I bambini delle scuole Elementari non hanno un rendimento ottimale. Ovviamente, in Italia. Oggi ci concentriamo proprio sui nostri piccoli, che nell’ultima indagine condotta dall’Iea (International Association for the evaluation of educational achievement), l’Associazione internazionale per la valutazione del rendimento scolastico, hanno dimostrato un calo abbastanza preoccupante nella Lettura, in Matematica e in Scienze.
Secondo questa ricerca sei anni fa, i piccoli italiani di quarta elementare con 551 punti in Lettura si sono posizionati al sesto posto, dopo Russia, Hong Kong, Canada, Singapore e Lussemburgo. In Europa, soltanto dietro al Lussemburgo. L’anno scorso la loro posizione è crollata. Con 541 punti sono finiti sedicesimi. In Matematica, invece, sono scesi dal sedicesimo al ventiquattresimo e anche in Scienze non andiamo per nulla bene. Purtroppo sono scivolati dal quarto posto all’undicesimo.
Molte nazioni, come Germania, Danimarca, Svezia, Olanda e Repubblica Ceca che nel 2007 ci seguivano adesso ci precedono. Sono, invece, in miglioramento i ragazzi delle scuole Medie, che stanno lentamente scalando la classifica. Ogni cinque anni l’Iea conduce due indagini: il Pirls (Progress in International Reading Literacy Study) e il Timss (Trends in International Mathematics and Science Study). È proprio da questi studi, il primo letterario e il secondo scientifico, che sono stati estrapolati i dati.
La valutazione è però molto più ampia, perché quest’anno arriva alla fine di un decennio importante almeno in Italia (2001 e 2011), perché alle scuole elementari è stata applicata la Riforma Moratti, che ha introdotto l’ingresso dei bambini a 5 anni e mezzo, in anticipo rispetto a prima. Inoltre, è stato abolito il portfolio delle competenze e l’esamino finale del ciclo di studi. La Riforma è stata poi completa dalla Gelmini, che ha ridotto il numero di insegnanti causando un aumento dei bimbi per classe. Non so se il calo di rendimento è imputabile sono a questi cambiamenti, certo che il trend negativo deve arrestarsi per il bene dei nostri bimbi.
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