I cosiddetti fiori di Bach sono dei rimedi floreali estratti per la quasi totalità (37 su 38) da fiori selvatici o germogli, impiegati per la risoluzione, più che per la cura o il trattamento, di stati emozionali negativi che non permettono di vivere in maniera serena la propria vita. Secondo gli esperti della materia sono efficaci sia per gli adulti che per i bambini ai quali possono essere somministrati sin dalla nascita per aiutarli a superare cambiamenti come l’arrivo di un fratellino o di una sorellina, un trasloco, il passaggio da una scuola ad un’altra, distacchi, problemi di sonno, paure e disagi legati alla dentizione.
I piccoli anzi non solo beneficierebbero come gli adulti di questo particolare ausilio fitoterapico ma addirittura risponderebbero al trattamento ancora meglio di mamma e papà. Bach, colui che li ha messi a punto, consiglia quindi la verbena per i bambini iperattivi, il mimolo per i bambini troppo timidi, un miscuglio di fiori noto come rescue remedy, disponibile anche in crema, per le emergenze di ogni tipo dalle crisi di pianto alle punture di insetti. Effetti collaterali nessuno, fatta salva l’avvertenza che il rimedio fitoterapico è di solito diluito con brandy (ma anche con aceto di mele).
Insomma una mano santa per le mamme preoccupate per la serenità e il benessere psicofisico del proprio bimbo alle quali è anzi consigliato di assumere esse stesse il rimedio per potenziarne l’efficacia nei loro figli. Terminata questa breve ed incompleta presentazione dei fiori di Bach non mi resta che chiedervi cosa ne pensate voi care amiche. In ogni caso, e questo è il nostro consiglio spassionato, meglio consultare il pediatra o il medico di famiglia pima di somministrare qualunque tipo di rimedio, anche naturale, al proprio piccolo e farsi consigliare da un esperto per scegliere eventualmente il più indicato senza fare MAI di testa propria.