Il parto naturale va favorito, quando possibile, al taglio cesareo. Questa è una regola che noi mamme abbiamo ben in mente, anche perché pensare di scampare ai dolori del parto con un intervento chirurgico, se non quando strettamente necessario, è assurdo. Un nuovo studio, realizzato dagli scienziati dell’Harvard T.Chan School of Public Health (Usa), ha dimostrato che ci sono anche dei benefici per i bambini. I bebè nati da parto cesareo hanno il 15% di probabilità in più di diventare obesi rispetto ai nati dalla via naturale.
Una spinta verso la taglia XXL che li accompagna non solo nell’infanzia ma anche fino alla vita adulta, visto che il rischio di obesità resta amplificato nel tempo. Durante la ricerca sono stati analizzati oltre 22 mila ragazzi nati da più di 15.200 donne, seguiti per 16 anni nell’ambito del «Growing Up Today Study» (i partecipanti sono stati sottoposti a questionari ogni 1-2 anni dal 1996 al 2012). Di questi, oltre 4.900 erano nati da parto cesareo.
Dall’analisi è emerso che la modalità del parto fa differenze anche in famiglia: secondo i risultati, i bebè nati con cesareo hanno il 64% di probabilità in più di essere obesi rispetto ai loro fratelli nati con parto naturale. In generale il parto cesareo è correlato a un rischio obesità più alto del 15% rispetto a quello vaginale, ma a rinforzare questo legame osservato dagli esperti c’è anche un altro dato: i bimbi nati per via vaginale da mamme che hanno avuto un precedente parto cesareo hanno mostrato di avere un rischio obesità inferiore del 31% rispetto ai piccoli nati con taglio cesareo da una mamma che ne aveva avuto un altro prima. Jorge Chavarro, professore associato di Nutrizione ed Epidemiologia e autore senior dello studio, ha inoltre aggiunto:
Il taglio cesareo è senza dubbio una procedura necessaria e salvavita in molti ma ha anche qualche rischio e la nostra scoperta mostra che il rischio obesità per i neonati potrebbe essere un altro fattore da considerare.