Capita piuttosto spesso, quando frequentano l’asilo o la scuola materna, che i bambini si ammalino di continuo: febbre, raffreddori, tosse e infezioni la fanno da padrone quasi per l’intero inverno con grande disperazione di mamma e papà. Ma perchè accade questo? A spiegarlo al Corriere della sera è il prof. Nicola Principi, direttore della prima clinica pediatrica dell’università di Milano:
Questo accade perché nei bambini devono formarsi gli anticorpi. Quando nascono il loro sistema immunitario non è del tutto sviluppato, ma poi il processo si completa rapidamente. Però l’organismo dei bambini non hanno mai prodotto anticorpi e dunque è inevitabile e utile che questo accada quando entra in contatto con agenti infettivi
Le prime influenze sono dunque non solo inevitabili ma anche necessarie perchè il bambino sviluppi gli anticorpi che lo proteggeranno per tutta la vita. Come spiega ancora il dottor Principi:
Al primo contatto con un virus si sviluppa necessariamente la malattia, ma già al secondo contatto con lo stesso virus il bambino è protetto.
Ma come fare per capire se la situazione è sotto controllo o se i continui malanni del piccolo meritano di essere attenzionati?
Esiste una codifica internazionale per distinguere tra i soggetti che si ammalano spesso quelli con sistema immunitario adeguato e non adeguato. Nei primi tre anni di vita 7-8 episodi infettivi per stagione invernale sono considerati nella norma. Bisogna preoccuparsi se le infezioni superano questo numero o se sono gravi (per esempio se il bambino contrae diverse polmoniti)
Mentre se in classe c’è un’epidemia ecco come comportarsi:
Non è necessario tenere a casa i bambini in assoluto, questo può essere utile solo nel caso che il piccolo non sia mai entrato in contatto con quel particolare virus: in questo caso mandarlo a scuola vuole dire garantirgli l’infezione dato che la trasmissione tra i bimbi è particolarmente facile. Comunque la cosa migliore è che i genitori si affidino di volta in volta al buon senso
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