Ebbene sì: le lunghe feste natalizie e le vacanze si sono concluse con l’arrivo dell’Epifania, i bambini sono tornati a scuola e se sono finiti i giorni in cui si poteva dormire più a lungo o fare tardi la sera, mangiare dolcetti a profusione, i bambini devono ritornare pian piano alla quotidianità?
Ma come aiutarli?
Fra buone abitudini alimentari e movimento, ore di sonno e compiti svolti per tempo, ecco qualche suggerimento per riportare il piccolo a riapprezzare la normalità dopo le feste di fine anno.
È importante che i bambini recuperino i ritmi “quotidiani”: se i più piccoli quasi certamente dovrebbero aver osservato gli stessi orari mantenuti nel resto dell’anno, forse i più grandi potrebbero aver fatto più tardi. Continuate pertanto ad evitare le attività troppo stimolanti la sera in modo tale che non possano interferire con il sonno.
Anche se non sempre, spesso i bambini vengono coinvolti negli stravizi alimentari delle feste finendo per mangiare dolci e dolcetti extra: è ora di tornare alla normalità anche tornando ad alleggerire i pasti, a ripristinare un certo equilibrio anche con ricetta particolarmente light, ma nutrienti.
COMPITI PER LE VACANZE, COME AFFRONTARLI
Non continuate a temere a portata di mano dolci e dolcetti in casa: moderate la quantità da consumare e se necessario offritene qualcuno soprattutto la mattina in modo tale che possano essere più facilmente smaltiti, fate lavare i denti ai bambini subito dopo aver mangiato i dolci anche per evitare di continuare a mangiarne.
Favorite un certo movimento, complici anche le passeggiate fuori casa negli orari più indicati e meno freddo della giornata.
Nel corso delle vacanze dovreste aver pianificato lo svolgimento dei compiti scolastici assegnati, ma se così non fosse stato e restano ancora delle assegnazioni da svolgere (magari anche velocemente), invitate il bambino a riflettere sulla giusta modalità di approccio allo studio suggerendo una più adeguata divisione fra il momento dello studio dal momento dello svago nella mattina e nel pomeriggio. Senza doversi ridurre all’ultimo momento.
photo credits| thinkstock