Il bambino sa parlare ma si rifiuta, che fare?

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bambino non vuole parlare

Alcuni bambini si rifiutano di parlare anche quando sono perfettamente in grado di farlo e la loro mamma lo sa per certo. L’atteggiamento a cui ci riferiamo dunque non ha nulla a che vedere con eventuali problemi o ritardi di linguaggio ma dipende unicamente da un vezzo del piccolo che per ottenere ciò che vuole indica gli oggetti e tira per la giacca.

In questi casi ignorare il piccolo o fingere di non capire le sue richieste non è sempre opportuno mentre lo è sicuramente ricorrere al dialogo perchè comprenda che la comunicazione verbale è importantissima non solo per far capire agli altri i propri bisogni ma anche per comunicare i propri pensieri e stati d’animo.

Quando il piccolo indica un oggetto che desidera avere o un luogo dove desidera andare, per esempio, prima di soddisfare la sua richiesta soffermatevi un attimo a parlare con lui/lei per dirgli proprio questo e fargli presente che non sempre vi è possibile capire cosa desidera da voi se non lo esprime chiaramente a parole. Non dimenticate mai di fargli i complimenti invece quando si decide a parlare.

Se alle vostre spiegazioni e cortesi richieste di esprimersi a parole non segue proprio alcun risultato, allora potete pensare di rifiutarvi di rispondere allo strano modo del piccolo di attirare la vostra attenzione o raggiungere i propri obiettivi. Inoltre siate voi stessi a dare il buon esempio non solo parlandogli spesso ma anche sollecitandolo a fare altrettanto con voi.

Naturalmente il mutacismo del bambino potrebbe dipendere da una certa dosa di timidezza ma in questo caso è più facile che rifiuti di parlare in presenza di estranei piuttosto che quando si trova solo in casa con voi; è il caso allora di pazientare ed essere delicati sostenendo e incoraggiando il bambino in questo tipo di situazione senza mai forzarlo.

8 commenti su “Il bambino sa parlare ma si rifiuta, che fare?”

  1. Se il mutismo del bambino si limita ai contesti sociali e alla presenza di estranei, dura da almeno un mese ed interferisce con la sua capacità relazionale (ad esempio all’asilo non parla con le maestre e/o i compagni, si isola, non sorride, pur essendo un bambino solare e ciarliero a casa) si potrebbe trattare di Mutismo Selettivo, un disturbo d’ansia ancora poco conosciuto. Lo scorso anno un gruppo di genitori di bambini che ne soffrono ha costituito un’associazione onlus nazionale, AIMUSE (www.aimuse.it) per confrontarsi, aiutare e diffondere informazioni corrette. Non si tratta di timidezza, non è un disagio legato al temperamento del bambino o di una fase passeggera, perciò non va sottovalutato. Grazie.

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    • Ciao Tiziana,
      ti ringraziamo moltissimo per la segnalazione. Naturalmente nel post mi riferivo esclusivamente a condizioni non patologiche quindi è un bene che tu abbia fatto questa precisazione.

  2. sono contenta che Tiziana abbia fatto le dovute precisazioni e io aggiungo che prima di dare risposte sia consigliabile dire di rivolgersi ad uno specialista,Non volgio entrare in polemica ma nel caso di mutismo selettivo quel tipo di consilgio che lei ha dato poterebbe fare dei danni di un certo tipo.Io son la mamma di una bambina di 12 anni che da sei circa soffre di mutismo selettivo

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    • Ciao Roberta. E’ chiaro che in caso di patologie è assolutamente necessario il ricorso ad uno specialista; ribadisco però che mi riferivo esclusivamente a condizioni di assoluta normalità in cui il bambino cioè si rifiuta di parlare per “capriccio”in maniera del tutto episodica e per un periodo di tempo circoscritto. Anche mio figlio talvolta manifesta tale propensione a indicare e mugugnare verso ciò che desidera quando è perfettamente capace di dire ciò che vuole e credo appaia chiaro ad una madre attenta (basta guardare il contegno generale del bambino) quando è il caso di richiedere un consulto o meno. Lungi da me invitare alcuno a sottovalutare condizioni di patologia che devono essere assolutamente e tempestivamente attenzionate.

  3. Salve hi una bimba di due anni che si rifiuta di parlare.fino ad 1 anno diceva molte cose tipo mamma papà cacca pappa duto (che voleva dire caduto ) onno (buongiorno) ecc.poi sono rimasta incinta (hanno 18 mesi di differenza) ed ha smesso di parlare.l’unica cosa che dice é mamma.in un anno ha detto 2 volte papà quindi so che nn ha dimenticato come si parla ma come posso fare x sbloccarla?provo a fare finta di nn capire cosa vuole ma nn funziona.credo lo faccia x punirmi dato che quando parlava le facevo le feste.cosa posso fare?

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    • Ciao Silvia,ti consiglio di parlarne con il pediatra che di sicuro saprà consigliarti sul da farsi. Magari è solo una fase. Facci sapere se vuoi!

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