I bambini camminano in modo diverso dagli adulti: mentre noi infatti poggiamo prima il tallone e poi il resto della pianta, i piccoli appoggiano per terra tutto il piede strisciandolo tra un passo e l’altro anzichè sollevare il ginocchio per dare il passo successivo. Alcuni bambini poi possono manifestare delle “stranezze” nell’andatura che talvolta possono rappresentare per mamma e papà un motivo di preoccupazione.
In particolare, mi riferisco a quei bambini che, episodicamente o sistematicamente, camminano sulle punte. Secondo gli specialisti questo “vezzo” deriva da una reminiscenza della posizione fetale, ovvero di quando il piccolo dentro il pancione di mamma stava tutto raggomitolato con i piedini all’insù. Questo tipo di andatura anche se può lasciare quantomeno perplessi i genitori, in realtà non è nulla di preoccupante almeno se il bambino in posizione statica poggia normalmente tutto il piede per terra.
Se questo invece non avviene è opportuno consultare l’ortopedico per verificare che non ci sia una retrazione del tendine di Achille, ovvero un suo accorciamento dovuto ad una contrazione. La retrazione del tendine di Achille potrebbe però insorgere anche come conseguenza dell’abitudine di camminare sulle punte ma questo accade piuttosto raramente. Quella di camminare sulle punte quindi un’abitudine che va attenzionata ma che non deve allarmare troppo.
In ogni caso, se volete aiutare il vostro bambino ad assumere un’andatura normale state bene attenti a non rimproverarlo e soprattutto a non fargli pesare la cosa come una sua inadeguatezza; cercate piuttosto di portarlo più spesso al parco o comunque all’aria aperta perchè abbia la possibilità di correre e saltare. Per i più grandicelli (questo tipo di camminata potrebbe permanere fino ai cinque anni di età) sarà utilissimo anche andare in palestra e fare ginnastica con esercizi di estensione della gamba. Un gran bene per piccoli e grandi invece, con l’estate che si avvicina, sarà fare delle lunghe passeggiate a piedi nudi sulla sabbia.
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