Quasi un bambino su 10 è convinto che si possa vivere senza l’acqua. I bimbi sono estremamente fantasiosi e spesso associano concetti slegati tra loro, utilizzando una logica tipica di chi non ha malizia. Ricordiamo i polli con sei o quattro gambe, a causa delle “ingannevoli” confezioni di cosce del supermercato?
L’acqua è spesso poco considerata nel contesto dell’alimentazione. Secondo un’indagine condotta dalla Natural Hydration Institute e Children’s Food Trust solo un piccolo su 2 la beve a scuola mentre a casa appena 4 su 10. Sono dati preoccupanti che fanno capire il rapporto e le conoscenze che hanno i bambini nei confronti dell’alimentazione in particolare e dell’idratazione nello specifico.
Si aggiungono altri dettagli: più di un terzo poi ha confessato di non bere acqua quando ha sete e il 42,4% di non bere acqua quando pratica sport o fa esercizi fisici. Prima abbiamo aggiunto che i bambini non reputano l’acqua vitale. E allora che cosa, secondo loro, è fondamentale per vivere? Oltre la metà dei bambini vede la pasta come elemento essenziale, più di un terzo i succhi di frutta e uno su cinque crede che occorrano dolci.
È una visione sicuramente interessante e divertente, ma è anche un punto di vista pericoloso, perché conduce i bambini a un’alimentazione totalmente errata. È così intervenuta la dottoressa Patricia Mucavele, responsabile della nutrizione di Children’s Food Trust:
“Le bevande zuccherate possono contribuire alla carie, all’aumento di peso e dare poco valore nutritivo. La carie dentaria e l’obesità sono minacce sempre crescenti per la salute dei figli, per questo è necessario aiutarli a sviluppare buone abitudini fin dalla giovane età. Lavoriamo con il Natural Hydration Institute per cercare di spiegare i vantaggi derivanti dal bere acqua. In questo senso vorremmo vedere più disponibilità di acqua nelle scuole e nei luoghi pubblici garantendo ad adulti e bambini una sana alternativa alle altre bevande”.
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