Bimbo dimenticato in auto dal padre

Sembra talmente surreale da credere che sia impossibile eppure è vero. E’ successo martedì 4 giugno, ma non si tratta di un caso isolato. Come si può dimenticare un figlio in auto per 8 ore? Un essere indifeso, legato al seggiolino, impossibilitato a reagire, a far notare la sua presenza? Eppure ciò è quanto accaduto a Piacenza. Il piccolo Luca di soli due anni non ce l’ha fatta, e dopo avere passato in auto al sole ben 8 ore è stato ritrovato dal padre avvertito dopo l’allerta del nonno. Lo stesso nonno che recatosi all’asilo per prendere il nipotino si è sentito dire dalle maestre che Luca, quel maledetto giorno, non era stato portato a scuola.

Da lì a capire che qualcosa non quadrava il passo è stato breve e dopo una telefonata alla mamma ed al papà quest’ultimo è stato assalito dall’atroce dubbio di non avere portato il figlioletto all’asilo aziendale come di consueto ma di averlo lasciato in macchina. Sotto choc i genitori del piccolo Luca, ricoverati da martedi, tanto che non è ancora stato possibile fissare la data per l’interrogatorio del padre, accusato di omicidio colposo ed abbondono di minore. Intanto emergono i primi accertamenti sulla vicenda. Si ritiene che la temperatura in macchina, durante la permanenza del piccolo, sia arrivata a ben 60 gradi mentre al momento del ritrovamento del bambino quella del corpicino si sarebbe aggirata sui 40.

Purtroppo non c’è stato niente da fare, dati più precisi si avranno insieme ai risultati dell’autopsia ma si crede che il bimbo sia morto intorno alle 12, dopo solo 4 ore in macchina, per asfissia, molto prima rispetto il momento in cui il padre è corso alla sua automobile intorno alle 17. I funerali dovrebbero tenersi il prossimo sabato. Ancora una tragedia a colpire una famiglia come tante. Solo distrazione o segnale di una problematica molto più profonda legata ai ritmi di vita odierni troppo frenetici e stressanti?

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