3,425 chilogrammi di peso, 50,5 centimetri di lunghezza e 34,7 centimetri di circonferenza cranica. Sono queste le misure medie di un neonato italiano, di sesso maschile e nato alla quarantesima settimana, stilate in base alle nuove carte tricolori italiane. Fino ad oggi, per verificare le dimensioni di un neonato i medici hanno utilizzato delle specifiche carte dette antropomorfiche in grado di indicare il peso, la lunghezza e la circonferenza cranica in base ad una popolazione di riferimento che non era, però, quella italiana.
Come tutti sanno, le dimensioni di un neonato dipendono da molteplici fattori sia biologici che ambientali. Per questo, Enrico Bertino, direttore del reparto di neonatologia del Sant’Anna di Torino, ha deciso di condurre uno studio che ha portato alla realizzazione di nuove carte antropometriche italiane.
Nello specifico, lo studio, pubblicato sul Journal of Pediatric Gastroenterology and Nutrition, ha analizzato oltre 45 mila neonati italiani nati tra la ventitreesima e la quarantaduesima settimana di gestazione. Dall’analisi dei dati raccolti, è emerso che un bambino italiano, primogenito, maschio e nato a termine pesa in media 3,425 chili, è lungo 50,5 centimetri e ha una circonferenza cranica di 34,7 centimetri. Le femminucce, invece, sono più piccole e nate a termine e primogenite pesano in media 3,279 chili, sono lunghe 49,7 centimetri e hanno una conferenza cranica di 34 centimetri. I secondogeniti, invece, registrano misure maggiori di circa il 3,2%. Le cifre possono variare all’incirca di mezzo chilo sia verso l’alto che verso il basso. Grazie a queste nuove tabelle è possibile tracciare un profilo dell’Italia: emerge, ad esempio, un’assoluta uniformità di misure tra Nord, Centro e Sud Italia.
Avere gli strumenti per poter dire alla nascita se un neonato è di dimensioni appropriate per la sua età è molto importante –spiega il dottor Bertino– . Le anomalie di crescita sono un campanello d’allarme […], un segnale che le carte antropometriche aiutano a decifrare.
Le nuove tabelle verranno pubblicate verso la fine dell’anno sui siti delle società che hanno partecipato allo studio del dottor Bertino ed in particolare Società Italiana di Neonatologia, Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica e Società Italiana di Statistica Medica e Epidemiologia Clinica.