in uno stress emotivo. Sono numerose, infatti, le emozioni che l’attesa di un figlio può suscitare nella donna. La gravidanza può essere divertente, noiosa, soddisfacente, può provocare gioia e felicità ma anche malinconia, ansie e preoccupazioni. E’ noto che le future mamme, durante i nove mesi di gestazione, sono soggette a imprevedibili e repentini sbalzi di umore.
Caffè in gravidanza: abusarne può rimpicciolire il feto
Il consumo di caffè in gravidanza è da sempre un argomento molto controverso. C’è chi sostiene che bere caffè durante i nove mesi della gestazione sia deleterio per il nascituro e chi, invece, è convinto che assumerne non ha controindicazioni. Ma qual è la verità? Come quasi sempre accade, la verità è nel mezzo. Ricerche scientifiche, infatti, hanno dimostrato che bere ridotte quantità di caffè in gravidanza non fa male al feto. Ma non bisogna abusarne. Uno studio dell’Erasmus Medical Center di Rotterdam (Olanda), ha evidenziato, ad esempio, che le madri che assumono grandi quantità di caffè hanno maggiori probabilità di partorire bambini più piccoli della norma.
Gravidanza, i benefici per corpo e mente della danza del ventre
Fare attività fisica in gravidanza è molto importante in quanto comporta notevoli benefici sia per la mamma che per il bambino. Accanto alla tradizionale ginnastica pre e post-parto, risulta interessante per le future mamme accostarsi alla danza del ventre. Sono, infatti, numerosi i benefici che le donne in dolce attesa possono trarre dalla danza del ventre, praticata fin dall’antica Mesopotamia per la preparazione al parto. I tipici movimenti rotatori del bacino, simili a quelli insegnati ai corsi pre-parto, rappresentano un ottimo esercizio prenatale in grado di rafforzare i muscoli impiegati durante il parto.
Mutazioni genetiche del sangue, trombofilia e gravidanza
Problemi di coagulazione del sangue e gravidanza possono convivere?
Molte donne che provano ad avere figli si ritrovano a fronteggiare realtà sconfortanti come aborti ricorrenti e apparentemente senza motivo, altre magari hanno il primo figlio senza problemi e poi si ritrovano a combattere anni nel tentativo di portare avanti una seconda gravidanza senza però avere successo. In entrambi casi bisogna essere fortunate ed affidarsi a ginecologi esperti, che siano in grado di porsi le giuste domande e prescrivere le analisi idonee.
Quali possono essere le problematiche di coagulazione del sangue causa di aborti ricorrenti?
Frequentemente la causa di questi aborti ricorrenti può essere ricondotta a problematiche relative alla coagulazione del sangue che aumentano il rischio di trombosi venosa, queste alterazioni sono genetiche e a volte non si manifestano con dei sintomi precisi tanto da stupire quando poi vengono diagnosticate. I più comuni difetti genetici sono le mutazioni del fattore V (fattore V di Leiden) e della protrombina, le carenze di antitrombina III, proteina C e proteina S e l’aumento dell’omocisteina. Alcune di queste mutazioni sono molto diffuse come ad esempio il fattore V di Leiden e la protrombina, se dunque la storia clinica personale e famigliare suggerisce la possibilità dell’esistenza di tali difetti ereditari è bene che si facciano delle ricerche prima di iniziare a tentare una gravidanza.
Parti prematuri: trovata origine genetica
Il parto prematuro, preoccupazione di tutte le donne in dolce attesa, potrebbe avere un’origine genetica. E’ quanto sostengono numerose ricerche effettuate da scienziati di tutto il mondo. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Aberdeen, in Scozia, ad esempio, ha dimostrato che le possibilità di un parto prematuro sono maggiori nelle donne nate a loro volta prima del termine. L’equipe di medici, guidata da Sohinee Bhattacharya, ha esaminato i dati di oltre 20 mila donne scozzesi evidenziando che le probabilità di avere un parto pre-termine sono del 60% più alte nelle donne nate prematuramente, percentuale che scende al 50% di fronte a gravidanze successive alla prima. Un altro studio realizzato da ricercatori dell’US National Institutes of Health ha messo in evidenza come alcune variazioni del DNA influenzino il parto prematuro.
I lavori domestici andrebbero evitati in gravidanza
Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Erasmus University di Rotterdam in collaborazione con l’Università di Bristol e pubblicato sull’European Journal of Epidemiology, le donne in gravidanza dovrebbero evitare di svolgere le faccende domestiche, in quanto i lavori ripetitivi e noiosi potrebbero causare parti prematuri.
Lo studio è stato condotto su 11.759 donne inglesi incinte, e da esso è emerso che svolgere lavori domestici ripetitivi, come lavare i piatti, stirare o stendere i panni, anche durante il primo trimestre di gravidanza, può essere associato all’aumento del rischio di parti pretermine.
La calcificazioni della placenta
Come abbiamo già avuto occasione di dirvi, la placenta è un organo che ha la funzione di assicurare lo scambio fra la futura madre e il feto: porta al piccolo ossigeno e nutrimento e alla madre le sostanze che lui scarta. Abbiamo anche visto che ha la forma di un disco che aderisce alle pareti dell’utero e che al suo interno troviamo da un lato i vasi sanguigni della madre dall’altro quelli del bambino i quali, grazie proprio alla placenta, rimangono sempre in contatto pur senza arrivare mai a toccarsi.
Si comprende quindi come il corretto funzionamento della placenta sia fondamentale per il sano sviluppo del feto e come ogni problema che la riguardi vada attenzionato dal medico. Per questo motivo molte mamme ormai vicine al momento del parto si preoccupano moltissimo quando dall’ecografia emerge la presenza di calcificazioni al suo interno e temono il peggio; le calcificazioni della placenta però non sono altro che un segno fisiologico del suo invecchiamento (una volta si parlava infatti di placenta invecchiata, termine ormai caduto in disuso) che è del tutto normale si presenti quando la gravidanza è a termine e che quindi non ha alcun significato medico.
In Gran Bretagna il primo spot pro aborto
Domani 24 maggio, Channel4, all’interno del programma “The Milion Pound Drop“, presentato da Davina McCall in Gran Bretagna andrà in onda per la prima volta uno spot tv pro aborto. Ed ovviamente le polemiche ancora prima della messa in onda sono particolarmente vivaci soprattutto da parte degli antiabortisti e della Chiesa.
Lo spot andrà poi in onda per tutto il mese di giugno e dopo la prima messa in onda, appunto prevista per le ore 21, le successive non avranno alcuna limitazione di orario anche se ci saranno dei controlli affinché la messa in onda non avvenga in trasmissioni per i minori.
Fitoterapia e integratori in gravidanza
In gravidanza è sempre opportuno chiedere il parere del medico non solo quando si ha la necessità di assumere farmaci, anche quelli senza obbligo di prescrizione medica, ma anche se si pensa di darsi una mano con integratori alimentari e prodotti fitoterapici. Quanto agli integratori alimentari, alcuni sarà il ginecologo stesso a prescriverli; è il caso dell’acido folico, raccomandato a tutte le future mamme già da prima del concepimento e almeno fino al primo trimestre di gravidanza per la sua azione di prevenzione della malformazioni fetali a carico del tubo neurale, e laddove ritenuto necessario, del ferro.
A volte può rendersi necessaria anche un’integrazione di vitamine e sali minerali, ma quando è la mamma a sentirne il bisogno senza che il medico gliel’abbia prescritta è il caso che lo consulti per richiederne il parere. Le insidie infatti sono in agguato anche quando si usano prodotti che di norma hanno effetti benefici: sapevate, ad esempio che un eccessivo introito di vitamina A può avere effetti tossici sul feto?
Il cloasma gravidico
In gravidanza è piuttosto frequente che il volto della futura mamma si ricopra di un velo brunastro. E’ questo il cloasma gravidico, uno dei tanti segni che l’attesa imprime sul corpo della donna, manifestazione degli cambiamenti che durante questo periodo occorrono nel nostro organismo. Vediamo quindi di capire di cosa si tratta:
Cos’è il cloasma gravidico
Il cloasma gravidico, noto anche come maschera della gravidanza, è un fenomeno cutaneo che può fare la propria comparsa sin dal quarto mese di gestazione. Consiste nella comparsa di macchie brune localizzate sul volto soprattutto su fronte, gote, naso, labbro superiore e zigomi.
Quali sono le cause del cloasma gravidico?
A causare il cloasma gravidico sono i cambiamenti ormonali che avvengono in gravidanza i quali aumentano la produzione di melanociti, ovvero delle cellule che producono la melanina. A determinarne la comparsa è quindi lo stesso fenomeno alla base dell’aumento della pigmentazione di capezzoli e vulva nonchè della comparsa della linea nigra.
I feti femminili resistono maggiormente allo stress materno in gravidanza
A volte a noi donne dicono che siamo troppo forti, cocciute e determinate, ma nessuno ci aveva mai detto che questi nostri piccoli difetti nascerebbero direttamente nel pancione e che sono molto importanti per la sopravvivenza dei feti femminili allo stress della madre in gravidanza. Sembra infatti che al contrario i feti maschili siano più soggetti a nascita prematura e blocco della crescita intrauterina nel caso in cui la mamma durante la gravidanza si sia sottoposta a stress psico-fisico, se abbia abusato di alcol, fumo o se abbia contratto infezioni. La differenza principale tra la reazione allo stress del feto di sesso maschile e quello femminile riguarda i tempi in cui essi sono in grado di mostrare una reazione positiva allo stress, il maschio nei primi mesi è più forte ma la sua risposta diventa negativa nel caso in cui la situazione negativa si protragga nel tempo, il feto di sesso femminile riesce a gestire le situazioni di stress anche sul lungo periodo conservando uno sviluppo costante.
Il glucosio nelle urine in gravidanza
Come abbiamo già accennato ieri, l’esame delle urine in gravidanza è fondamentale per individuare tempestivamente alcuni disturbi, o patologie vere e proprie, che possono fare la propria comparsa durante la gestazione. Eventuali infezioni delle vie urinarie ad esempio possono essere individuate dalla presenza di batteri e leucociti in quantità elevate o dai nitriti positivi, mentre un innalzamento notevole della proteinuria potrebbe indicare l’insorgenza di gestosi. Analogamente quantià elevate di glucosio potrebbero richiedere la prescrizione di ulteriori accertamenti utili ad escludere una diagnosi di diabete gestazionale.
Quali sono le cause della presenza di glucosio nelle urine?
Quando la quantità di glucosio presente nel sangue è normale i reni riescono a filtrarlo e a farne passare nelle urine solo quantità minime; se invece la quantità di glucosio nel sangue è troppo alta nelle urine ne sarà rinvenuta, di conseguenza, una quantità maggiore.