Con il termine capoparto si intende il primo ciclo mestruale dopo il parto. In genere il ciclo torna 40-60 giorni dopo avere dato alla luce il proprio bambino, anche se la sua comparsa varia in base a diversi fattori legati ad ogni donna, che risultano quindi soggettivi e variabili. Il capoparto non va però confuso ne con le lochiazioni ne con il sanguinamento della sesta settimana.
Dopo avere partorito infatti, non importa se naturalmente o se tramite cesareo, ogni donna ha a che fare con le lochiazioni, ovvero con delle perdite di sangue di colore rosso scuro simili a quelle del ciclo ma molto più abbondanti che corrispondono ad una sorta di eliminazione dei residui della placenta. Tali perdite hanno fine entro 5 giorni dal parto per lasciare posto ad un altro tipo di sanguinamento che si presenta meno scuro e che tenderà a scomparire entro due-tre settimane. Dopo la fine delle lochiazioni ed entro le prime 6-8 settimane dal parto può accadere che si verifichi la presenza di altre perdite, definite come sanguinamento della sesta settimana.
La comparsa del capoparto è correlata in parte all’allattamento e varia in funzione della sua durata e della sua frequenza. Nel caso di allattamento al seno può accadere che il capoparto si manifesti anche dopo diversi mesi. Esso si presenta come un flusso molto abbondante della durata di 4-5 giorni che torna poi “normale” a partire da quelli seguenti.
Contrariamente a quanto si pensi allattare il neonato al seno non protegge dalla possibilità di una futura gravidanza. Nonostante il fatto che la prolattina prodotta dalla madre per via dell’allattamento al seno sia caratterizzata da alti livelli durante questo periodo e che tale ormone effettui un’azione inibitoria sull’ovulazione, non si può affermare con certezza assoluta che possa funzionare come contraccettivo. Il ritorno della fertilità, infatti, non sempre combacia con la comparsa del primo ciclo.
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