La scuola è iniziata da qualche tempo ormai, l’ansia da primo giorno, sia da parte del bambino che da quella dei genitori, è passata e tutto è pronto per affrontare l’anno scolastico nel migliore dei modi. Ma in questo clima di serenità c’è una preoccupazione, quella relativa al bullismo, che potrebbe turbare mamme e papà. Complici i fatti di cronaca degli ultimi anni, non sarebbe illogico avere qualche dubbio riguardo l’ambiente che i bambini frequentano ogni giorno lontani da casa.
Ciò che però non deve accadere è il lasciarsi prendere dall’ansia. Vedere qualche livido o qualche piccola ferita sul ginocchio dei propri figli non necessariamente deve essere ricollegato ad atti di bullismo. Capita che i bambini giocando vadano a sbattere o che correndo cadano. Niente panico quindi e soprattutto non etichettate episodi singoli ed isolati come aggressioni volontarie da parte di altri allievi della scuola. Tra l’altro l’agitazione provata da un genitore, molto spesso viene captata dai figli, i quali ne vengono influenzati inevitabilmente. Anche perché è bene ricordare che non bastano segni fisici occasionali per lasciare supporre il verificarsi di episodi di bullismo. Quest’ultimo infatti si manifesta più spesso attraverso violenza psicologica e maltrattamenti ripetuti nel tempo, dando vita ad una sorta di emarginazione del bambino che ne è colpito.
Segnali di allarme però sono riscontrabili nel fatto che il piccolo si rifiuti di andare a scuola, dorma male e/o poco, si mostri ansioso o preoccupato e venga colpito da attacchi di panico, che non devono essere confusi con episodi comuni e assolutamente normali tra bambini delle scuole elementari. I famosi capricci che ci hanno visti tutti protagonisti per non andare a scuola, ad esempio, non sono sintomi di bullismo così come la semplice sbucciatura di un ginocchio, probabilmente dovuta ad una caduta mentre si gioca a palla, non lo è. Ciò che si deve evitare è anche il prendere decisioni affrettate: non serve a niente cambiare classe o scuola, sarebbe bene che il bambino affronti e si confronti con i compagni, ciò favorirà lo sviluppo di una personalità forte.
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