La vitamina B12 in gravidanza rende più tranquillo il bebè

Il vostro bimbo è agitato e dorme poco? Sicuramente c’è una predisposizione caratteriale. I nostri piccolini sono degli ometti o delle donnine a tutti gli effetti e già da piccolissimi si possono intravedere alcuni lati emotivi: essere più socievoli o meno, l’attaccamento alla mamma, il pianto facile. Tutte cose che a volte sono mediate da disturbi, come le classiche coliche. Ma c’è di più. Secondo un gruppo di ricercatori olandesi, livelli alti di vitamina B12 in gravidanza influiscono positivamente sul carattere del bambino e della mamma.

Come sappiamo la B12, che può causare la carenza dell’acido folico, è un elemento preziosissimo in gravidanza, perché influisce sullo sviluppo del sistema nervoso.  Una carenza potrebbe  aumentare la tendenza del bambino all’irritabilità. È una notizi, questa, che interessa soprattutto vegetariani e vegani che sono particolarmente soggetti alla carenza di vitamina B12, condizione che comporta anemia, stanchezza, perdita di peso e costipazione.

Stress in gravidanza? Il bambino nascerà vivace

La mamma è sempre stressata. Capita a molte donne, soprattutto in gravidanza: c’è il lavoro da organizzare, la casa da tenere in ordine, si ha paura che con la maternità qualcuno possa farci le scarpe o magari subentrano delle difficoltà economiche. Ecco tutta quest’ansia non fa bene al bambino e potrebbe diventare, dopo la nascita, troppo vivace. Se avete una piccola peste, ora, sapete perché.

Questa tesi è sostenuta da uno studio del Perth Telethon Institute in Australia condotto su 3.000 donne in dolce attesa alle quali è stato chiesto di riferire gli stimoli più faticosi vissuti tra la 18esima e le 34esima settimana di gravidanza. Il campione è abbastanza ampio, quindi possiamo sostenere che lo studio sia affidabile.

Piccoli disturbi in gravidanza

Per alcune donne la gravidanza rappresenta un periodo di benessere generale, caratterizzato da un’ottima forma fisica e un livello di soddisfazione e di gratificazione molto positivo. Più spesso però la donna si trova a convivere con piccoli disturbi e fastidi già dai primi mesi di gravidanza. Anzi, le modificazioni ormonali in atto già dai primissimi giorni dopo la fecondazione si manifestano con sintomi molto simili a quelli pre-mestruali anche se molte donne riferiscono di avvertire qualcosa di diverso rispetto a tutti gli altri mesi.

Altri disturbi intervengono successivamente a causa dell’aumento di volume dell’utero e del conseguente ingombro nella cavità addominale e dai livelli alti di progesterone che blocca la risposta immunitaria materna che riconoscerebbe l’embrione come corpo estraneo.

Il pancione che cresce

Durante la gravidanza il corpo della donna è soggetto a numerosi cambiamenti dei quali i più visibili interessano la pancia.

Il pancione cresce molto rapidamente ed è la prova più tangibile che dentro di voi sta crescendo una nuova vita. In linea di massima, il pancione inizierà ad essere visibile dalla ventiduesima settimana di gestazione e crescerà all’incirca di 2,5 centimetri al mese. La forma e le dimensioni che il pancione potrà assumere nel corso della gravidanza sono svariate e dipendono da numerosi fattori come il vostro peso, quello del vostro bambino, l’elasticità dei vostri muscoli, etc.. Osservare il vostro pancione che cresce può essere utile per monitorare la vostra salute e soprattutto quella del vostro bambino. Un pancione che cresce molto poco, infatti, può indicare che anche il vostro bambino sta crescendo lentamente mentre un pancione molto grosso e teso può significare che soffrite di diabete gestazionale.

Esercizi di ginnastica in gravidanza (parte seconda)

Durante i nove mesi di gestazione, se tutto procede bene, è possibile e raccomandato praticare una regolare attività fisica. Il movimento fisico quotidiano, infatti, vi aiuta a mantenere tonici ed elastici i vostri muscoli, a smaltire i liquidi in eccesso e a rilassare corpo e mente.  Praticare una ginnastica dolce e regolare farà bene anche al vostro bambino e al suo sviluppo fisico. Sono numerosi gli esercizi che potete eseguire comodamente a casa vostra per allenare e rilassare la vostra muscolatura. Vediamone insieme alcuni.

Esercizio n 1: Divaricate leggermente le gambe ed iniziate a scendere con la schiena verso il basso. Espirando, rilassate tutta la spina dorsale, il collo e la testa. Mantenete la posizione per qualche minuto e risalite delicatamente verso l’alto aiutandovi con le mani sulle ginocchia. Ripetete l’esercizio un paio di volte.

Esercizi di ginnastica in gravidanza (parte prima)

In gravidanza è molto importante praticare una regolare attività fisica per mantenere tonici ed elastici i muscoli del corpo. Eseguire quotidianamente dei semplici esercizi di ginnastica vi aiuterà, infatti, a sciogliere i muscoli e le articolazioni e vi permetterà di rilassarvi.

Esistono specifici esercizi che durante la gestazione potete eseguire per allenare la vostra muscolatura. Si tratta di esercizi semplici che potete praticare tranquillamente a casa in qualsiasi momento della giornata anche se la mattina e la sera prima di cena sono i momenti migliori. Scegliete un ambiente privo di ostacoli, indossate abiti comodi e procuratevi un tappetino.

Depressione pre-parto, la crisi di coppia mette a rischio la gravidanza

Non esiste solo la depressione post partum, quella forma depressiva che colpisce moltissime mamme dopo la nascita del bimbo. Purtroppo c’è un altro disturbo in agguato ed è stato ribattezzato “pre-baby blues“, ovvero la depressione pre-parto. Molte donne sono vittime dello sconforto proprio durante la gestazione. Il motivo? La mancanza di sostegno da parte del partner.

A sostenere questa tesi sono i ricercatori dell’istituto norvegese di sanità pubblica che, in un articolo in corso di pubblicazione su BMC Public Health, spiegano che la principale causa è da ricercare in un difficile rapporto con il compagno.

Il tappo mucoso

La gravidanza sta giungendo al termine e si sta avvicinando il giorno in cui, in base ai calcoli del ginecologo, dovrebbe nascere il vostro bambino. La data presunta del parto, però, come dice il nome, è solo presunta in quanto è molto difficile stabilire con precisione il giorno esatto del concepimento. Per questo, non sempre è facile individuare quando inizierà il travaglio, poiché ogni travaglio è diverso e segue un percorso tutto suo. Esistono, però, dei segnali che possono aiutarvi a capire che il travaglio è vicino e che il vostro bambino sta per nascere. Tra questi segnali c’è la perdita del tappo mucoso.

Che cos’è il tappo mucoso?

Il tappo mucoso, come indica il nome, è una secrezione mucosa, viscida e gelatinosa di colore giallastro o marroncino. Il tappo mucoso viene prodotto dalle ghiandole mucose presenti nel collo dell’utero e ha il compito di chiudere il collo dell’utero e di proteggere il feto da eventuali aggressioni esterne.

Quali mezzi di trasporto usare in gravidanza?

La gravidanza è un momento tanto speciale quanto delicato nella vita di una donna ma non deve essere vissuto come una malattia. Una gravidanza fisiologica, infatti, non deve pregiudicare le normali attività quotidiane, sempre se non ci siano specifiche indicazioni mediche. L’uso dei mezzi di trasporto, ad esempio, è da sempre una questione molto dibattuta e che crea non poche ansie alle future mamme. Quante di voi, infatti, si sono chieste se in gravidanza è possibile prendere l’autobus, il treno, l’aereo o la nave?

Durante i nove mesi di gestazione, se tutto procede bene, potete utilizzare tutti i mezzi di trasporto, ad eccezione dei ciclomotori. Automobili, treni, autobus, tram, navi e aerei non hanno alcuna controindicazione e potete utilizzarli tranquillamente. Ovviamente, dovete tener conto di alcune situazioni soggettive che possono far propendere verso l’uno o l’altro mezzo: la nausea, ad esempio, che può accentuarsi viaggiando in nave o in autobus o le dimensioni del pancione che possono  farvi decidere di evitare i mezzi troppo affollati come autobus o metropolitane.

Aborto spontaneo, il trauma segna psicologicamente la donna

Soffrire di depressione dopo la nascita di un bambino è un disturbo, purtroppo, abbastanza diffuso, così come avere difficoltà a superare emotivamente il dolore di un aborto spontaneo o la nascita di un bambino morto. È così profonda la ferita che molte donne restano colpite da questo trauma per anni e in alcuni casi anche la nascita di un bambino sano non porta alcun sollievo. Non è con una nuova gravidanza che si supera lo choc di quella passata.

Questo almeno quanto sostengono i ricercatori dall’University of Rochester Medical Center researchers dopo un’analisi approfondita del tema. La nascita di un bambino sano non risolve i problemi di salute mentale che molte donne hanno avuto in seguito a un aborto spontaneo.

I disturbi più comuni in gravidanza

La gravidanza è un viaggio che ci conduce verso una meta straordinaria: la vita. Un viaggio lungo nove mesi, al termine del quale potremo finalmente stringere tra le braccia il nostro frugoletto. Spesso però questo percorso è vissuto con ansia dal momento che, credo capiti a quasi tutte, le future mamme tendono a preoccuparsi o insospettirsi per ogni minimo segnale che provenga dal proprio corpo. D’altra parte però ci sono dei segnali che il corpo manda alla maggior parte delle donne in dolce attesa e che, possiamo dire, fanno parte integrante di essa.

Di quali segnali si tratta? Vediamolo insieme:

La nausea

La nausea è la fedele compagna di vita del 60% delle gestanti nel primo trimestre di gravidanza. La causa di questo tanto sgradevole quanto innocuo disturbo è ancora sconosciuta, mentre appare certo che può guastarci la giornata, soprattutto quando si manifesta con molta forza.

Acidità di stomaco

L’acidità di stomaco in gravidanza è un disturbo che cartterizza in genere il terzo trimestre di gestazione. A causarla è la pressione esercitata dall’utero, divenuto ormai piuttosto voluminoso, sullo stomaco, con la conseguente risalita dei succhi gastrici verso l’esofago.

Prematuri, il latte della mamma è povero di antiossidanti

Il latte delle mamme è l’alimento più importante per i primi mesi del bambino, perché ricco di tutte quelle sostanze nutritive fondamentali per la sua crescita. Non è così per piccoli nati pretermine. Purtroppo il latte di queste mamme non contiene quantità sufficienti di Q10, un antiossidante utile al trasporto di elettroni.

La salute dei bambini nati prematuri è già molto fragile, il fatto di non poter contare anche sul latte materno rende tutto più complicato. A sostenere questa tesi è uno studio condotto dall’ Università di Granada e l’ospedale universitario di San Cecilio (Spagna), durante cui sono state coinvolte 30 mamme durante l’allattamento, di cui la metà con bambini nati prima del termine.

Gravidanza, i tacchi a spillo non sono pericolosi

In gravidanza bisogna stare attente davvero a tutto, dall’alimentazione all’abbigliamento. Non abbiate però troppa paura di vivere la vostra quotidianità serenamente. È importante stare attenti alla propria salute e a quella del bambino senza comportarsi da malato. Per tutte le signore con il pancione, che si sentono sexy e hanno voglia di mostrare la loro femminilità, c’è una notizia interessante: i tacchi a spillo non sono pericolosi.

È ovvio che stare tutto il giorno sui trampoli non fa sicuramente bene al bambino, ma ogni tanto concedersi una scarpa alta non è un reato. A dirlo è la dottoressa Lauren Streicher, ginecologa del Northwestern Memorial Hospital di Chicago, durante un’intervista al canale Abc News.

Aborto spontaneo, rischio maggiore con cardiopatie familiari

Uno degli eventi più brutti e drammatici che una donna può trovarsi ad affrontare durante la propria vità è, senza dubbio, l’aborto, soprattutto se spontaneo. L’aborto spontaneo è un evento piuttosto comune che interessa circa il 10-15% delle donne in dolce attesa. Si tratta dell’interruzione non voluta e prematura della gravidanza che, generalmente avviene entro il 180° giorno di gestazione. I fattori di rischio che incidono sul corretto andamento della gravidanza sono numerosi: malattie congenite, patologie pregresse, una dieta scorretta, cattive abitudini della donna come abuso di alcol, di fumo e di sostanze tossiche, etc..

Non sempre, però, le cause di un aborto spontaneo sono del tutto chiare e può succedere che la donna, anche seguendo uno stile di vita impeccabile, vada incontro ad un’interruzione spontanea della gravidanza. La ricerca, in questo senso, sta facendo passi da giganti ed è di pochi giorni fa la notizia che il rischio di aborto spontaneo potrebbe aumentare nelle donne che hanno i genitori o altri famigliari stretti affetti da cardiopatie.