Per anni siete rimaste totalmente allibite delle amiche, sorelle e cugine più grandi, che una volta diventate mamme non ha fatto altro che parlare della cacca del neonato per almeno il primo anno. Ora le capite, perché è diventato l’argomento di conversazione più gettonato in famiglia. Può sembrare strano ma la cacca è il principale termometro di salute del bambino.
La cacca assume colori diversi e anche odori in base all’alimentazione. I piccoli allattati al seno faranno feci gialle, tendente all’oro, e non avranno un cattivo odore (solo un po’ pungente). Se il bimbo prende il latte artificiale saranno un pochino più scure e avranno un odore forte. Con lo svezzamento, ovviamente, la cacca diventerà più simile a quella degli adulti e sarà influenzata dai cibi solidi ingeriti.
Quando troviamo tracce di cibo? È abbastanza normale nella prima fase dello svezzamento e fino all’anno. Il bambino non riesce a digerire tutto. Attenzione però che non sia anche indicatore di un potenziale malassorbimento. Se la cacca è verde? Anche qui prima di andare nel panico è necessario fare una riflessione: che cosa ha mangiato? Se la pappa conteneva erbette e spinaci, le feci potrebbero essere più verdi per la clorofilla. Se invece ha mangiato delle uova e sta andando in diarrea, attenzione alla salmonella.
Possono essere poi nere, perché molto ferrose (anche in questo caso occhio al cibo) e bianche. In questo caso potrebbe esserci un problema al fegato. Verificate se si tratta di un episodio o tende a ripetersi, poi avvisate il medico. Se il bambino è piccolino e raffreddato, potreste trovare anche del muco. Come mai? Non sa soffiarsi il naso e quando ci sono delle infezioni alle alte vie respiratorie potrebbe ingerire catarro ed espellerlo in questo modo. Nei neonati è un evento quasi fisiologico: fate dei lavaggi nasali per prevenire il problema.
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