Insegnare ai bambini ad attraversare la strada è una delle prime cosa da fare, quando il piccolo inizia ad avere minimamente il concetto di pericolo e soprattutto sa che deve dare ascolto alla mamma e al papà. I genitori, purtroppo, sono troppo ottimisti sulla capacità dei figli di attraversare in sicurezza, ovvero al momento giusto: i bambini tendono a farlo anche quando le macchine in arrivo sono già troppo vicine.
A sostenere questa tesi è uno studio condotto dalla psicologa Barbara Morrongiello dell’università di Guelph in Canada, con una simulazione virtuale durante cui sono stati investiti il 6 percento delle volte. Dallo studio emerge che il genitore sovrastima la capacità del bambino di attraversare, spiega Elisa Di Giorgio, psicologa dell’età evolutiva e ricercatrice Università di Trento; il problema, è che fino a una certa età (di solito intorno agli 8-9 anni) il bambino non ha ancora sviluppato tutte le capacità cognitive necessarie ad attraversare, un compito molto complesso che richiede una idonea percezione della velocità delle auto in arrivo, della distanza, una adeguata percezione delle relazioni spazio-tempo e della occlusione della visuale (cioè di capire se ci sono ostacoli alla visione come auto parcheggiate o una curva vicina da cui sbucano auto).
Insomma, quello che a molte mamme e papà può sembrare una cosa banale, invece è molto più complessa del previsto. Ecco quindi che la ridotta percezione del pericolo e la ricerca dell’autonomia, almeno in prossimità degli incroci devono essere sedate. I piccoli vanno presi per mano e obbligati ad attraversare con i genitori. Intanto dovete spiegare i pericoli della strada e ripetergli i vari passaggi: attendi che le auto siano passate, poi guarda bene a destra e a sinistra, e quando non vedi alcuna macchina, attraversa velocemente. Può sembrare una cosa sciocca, ma non lo è e fino ai 9 anni non è pronto per fare da solo.
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