Oggi voglio parlarti di timidezza, un problema che riscontro in mia figlia ma che è molto diffuso nei bambini, hai presente quei piccoli che in casa sono allegri e spigliati e quando sono in altre situazioni si rivelano chiusi, spauriti e a volte sconstanti? Beh parleremo di loro, non ti è mai capitato di andare ad una festa di bambini e vedere un piccolo invitato attaccato alla mamma in lacrime? Oppure di portare il tuo bambino a scuola da un anno e vedere che ci sono ancora piccoli che dopo mesi di asilo continuano imperterriti a piangere?
Alcuni bambini si trovano più a loro agio con gli adulti, altri solo con i famigliari, altri ancora scelgono un solo compagnetto con cui giocare e snobbano tutti gli altri, ma moltissimi hanno comunque fino ai sei anni problemi di timidezza.
Molti bambini crescendo perderanno questo tipico tratto infantile, mentre alcuni porteranno la timidezza con loro per tutta la vita, trasformandola un distintivo tratto caratteriale.
Ma come comportarsi con un figlio timido?
- Prima cosa non bisogna forzare il piccolo in modo eccessivo, a volte si peggiora la situazione. Non mortifichiamolo per i suoi comportamenti ma cerchiamo di superare la loro timidezza/paura facendo qualcosa di “difficile” con loro. Non rimproveriamolo e facciamolo sentire amato.
- Visto che i bambini sono molto intelligenti, non parliamo in sua presenza delle timidezza che lo contraddistingue, gli forniremmo un alibi per non smettere di comportarsi così e gli farebbe percepire la timidezza come un tratto distintivo del suo carattere, come se fosse un marchio che gli mettiamo.
- Non intacchiamo la sua autostima paragonandolo con i bimbi più vivaci e spigliati. Ogni bambino è diverso.
- Il bambino ha bisogno di conoscere, di tentare e magari di fallire, lasciamogli il giusto grado di libertà, non soffochiamolo amplificandone le ansie, dosiamo i comportamenti in modo da trasmettergli sicurezza.
- Facciamogli capire che comprendiamo il suo disagio e che pensiamo che piano piano saranno in grado di campiare.
- Organizziamogli degli incontri con altri bambini, bambini tranquilli con cui fare giochi che possano piacergli.
- I bambini timidi spesso hanno paura delle novità e dei cambiamenti, anche i più piccoli. Prepariamoli quando sappiamo che deve accadere qualcosa di nuovo, facciamoli famigliarizzare con l’ambiente. Per esperienza meglio ad esempio se il piccolo deve andare ad una festa è bene portarlo presto quando le dinamiche e i giochi tra gli altri bambini sono appena iniziati e il piccolo può iniziare a giocare facilmente.
- A volte è bene che siamo noi genitori a prendere l’iniziativa, accompagnamolo in un gruppo di bambini e presentiamolo, invitandoli a giocare insieme.
I tempi dei bambini non sono tutti gli stessi, io ho una figlia di tre anni e pochi mesi che non accenna a migliorare, ma cerco sempre di mediare tra lei e il mondo che la circonda, a volte mi arrabbio quando vedo i suoi amichetti spigliati e allegri a giocare, penso “ma avrà qualche problema?“. Ma poi arriva sempre mia madre a dirmi che io da piccola ero esattamente come mia figlia.
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