Con il termine bonding si indica il processo che porta alla formazione del legame fisico e psicologico fra il bambino e i suoi genitori, la mamma in particolare, legame in virtù del quale i genitori sviluppano una particolare sensibilità verso le esigenze del piccolo e si prendono cura di lui, lo proteggono, lo coccolano. Il bonding è un processo condizionato da molti fattori: dalle caratteristiche di personalità della mamma e dal suo stato di salute, dal tipo di parto, dalle condizioni di salute del bambino stesso, dagli accadimenti immediatamente successivi alla nascita.
Ne consegue che, a seconda della qualità di suddette variabili, il bonding può risultare agevolato od ostacolato; per facilitare il bonding, ad esempio, è fondamentale che il bambino sia dato in braccio alla madre entro poche ore dalla nascita, tanto più che è proprio in questo momento che essa si trova nel periodo sensibile che le permette di entrare immediatamente in contatto fisico ed emotivo con lui, mentre appare chiaro come il processo possa venire ostacolato quando le condizioni del salute della madre o del figlio non lo permettono.
A questo proposito si pensi ai prematuri che vengono spesso immediatamente portati in incubatrice e a quanto è importante che ai genitori venga permesso di toccare il bambino e parlare con lui anche se non possono prenderlo in braccio. Nei momenti immediatamente successivi al parto anche la figura del padre riveste molta importanza e sarebbe bene che anche lui tenesse il piccolo fra le braccia almeno qualche istante subito dopo la nascita e prima che venga portato in nursery per ricevere tutte le cure delle puericultrici.
Secondo alcuni esperti inoltre il bonding è un processo che inizia, e può essere favorito, anche prima della nascita, si parla in questo caso di bonding prenatale, anche attraverso la stimolazione tattile del pancione.
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