Ogni anno scompaiono migliaia di bambini. Finiscono nel nulla e sono pochi, purtroppo, quelli che tornano a casa. Vediamo sempre questi fatti dal punto di vista dei genitori, angosciati e disperati, alla ricerca dei loro bimbi. Ma cosa provano i piccoli? Probabilmente questa domanda non ha una risposta, ma la storia che vi raccontiamo oggi è talmente incredibile che può anche essere consolatoria.
Un uomo di 35 anni, residente a Philadelphia, un giorno ha consultato per caso un sito dedicato ai bambini scomparsi e tra le foto ha notato un bambino identico a lui da piccolo. Un caso? Potrebbe essere, ma questa persona è stata adottata all’età di 4 anni e non conosce i dettagli della sua storia. Il protagonista si chiama Steve Carter, vende software per computer ed è sposato.
Steve stava consultando il sito del National Center for Missing and Exploited Children, la versione americana del nostro Bambini Scomparsi perché molto interessato a ricomporre il puzzle della sua vita. Ha avuto un’infanzia molto felice, ma ora – diventato uomo – voleva scoprire qualcosa in più, racconta LaStampa: sul suo certificato di nascita c’è scritto che è nato da un aborigeno hawaiiano, ma i suoi tratti nordici non corrispondevano. Inoltre, il documento è stato redatto l’anno dopo la nascita.
Consultando il sito trovato un bambino di Marx Panama Moriarty Barnes, scomparso proprio alle Hawaii nel 1977 e si è riconosciuto. Non era una vera foto, ma una proiezione di come quel bambino doveva essere diventato da grande. Steve ha chiamato subito il Dipartimento di polizia di Honolulu e il test del Dna ha confermato le origini. La madre adottiva è rimasta allibita perché sostiene di aver adottato il bambino secondo la legge americana.
Il 25 maggio si celebra la giornata dei Bambini Scomparsi. È un modo per non dimenticarli, per raccontare la loro storia e per stare vicini ai genitori che vivono aspettando una notizia positiva.
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