A volte i bambini non vogliono lasciare il nido. È umano che facciano fatica a staccarsi da mamma e papà e che la paura di essere soli possa inibire il loro comportamento, è un po’ più preoccupante quando i figli, ormai adulti, continuano a stare a casa. Bisogna ammettere che spesso non si tratta di una reale scelta, ma di un problema economico: l’indipendenza costa davvero un’esagerazione.
La storia che sto per raccontarvi però è molto carina, perché mette in luce anche un altro problema: spesso i figli vogliono restare tali per sempre. Succede a una coppia di genitori che hanno un “bambino” di 41 anni che non vuole lasciare la casa d’origine per farsi una vita sua. I genitori hanno così deciso di rivolgersi all’Associazione Difesa Consumatori di Mestre, per avere assistenza legale.
Il problema qui è abbastanza semplice. L’uomo, mi sento di chiamarlo così, continua a vivere nella sua stanzetta, mamma tiene pulito, prepara i pasti e sistema i panni. Lui ha una carriera avviata, ma sta bene in famiglia (il suo privato hotel a 5 stelle). I genitori sono stanchi e ormai esausti dalla situazione hanno fatto partire una lettera di diffida, nella quale invitano il figlio ad andarsene entro 10 giorni.
Bingo, per mamma e papà. Il ragazzo è finalmente andato via, ma prima la famiglia si è recata due volte dal giudice di pace e il padre lo ha anche aiuto economicamente. I genitori hanno fatto sapere di aver comunque cambiato la serratura di casa… per essere sicuri di non trovarselo di nuovo in casa. Questa storia è davvero ridicola e probabilmente nasconde delle incomprensioni, private, di cui non abbiamo notizia. Sta di fatto che ci aiuta a porci una domanda interessante: quando i genitori devono invitare i ragazzi a uscire di casa? È giusto che un figlio si faccia la sua vita e lasci, prima o poi, il tetto d’origine, ma è sempre la scelta migliore?