Contrariamente a quanto si possa pensare, anche la montagna nasconde delle insidie. Siamo abituati a pensarla come luogo di svago, di tranquillità presso il quale poter ritrovare la pace interiore, ma chi ci vada in vacanza con i propri figli dovrà mettere in conto alcuni pericoli ai quali i bimbi possono andare incontro, ad iniziare dall’altitudine. Specie nel caso in cui i bambini abbiano meno di 10 anni, sarà bene mettere in atto delle precauzioni semplici, ma volte a proteggerli da eventuali rischi per la loro salute.
Sopra i 2000 metri, infatti, così come affermato dalla Fondazione Veronesi, i bambini potrebbero soffrire di mal di montagna. In cosa consiste? Principalmente in mal di testa e nausea nei più grandicelli, mentre in comportamenti caratterizzati da irritabilità, irrequitezza e mancanza di appetito nei più piccoli. Tali malesseri iniziano in genere a fare la loro comparsa a 10-12 ore dall’arrivo. Come evitarli? Semplicemente raggiungendo la meta nella maniera più graduale possibile per non far risentire troppo ai piccoli il cambiamento di altitudine e permettere l’acclimatazione nella maniera meno traumatica possibile.
La montagna al di sopra dei 2000-2500 metri è off limits per i bambini, ai quali è legato il maggior rischio di complicazioni per la respirazione e addirittura un aumento del rischio di morte in culla. Sarà bene sottoporre ad adeguati controlli i piccoli che ne soffrano già prima della partenza e, nella peggiore delle ipotesi, evitare la vacanza.
Si ricorda infine come sia necessario proteggere i piccoli dagli sbalzi termici e come sia opportuno, sempre, applicare una adeguata protezione solare anche laddove il sole sia coperto dalle nuvole. Non fate mancare gli occhiali da sole per proteggere i loro delicati occhi.
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