Le famiglie italiane sono in continuo cambiamento e lo dimostra il bilancio demografico 2011, presentato dall’Istat proprio ieri. Questo documento è una fotografia completa della popolazione residente nel nostro Paese e mappa le evoluzioni che compie, anno dopo anno, la società a seguito della crisi, ma anche della moda e delle tendenze.
Il crollo delle nascite è sicuramente il dato più significativo e certamente quello che preoccupa maggiormente, perché un Paese che non cresce è un Paese destinato a invecchiare e soprattutto a non rinnovarsi. Rispetto al 2010, l’anno scorso hanno visto la luce 15 mila bambini in meno. Rispetto al 2008 il calo è pari a 40 mila piccoli. Sono soprattutto i genitori italiani (o le coppie miste) a non avere figli, mentre i genitori stranieri – seppur in misura ridotta – continuano ad allargare la famiglia.
Meno figli e genitori sempre più vecchi. Qualche giorno fa abbiamo parlato delle mamme over 50, il nuovo fenomeno sociale. Sono sempre più comuni le mamme che si avvicinano ai 40: il 7 percento dei bimbi nati nel 2011 ha, infatti, una madre che superato gli anta, mentre il 10 percento con meno di 25 anni. L’età media resta comunque 32 anni. Ma quanti bambini si fanno? Le famiglie mediamente hanno un figlio solo. Il dato Istat, infatti, è in calo: 1,39 nel 2011 contro l’1,42 nel 2008. È molto importante il confronto, inoltre, tra le donne italiane e quelle straniere: 1,30 contro 2,04, a dimostrazione di quanto si è detto poco fa.
Veniamo ora al capito più divertente. Non c’è bisogno di leggere la relazione dell’Istat, è sufficiente andare fuori da un asilo per capire quali siano le tendenze dei nomi. Per i maschietti, le scelte più comuni sono Francesco, Alessandro e Andrea, mentre per le femminucce Sofia e Giulia, seguite da Martina e Giorgia. I nomi tra cui scegliere sono 30 mila circa per sesso, eppure ci riduciamo sempre a una rosa di 30 che si alternano in classifica in base alle mode.
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