Quanto è difficile convincere i bambini a mangiare le verdure? Un po’ tutti le rifiutano strenuamente nonostante tutti i nostri forzi. Nemici giurati dei più piccoli sono soprattutto i broccoli, che con quel loro aroma a dir poco intenso proprio non comunicano niente di buono ai nostri piccoli e, nella mia personale esperienza, le uova che non riesco a fargli mandar giù se non in maniera indiretta (panature e impasti). Ma una soluzione deve pur esserci e forse è quella di avvicinare i bambini alle pietanze a loro sgradite attraverso il gioco.
Questo l’obiettivo di Mara Gibelli e Monica Malagodi, ideatrici del bel progetto Bimbi Chef, scuola itinerante di educazione alimentare e cucina per bambini. Se avete voglia di vedere in che modo la magia può realizzarsi (e vivete a Brescia e dintorni) il concept store enogastronomico Buonissmo ve ne da occasione aprendo le porte a Bimbi chef per tre pomeriggi in cui i bambini potranno divertirsi a scuola di cucina.
Venerdì 30 marzo, venerdì 20 aprile e venerdì 18 maggio filastrocche e giochi di squadra faranno da cornice alla preparazione di pietanze come barrette ai cereali, wafels e rotoli fantasia (per scoprire di che si tratta mi sa che dovete andare). I bambini metteranno le mani in pasta e chissà che questo non li aiuti a superare la loro atavica resistenza al consumo di frutta e verdura e altre prelibatezze che finora non hanno voluto saperne di mangiare.
Per informazioni e prenotazioni visitate il sito buonissimo-store.
Se proprio non riuscite ad andare non scoraggiatevi. Potete provare una delle tante ricette che vi abbiamo dato in passato, magari facendovi aiutare nella preparazione dai vostri pargoli. Importante anche tenere a mente due regolette: avere un po’ di fantasia in cucina e mettere molta cura nella preparazione dei piatti (se le pietanze vengono presentate bene i bimbi ne sono attratti).
Pappa al pomodoro di Cotto e Mangiato;
Sformato bicolore di Cotto e Mangiato.
Photo credit | BBC GOODFOOD
3 commenti su “Bimbi chef, i bambini imparano a cucinare (e a mangiare) bene”