Non possiamo tenere i nostri bambini lontani dalla tecnologia. Fa parte della nostra vita, come abbiamo detto in diverse occasioni, e usarla correttamente è sicuramente importante per vivere nel presente e nel futuro. Quello che è sempre preoccupante è un abuso della tecnologia o un uso scorretto. Ecco quindi che i pediatri di Uppa hanno deciso di dare qualche consiglio.
Eppure esiste un tempo per ogni cosa ed è bene che certi limiti non vengano superati: ogni fase della vita va affrontata con le giuste modalità e tempistiche, ogni passaggio, ogni step, deve essere percorso senza fretta, specialmente quando si tratta di bambini piccoli ed è in gioco ogni giorno il corretto sviluppo del loro sistema cognitivo ed emozionale.
Ha raccontato lo psichiatra e psicanalista Serge Tisseron, ricercatore dell’Università di Parigi, esperto sulle relazioni fra famiglie ed Internet. Secondo lo studioso, prima dei 3 anni di età bisognerebbe tenere i bambini lontano dagli schermi di qualsiasi tipo. I piccoli devono giocare con oggetti fisici, come i cubi e le costruzioni. Il mondo digitale deve arrivare il più tardi possibile. No, dunque, alla tv accesa nella stessa stanza dove gioca il bambino, no anche agli schermi touch screen, che non producono la giusta esperienza sensoriale.
Tra i 3 e i 6 anni, si può introdurre la tecnologia, ma bisogna fissare delle regole ben precise: non più di mezz’ora al giorno davanti al videoschermo. Può sembrare molto poco per gli standard attuali, ma è fondamentale che in questo periodo dello sviluppo il bambino sia spronato a vivere esperienze dirette di socializzazione e confronto con i coetanei, che possa giocare all’aria aperta, fare esperienze corporee e mentali sempre nuove. I bambini devono imparare a usare la tecnologia ma non devono dimenticare (e soprattutto non lo dobbiamo noi) che sono solo bambini. Il gioco, quello vero, non è virtuale.
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