La nuova ondata di caldo torrido causato dall’ampio anticiclone africano sta ancora attanagliando tutta l’Italia con temperature molto vicine ai 40 gradi e un alto tasso di umidità che tende ad aumentare la percezione del caldo.
Con le alte temperature è bene prestare particolare attenzione proprio ai bambini, insieme agli anziani, le fasce più deboli della popolazione, che potrebbero risentire dell’ondata di caldo. Disidratazione e colpo di calore sono i rischi maggiori con queste temperature, ma quando il caldo incombe, ma è sufficiente seguire le precauzioni suggerite dai pediatri per tutelare la salute dei bambini.
Ecco il consigli del dottor Antonino Reale, Responsabile del Pronto Soccorso ed Emergenza dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.
Caldo e bambini, le precauzioni degli esperti
Rischio disidratazione
Il rischio maggiore è quello della disidratazione: i bambini piccoli sudano di più, ma non riescono a distribuire efficacemente il calore e non riescono a comunicare che hanno sete. È pertanto necessario offrirgli da bere spesso, specie quando ci si trova nei luoghi più caldi dove si suda di più.
Attenzione soprattutto ai bambini affetti da patologie croniche, come i cardiopatici o chi deve assumere farmaci (sopratutto diuretici).
È importante portare con sé sempre una bottiglietta d’acqua o il biberon, per far bere il bambino ogni volta che ha sete. In caso si neonato, meglio offrirgli il latte più spesso senza spettare il momento della poppata.
L’alimentazione ricca di frutta e verdura
Con il caldo, l’alimentazione deve essere ricca di frutta e di verdura che sono ricchi di liquidi e di sali minerali che possono reintegrare quelli persi con la sudorazione. Meglio mantenersi leggeri ed evitare invece i grassi che tendono a produrre invece calore.
Non uscire nelle ore più calde
Nelle ore centrali della giornata il bambino deve essere tenuto a casa o in un luogo fresco. La spiaggia si lascia alle 11 e si torna dopo le 17 e al di sotto dei 6 mesi di vita i bambini non devono mai essere esposti al sole diretto.
Non è sufficiente tenere il bambino sotto l’ombrellone perché è noto che una parte dei raggi UV passa anche attraverso le trame del tessuto.
Anche in vacanza, i bambini devono mantenere le loro buone abitudini a tavola e del riposino.
Aria condizionata, come usarla
Quando fa caldo, va bene utilizzare l’aria condizionata, ma con criterio: sì all’aria condizionata, ma senza abbassare esageratamente la temperatura, per evitare sbalzi troppo bruschi tra dentro e fuori.
Meglio abbassare anche ventilazione dirigendo le alette in modo tale che l’aria non arrivi direttamente al bambino.
Ottima alternativa anche il ventilatore che muove l’aria favorendo la traspirazione.
Sì al bagnetto rinfrescante
Se fa molto caldo, via libera al un bagnetto refrigerante per il bebè anche un paio di volte al giorno. Ricordate però di utilizzare poco detergente per non irritare la pelle del bambino.
Il bagno al mare
Il bagno al mare è divertente, ma molto lontano dagli orari della digestione.
Dopo una poppata di latte materno basta anche solo un’ora, dopo una colazione leggera occorrono due ore, dopo un pasto completo, con proteine e grassi è necessario aspettare almeno 3 ore.
Controllate anche la temperatura dell’acqua: se è fredda è meglio attendere la fine della digestione, si possono accorciare tempi se si tratta dell’acqua della piscina, magari gonfiabile che si scalda prima. Nell’attesa il piccolo può giocare con le manine e i piedini nell’acqua.
Il viaggio in auto
Si viaggia in auto con il bebè nelle pre più fresche della giornata e con gli appositi parasole, sì al condizionatore, ma a temperature non basse.
Sospetto colpo di calore
Se si sospetta il colpo di calore, è bene prestare attenzione ai sintomi. Il bambino manifesta sintomi come nausea, vomito, debolezza muscolare, mal di testa, abbassamento di pressione, febbre.
Meglio contattate subito il medico in ogni caso.
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