Test genetici in gravidanza, troppi errori di interpretazione

Non è passato molto tempo da quando, care mamme, vi ho raccontato del nuovo test per conoscere il sesso del bambino alla settima settimana di gravidanza. Non ha alcuna controindicazione, ma alcuni esperti hanno sollevato una questione interessante: sapere se il pupo è maschio o femmina potrebbe indurre alcune coppie ad abortire. Questo vale soprattutto per alcune culture che considerano la donna meno importante dell’uomo. Questa tesi ora è stata avvallata da un nuovo allarme durante il congresso nazionale dell’ordine dei Biologi che si è appena concluso a Roma. L’argomento però è stato esteso anche ad un altro problema.

Quella dei test genetici, soprattutto prima di una gravidanza, è ormai una pericolosa moda: spesso i risultati sono interpretati male e spingono i pazienti ad azioni come l’interruzione di gravidanza anche quando non ce ne sarebbe bisogno

Lo iodio in gravidanza

Lo iodio è un elemento indispensabile per una gravidanza sana e per la salute della mamma e del bambino.  Per questo è fondamentale prevenire una carenza di iodio durante i nove mesi di gestazione ed il periodo dell’allattamento, quando il fabbisogno del minerale è maggiore.

Che cos’è lo iodio?

Lo iodio è un minerale essenziale per l’organismo umano. Serve soprattutto a garantire il corretto funzionamento della tiroide, una ghiandola situata nella parte terminale del collo e responsabile della produzione di ormoni (tiroxina T4 e triiodotironina T3) indispensabili per alcuni processi metabolici e per lo sviluppo di diversi organi e del sistema nervoso.  Quando una donna è in dolce attesa, l’organismo necessita di una maggiore quantità di iodio. Questo perché, nel primo trimestre di gravidanza la tiroide del feto non è ancora completamente sviluppata e si serve degli ormoni prodotti dalla tiroide della madre.

Nausea, una spilla per combatterla con l’aromaterapia

La gravidanza è un evento straordinario nella vita di una donna. Spesso, però, i primi mesi di gestazione sono costellati da piccoli fastidi che, anche se innocui e fisiologici, possono impedire alla donna di vivere serenamente la gravidanza. Tra i disturbi più comuni nei primi mesi di gravidanza c’è la nausea. E’ un sintomo del cambiamento ormonale in atto tipico della gravidanza e, a meno che non diventano persistenti e associate a frequente vomito, non richiedono una terapia medica. Ciò nonostante, le future mamme sono alla continua ricerca di rimedi semplici e naturali per alleviare i fastidi delle nausee.

Tra tutte le soluzioni antinausea in commercio, oggi voglio parlarvi di un oggetto che ho scovato online: la spilla-cuoricino aromaterapia antinausea. Si tratta di una morbida spilla a forma di cuore impregnata di essenza di melatonina che aiuta a rilassare, a distendere i nervi e ad allontanare la sensazione di nausea.

I gemelli comunicano già nell’utero materno

I gemelli sviluppano fin da subito uno speciale modo di comunicare, ecco perché spesso imparano a parlare un po’ più tardi  rispetto agli altri bambini. Pensate però che i primi contatti, chiamiamole “chiacchierate”, iniziano proprio dentro il pancione, nell’utero materno. Lo sostiene uno studio condotto da ricercatori delle Università di Padova, Torino e Parma e pubblicato sulla rivista “PLoS ONE”.  La ricerca ha analizzato i movimenti fetali in cinque coppie di bimbi gemelli utilizzando l’ecografia quadridimensionale, una tecnica che permette di visualizzare i movimenti dei feti nel tempo.

Una scoperta davvero eclatante: a 14 settimane di gestazione si osservano movimenti specificamente diretti verso il gemello. Insomma, interagiscono. Questa capacità di comunicare, chiamata dagli esperti precoce socialità, potrebbe diventare materia di studio per valutare lo sviluppo dei bambini.

I movimenti fetali

Quando una donna è in dolce attesa aspetta con ansia ed impazienza il momento in cui avvertirà i primi, emozionanti movimenti fetali. Questo perchè, oltre ad essere entusiasmanti, i movimenti del feto rassicurano la futura mamma sul benessere del bambino. In linea di massima, la mamma potrà iniziare ad avvertire i primi movimenti fetali dalla ventesima settimana di gestazione. Ogni donna ed ogni gravidanza, però, è diversa dalle altre e per questo i movimenti possono essere percepiti anche prima o dopo. Se non si è alla prima gravidanza, ad esempio, i movimenti del feto possono essere avvertiti già dalla quattordicesima settimana. In realtà, il feto inizia a muoversi molto prima, verso la settima settimana: durante un’ecografia, infatti, è possibile vedere il bambino nuotare nel liquido amniotico ma il feto ed i suoi movimenti sono cosi leggeri da non essere percepiti dalla mamma.

Inizialmente, le sensazioni che la donna avverte ai primi movimenti fetali sono varie e difficili da distinguere chiaramente. I primi movimenti del bambino vengono percepiti come borbottii intestinalifarfalle nello stomaco, piccoli fremiti, etc..

ClearBlue, test di gravidanza

Quando una donna pensa di essere incinta, per un ritardo o per la comparsa dei primi sintomi, è una buona idea eseguire un test di gravidanza per ottenere una conferma. In passato, i test di gravidanza erano un po’ primitivi e molte donne non riuscivano a leggere in maniera corretta i risultati, rimanendo nella completa incertezza. Oggi, invece, i test sono molto più efficaci e facili da usare e la lettura dei risultati appare più immediata. Tra i test di gravidanza più innovativi ci sono quelli ClearBlue.

I test di gravidanza ClearBlue sono accurati e facili da usare. Indicano con chiarezza se la donna è incinta oppure o no. I test ClearBlue sono molti affidabili ed hanno un grado di accuratezza superiore al 99% dei casi se vengono usati a partire dal giorno in cui si aspettano le mestruazioni. I test, inoltre, sono molto sensibili tanto che possono essere usati anche 4 giorni prima dell’arrivo del ciclo.

La celiachia non curata può causare l’aborto

La celiachia è un’intolleranza alimentare molto nota. Purtroppo l’allergia al glutine non è facilissima da scoprire e se non curata, durante una gravidanza, può portare gravi problemi, fino a causare l’aborto, divorando la placenta e distruggendo il nido in cui il feto dovrebbe crescere e trovare nutrimento. A sostenere questa tesi sono i ricercatori dell’Università’ Cattolica-Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma che hanno scoperto che esiste una correlazione forte tra celiachia e aborti spontanei.

Molte donne con questo tipo di problema ginecologico non sanno neppure di avere la celiachia per cui non possono prevenire la perdita di un figlio. Il Team di medici ha che gli anticorpi “impazziti” alla base della celiachia, l’intolleranza al glutine che è la proteina del grano, si intrufolano sin nella placenta, andando a distruggere le cellule placentari che permettono al feto di annidarsi in utero e nutrirsi.

Menopausa precoce, test del Dna per programmare la gravidanza

Oltre ai classici problemi di infertilità, le donne spesso devono fare i conti con la menopausa precoce, che purtroppo in alcuni casi colpisce anche prima dei 40 anni.  Ovviamente la menopausa comporta un crollo di fertilità intorno ai 30 anni, l’età media in cui, almeno in Italia, si decide di avere il primo figlio.  Per fortuna, per tutte queste signore, sta arrivando un nuovo test, che permetterà di programmare la gravidanza.

I ricercatori della Peninsula Medical School dell’università di Exeter, in Gran Bretagna, hanno, infatti, scoperto quattro geni associati alla menopausa precoce e questa rivelazione potrebbe portare alla messa a punto di un test genetico in grado di predire, per ogni singola donna, la durata della vita riproduttiva. Sarebbe davvero di grande aiuto e soprattutto darà la possibilità di vivere quel momento con minor stress, perché l’ansia da concepimento può essere assai dannosa. Ricordo esiste anche un’altra analisi che permette di raggiungere lo stesso obiettivo: si tratta di un esame del sangue per verificare la concentrazioni di AMH, l’ormone prodotto dalle cellule delle ovaie.

Gravidanza: ultimo mese

Sono passati già otto mesi: solo quattro settimane e il bambino verrà al mondo, per la gioia di mamma e papà. L’ultimo mese di gravidanza è ricco di aspettative e di gioie ma anche di preoccupazioni e di ansie per l’avvicinarsi del parto. Durante le ultime settimane, infatti, tutti i dubbi e le paure della futura mamma vengono a galla e può accadere che molte donne, soprattutto se alla prima esperienza, si sentano terrorizzate da quello che sta per succedere loro. Alla naturale e comprensibile paura del parto, spesso, si accompagnano i timori derivanti dai racconti di amiche e parenti che hanno già vissuto la gravidanza. Per trascorrere l’attesa serenamente, è importante che la donna non presti troppo ascolto a coloro che vogliono raccontarle la propria esperienza del parto e si circondi di persone che la fanno stare bene e con cui è in sintonia.

Nell’ultimo mese di gravidanza, inoltre, scatta, per le donne lavoratrici, l’astensione obbligatoria dal lavoro che permetterà loro di allontanarsi da eventuali colleghe curiose ed impiccione!

Babyloss, affrontare la morte perinatale

Lettera a un bambino mai nato. Potrebbe anche intitolarsi così, la manifestazione che ieri ha attraversato i Paesi in modo silenzioso. Alle 19, tantissime mamme, papà e familiari hanno acceso una candela, per ricordare i loro bambini, quelle stelle che hanno fatto parte della loro vita e che, purtroppo, non hanno potuto vivere.  È stato un gesto simbolico, ma anche un modo per ricordare il dolore dei genitori negati. CiaoLapo si è fatta ambasciatrice e promotrice anche in Italia della cultura del babyloss, e organizza eventi, incontri e iniziative.

Ottobre è diventato, dal 2007, il mese del ricordo e le associazioni di tutto il mondo propongono manifestazioni di sostegno,perché perdere un bambino, magari al termine della gravidanza, è un lutto, esattamente come tutti gli altri. Purtroppo però molte donne non possono elaborare il dolore, resta nel cuore e nella mente, insieme al battito del cuoricino.

Il metodo Zilgrei per un parto più sereno

La paura del parto, e in particolare del dolore, è una sensazione comune a tutte le donne in dolce attesa. Le future mamme, infatti, sanno bene che il dolore durante il parto è inevitabile: i muscoli ed i tessuti della zona pelvica sono sottoposti ad un grande sforzo. E’ comprensibile, quindi, che le gestanti abbiano timore di affrontare il parto. Prendere, però, piena coscienza di quello che sta accadendo al proprio corpo e di quello a cui si va incontro, può aiutare le donne ad affrontare al meglio il parto. Un aiuto naturale e privo di rischi per mamme e nascituro per affrontare serenamente e senza troppa paura il parto, riducendo anche il dolore, arriva dal metodo Zilgrei.

Che cos’è il metodo Zilgrei?

Il metodo Zilgrei, dai nomi del chiropratico Hans Greissing e della sua paziente Adriana Zillo che lo idearono, è un sistema di autoterapia che combina le tecniche della respirazione a posture e movimenti specifici del corpo.

Parodontite in gravidanza e parto prematuro

Durante la gravidanza, denti e gengive possono soffrire davvero tanto e soprattutto possono  essere il segnale che qualcosa non va come sperato. Quindi future mammine, fate davvero molta attenzione. Secondo uno studio pubblicato sul British Journal of Obstetrics and Gynecology, la parodontite, che è un disturbo abbastanza comune, è un problema da non sottovalutare in dolce attesa, perché misteriosamente legato al rischio di parto prematuro.  Per curare il sanguinamento delle gengive non c’è bisogno di usare tetracicline, sconsigliate per gli effetti che possono avere sul nascituro.

La parodontite, una forma di gengivite cronica, può anche manifestarsi come effetto collaterale della gravidanza. A volte, può presentarsi a causa di un’infezione batterica che deteriora il tessuto gengivale e lascia un’infiammazione. Ma il problema si mostra in tutta la sua delicatezza quando si è incinta. Sembra, infatti, che i cambiamenti ormonali rendano la dentatura delle future mamme più vulnerabile. Inoltre, sappiamo bene che questo stato è sensibile anche durante l’allattamento. L’uso dei ferri del dentista, sostengono gli esperti, evita i medicinali e può aumentare la protezione per la mamma e il bambino.

Quando il termine è scaduto

Il termine è scaduto, la data presunta del parto è ormai passata e il bimbo non vuole saperne di venire al mondo. Questo suscita spesso nelle future mamme, soprattutto se alla prima gravidanza, molte ansie e preoccupazioni. Un ritardo del parto, però, non indica per forza che qualcosa non va e non dovrebbe, quindi, agitare la donna in dolce attesa. Innanzitutto, la data del parto, stabilita dal ginecologo, è solo presunta ed indica approssimativamente lo scadere del termine. Non sempre, infatti, è possibile stabilire con esattezza quando sia avvenuta l’ovulazione, soprattutto in presenza di cicli lunghi ed irregolari. Se la gestante, inoltre, ha avuto in famiglia casi di gravidanza oltre il termine è più probabile che segua anche lei lo stesso percorso a causa del fattore familiarità.

Non bisogna dimenticare, inoltre, che la mente riveste un ruolo primario sull’andamento ormonale e il condizionamento psicologico può influire sulla gravidanza, ritardando anche il parto.

Deodoranti: quali scegliere in gravidanza

La gravidanza rappresenta una fase molto delicata nella vita di una donna. I cambiamenti fisici e gli sbalzi ormonali che interessano la futura mamma nel corso della gravidanza spingono la donna a prestare particolare attenzione anche a cose che fino ad allora erano normali e scontate. È questo il caso, ad esempio, della scelta e dell’utilizzo dei deodoranti. Durante i nove mesi di gestazione, infatti, la pelle della donna può diventare più sensibile a causa dei nuovi equilibri ormonali e questo può renderla più soggetta ad irritazioni. Alcuni tipi di deodoranti, ed in particolare quelli antibatterici e antitraspiranti e quelli che contengono elevate quantità di alcol etilico, possono irritare la pelle della donna e scatenare delle allergie ed il loro utilizzo è, quindi, sconsigliato in gravidanza.