Prima o poi tutti i bimbi si ammalano; che ci piaccia o no anche il nostro pargoletto finirà per accusare disturbi come tosse, febbre, diarrea e così via. Non sempre però è facile capire se il piccolo sta davvero poco bene, perchè talvolta i bambini manifestano il proprio stato di malessere con comportamenti insoliti come pianto eccessivo, irrequietezza, irritabilità, rifiuto del cibo, sonnolenza. Ma quando è il caso di rivolgersi immediatamente al pediatra? Sicuramente questo va chiamato subito quando il piccolo ha meno di tre mesi, anche se ha solo la febbre, mentre se il bambino è più grandicello è possibile aspettare qualche ora prima di allertare il medico giusto il tempo di osservare se i sintomi persistono.
Di contro però ci sono delle situazioni nelle quali è inequivocabile il fatto che il piccolo sta male e che richiedono il ricorso immediato a delle cure mediche; per questo motivo è fondamentale che la mamma sappia distinguere tra emergenze e urgenze: si parla di emergenza quando il bambino ha le convulsioni, appare cianotico, mostra pallore intenso, ipotonia (perdita del tono muscolare), ha la febbre più alta di 39° con lividi, ematomi e macchie rosse, difficolta nella suzione con respiro rumoroso, apatia, difficoltà a svegliarsi o a riconoscervi, febbre alta e mani fredde e umide, macchie rosse sul corpo che non scompaiono se si preme sulla pelle intorno.
Siamo invece in una situazione di urgenza quando il piccolo ha la tosse rauca e respira rumorosamente, piange in maniera insistente, ha dolore, rifiuta il cibo, ha di continuo diarrea o vomito, appare abbattuto, ha la febbre alta, appare sofferente ha caldo o freddo. Mentre in caso di emergenza è opportuno trasportare immediatamente il bambino al pronto soccorso più vicino (o, in alternativa chiamare un’ambulanza), in situazione di urgenza è possibile chiamare subito il pediatra per fissare un appuntamento o, nel caso questo fosse irreperibile, rivolgersi a una guardia medica.